Gianfranco Pacchioni

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Gianfranco Pacchioni (Milano, 8 novembre 1954) è un chimico italiano, attivo nel campo della chimica teorica e computazionale.

È membro dell'Accademia Nazionale dei Lincei[1], dell'Academia Europæa (Londra), della European Academy of Sciences (Liegi), dell'Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere (Milano) e della fondazione Alexander von Humboldt. Nel 2016 è stato insignito della Medaglia Pascal per la Chimica da parte della European Academy of Sciences e nel 2017 ha ricevuto la Medaglia Pisani della Società Chimica Italiana. Dal 2013 al 2019 è stato prorettore per la Ricerca della Università degli Studi di Milano-Bicocca. È Editor-in-Chief del Journal of Physics: Condensed Matter[2], pubblicato dall'Institute of Physics (IOP)[3].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo la Laurea summa cum laude in Chimica presso l'Università degli Studi di Milano nel 1978[4], ha conseguito il dottorato di ricerca presso la Freie Universität di Berlino effettuato soggiorni di lavoro presso la Technische Universität München, il centro di ricerca IBM di Almaden, in California, e il Fritz-Haber-Institut di Berlino. Dal 2000 è professore ordinario di Chimica inorganica presso l'Università degli Studi di Milano-Bicocca. Dal 2003 al 2009 è stato Direttore del Dipartimento di Scienza dei materiali dell'Università Milano Bicocca e del Centro MIB-SOLAR per ricerche sull'energia solare[5]. Ha fatto parte del Gruppo di Esperti della Valutazione dell'area chimica[6] dell'agenzia nazionale ANVUR ed ha presieduto il Panel "Materials and Synthesis" dell'European Research Council negli anni 2008-2012. Per il triennio 2011-2013 è stato presidente della Divisione di Chimica Teorica e Computazionale[7] della Società Chimica Italiana (SCI). Da Ottobre 2016 è membro del Consiglio Scientifico del Consiglio Nazionale delle Ricerche[8]. Da Maggio 2019 fa parte del Comitato Editoriale della casa editrice Il Mulino (Bologna).

Attività di ricerca[modifica | modifica wikitesto]

Pacchioni è autore di più di 500 pubblicazioni scientifiche[9] su riviste internazionali con più di 38000 citazioni ed un indice H pari a 99[10]. I principali ambiti trattati riguardano la struttura elettronica di ossidi inorganici, catalizzatori eterogenei, e materiali nanostrutturati. Ha fornito contributi significativi alla comprensione della chimica di superfici di ossidi e metalli supportati.[senza fonte] È autore di vari libri di divulgazione scientifica.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN56688337 · ISNI (EN0000 0001 0904 0533 · SBN MILV082766 · ORCID (EN0000-0002-4749-0751 · LCCN (ENn88110739 · GND (DE172299640 · BNF (FRcb123675546 (data) · J9U (ENHE987011288484405171 · NSK (HR000604853 · CONOR.SI (SL12079715 · WorldCat Identities (ENlccn-n88110739