Géraud de Salles

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Géraud de Salles, (italianizzato Geraldo de Salis[1]), (... – Chantecorps, 20 aprile 1120), è stato un religioso e predicatore francese. Era figlio di Folco, signore di Salles e di Aeardis (Deux-Sèvres), deceduto nell'abbazia dei Châtelliers, a Chantecorps (Deux-Sèvres) il 20 aprile 1120. Fu eremita predicatore e fondatore di istituzioni religiose. La Chiesa cattolica lo ha riconosciuto beato. Viene celebrato il 20 aprile[2].

La famiglia[modifica | modifica wikitesto]

Suo padre e sua madre abbracciarono la vita religiosa. Egli ebbe due fratelli, Grimoaldo, che fu cappellano di Tustonium, poi priore di Castellare, poi ancora venne eletto abate dell'abbazia di Notre Dame des Alleuds e infine, l'anno prima della sua morte, vescovo di Poitiers. Morì nell'agosto del 1141 e fu sepolto nell'abbazia di Fontevrault. L'altro fratello, Folco, prese l'abito di eremita a Boscavium, ove morì in odore di santità e vi fu sepolto.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Discepolo di san Vitale di Savigny[3], si stabilì nel 1114 come eremita nella foresta di Dalon nel Limosino, su un terreno donato da Géraud e Golfier de Lastours, che ne erano signori. Aiutato da Roberto d'Arbrissel, consacrò i suoi beni, che erano notevoli, e il resto della propria vita a fondare l'abbazia di Dalon e in tutto il sud-ovest della Francia una moltitudine di piccole comunità monastiche come l'abbazia di Cadouin o quella di Grandselve, ove ricevette Bernardo di Chiaravalle.

(FR)

«Géraud gouverna ses religieux merveilleusement, par ses paroles et ses exemples. Ils n'avaient point de règle écrite, mais la vie sainte et admirable de Géraud était leur règle vivante et animée, dans la solitude de Dalon, et ils n'étaient encore astreints sous aucun ordre religieux ni de son temps, ni quelques années après.»

(IT)

«Géraud governò i suoi religiosi meravigliosamente, con le sue parole e i suoi esempi. Egli non aveva regole scritte, ma la vita di santo e di ammirabile di Géraud era loro regola vivente e animata, nella solitudine di Dalon, e loro non erano ancora vincolati ad alcun Ordine religioso né di quel tempo né di qualche anno dopo.»

Egli seguiva e faceva seguire esattamente la regola benedettina, senza tuttavia adottare la riforma cistercense.

Si spense il 20 aprile 1120 nell'abbazia dei Châtelliers e fu ivi inumato, in dalmatica, nell'attuale villaggio di Saint Girault (Deux-Sèvres).

In seguito, la maggior parte dei monasteri da lui fondati furono affiliati all'Ordine cistercense.

Fondazioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Géraud de Salles, in Santi, beati e testimoni - Enciclopedia dei santi, santiebeati.it.
  2. ^ http://nominis.cef.fr/contenus/saint/6632/Bienheureux-Geraud-de-Salles.html
  3. ^ Ivan Gobery

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (LA) Dom Edmundi Martene, Dom Ursini Durand, Vita Beati Geraldi de Salis, scipta ab auctore anonymo, dans Veterum scriptorum et monumentorum historicorum, dogmaticorum, moralium, amplissima collectio., chez Montalant, Paris, 1729, tome VI, col. 989-1014 (lire en ligne)
  • (FR) Sœur Marie-Odile Lenglet, "La biographie du Bx Géraud de Sales", in Cîteaux Commentarii cistercienses, t. 29, 1978, pp. 7-40.
  • (FR) Marcel Berthier, "Géraud de Salles, ses fondations monastiques, leur évolution vers l'Ordre cistercien à la fin du XIIe siècle", in Bulletin de la Société historique et archéologique du Périgord (Périgueux), t. 114, 1987, pp. 33-48.
  • (FR) Sœur Marie-Odile Lenglet, "Un pauvre du Christ, Géraud de Sales dit Saint Giraud", in Les Amis des monastères, n° 74, 2ème trim. 1988, pp. 15-19.
  • (FR) Abbaye de Dalon, A. Bontemps, 1863, in Bulletin de la Société archéologique du Limousin
  • (FR) Ivan Gobry, Les Moines en Occident, tomes V et VI, 1997, Paris, François-Xavier de Guibert.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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