Funtana Meiga

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Funtana Meiga
frazione
Funtana Meiga – Veduta
Funtana Meiga – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Sardegna
Provincia Oristano
Comune Cabras
Territorio
Coordinate39°53′48″N 8°25′23″E / 39.896667°N 8.423056°E39.896667; 8.423056 (Funtana Meiga)
Altitudine28 m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale09072
Prefisso0783
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Funtana Meiga
Funtana Meiga

Funtana Meiga è un villaggio costiero, frazione di Cabras, in provincia di Oristano.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

È situato nella costa centro-occidentale della Sardegna, nella "Riserva Naturale di Flora e Fauna di Seu", appartenente alla famosa "Area Marina Protetta Penisola del Sinis-Isola di Mal di Ventre"; quest'area è molto naturalistica e potrebbe dirsi unica nel Mediterraneo.
Il borgo è circondato da campi di coltivazioni tradizionali, grandi spazi con dune (alcune di media altezza che arrivando fino a 15 metri) ed estensioni di vegetazione tipica del clima mediterraneo (palme nane, rosmarino, lentischio, timo) che si estende fino al mare.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il suo nome proviene dal sardo e significa "Fontana" o "Sorgente d´acqua" "medicinale" o "miracolosa".

Con tutta probabilità, anche se il villaggio attuale è relativamente recente, ospitò nell'antichità classica, una sorgente d´acqua termale molto apprezzata, a tal punto da conservarne il nome fino ai giorni nostri.

Esisteva già, secondo gli ultimi ritrovamenti, all'epoca degli antichi coloni fenici e prima di loro, ai tempi delle popolazioni autoctone dell´isola, una sorgente di acque curative dedicata ai geni ancestrali protettori della salute, dove persone di tutti i villaggi venivano a offrire sacrifici e doni in cambio di salute.

Questa fonte o sorgente, si è conservata fino ai nostri giorni, sommersa dal mare a circa 10 metri scarsi dalla riva, nel luogo dove prima era presente una villa romana del I secolo a.C..

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Siti archeologici[modifica | modifica wikitesto]

A poca distanza, possiamo vedere le rovine di Tharros, antica città fenicio-punica conosciuta come la seconda Cartagine per la sua incredibile ricchezza e importanza nel passato e i suoi resti di epoca romana e paleocristiana; da segnalare anche diversi nuraghe (costruzioni megalitiche dell'età del bronzo), necropoli puniche e romane, una magnifica chiesa cristiana primitiva e tre torri di guardia di età spagnola.

Luoghi di interesse naturalistico[modifica | modifica wikitesto]

Di rilievo il capo San Marco e la laguna di Mistras.

Praticamente tutto il litorale di Funtana Meiga è caratterizzato da acque poco profonde, con spiagge di sabbia molto fine, combinate con frammenti di conchiglie marine e granelli di quarzo bianco portati dalle correnti, spiagge come Is Arutas o Mari Ermi a poca distanza da Funtana Meiga.

La spiaggia del villaggio poco profonda, con una sabbia chiara finissima e un'acqua molto limpida e trasparente, con riflessi che vanno dal verde smeraldo fino all´azzurro turchese, le spiagge sono prive di alghe morte di posidonia, per via delle correnti che le trascinano al largo.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angiolillo, Simonetta. L'Arte Della Sardegna Romana
  • Brigaglia, Manlio. Tola, Salvatore (a cura di). Dizionario storico-geografico dei Comuni della Sardegna, 3 (M-O), Sassari, Carlo Delfino editore, 2006. ISBN 88-7138-430-X
  • Cannas, Marilena. Riti Magici e Amuletti, Malocchio in Sardegna
  • Casula, Franco Cesare. La Storia di Sardegna, Sassari, Carlo Delfino Editore , 1994
  • Fadda, Antonio F.. Murru, Renzo. Dettori, Carlo. Satta, Maria Grazia. Sinis, la penisola del silenzio, COEDISAR, Cagliari, 1993
  • Floris, Francesco (a cura di). Grande Enciclopedia della Sardegna, Sassari, Newton&ComptonEditori, 2007
  • Graves, Robert. I Miti Greci
  • Hard, Robin. El Gran Libro De La Mitología Griega 2ª Edición
  • I Fenici. Direzione scientifica di Sabatino Moscati. Ed. Bompiani
  • Liori, Antonangelo. Demoni, miti e riti magici della Sardegna; Edizioni Della Torre, Newton Compton
  • Nonnis, Giuseppe Luigi. Marinai Sardi Nella Flotta Di Roma Antica. T&A Edizioni
  • Pazzona, Giuseppe. Cominotti, Giuseppe. Architetto e pittore (1792-1833), Sassari, Delfino, 2011, ISBN 978-88-7138-590-7
  • Pinna, Mario. La penisola del Sinis; Studi Sardi, Cagliari, 1949

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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