Frederick A. Fox

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Frederick A. Fox (Detroit, 17 gennaio 1931Bloomington, 24 agosto 2011[1]) è stato un compositore e docente statunitense, specializzato nella musica classica contemporanea.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Frederick Alfred Fox, Jr. nacque il 17 gennaio 1931 a Detroit, nel Michigan. La sua prima formazione musicale nella sua nativa Detroit comprendeva il sassofono (con Laurence "Larry" Teal) e la teoria musicale e arrangiamento (con Ray McConnell). Successivamente studiò composizione con Ruth Shaw Wylie e conseguì la laurea in musica (Bachelor of Music) presso la Wayne State University nel 1953. Lavorò per un anno con Ross Lee Finney all'Università del Michigan, ma ha si prese una pausa nei suoi studi per andare in tournée come sassofonista jazz (tenore e baritono), una carriera che abbandonò nel 1956- 57 per tornare seriamente alla composizione. Fox arrivò poi a Bloomington, Indiana e alla Indiana University School of Music (ora la Jacobs School of Music), dove studiò composizione con Bernhard Heiden e dove cui si laureò Master of Music (1957) e Doctor of Music (1959).[2]

Compositore, insegnante[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver prestato servizio in varie facoltà e istituzioni negli Stati Uniti, nel 1974 Fox tornò alla Indiana University School of Music come professore di composizione. Una delle sue prime imprese fu la fondazione del New Music Ensemble[3] dell'Indiana University nel 1975-76, con se stesso come primo direttore. Durante il suo incarico di direttore il New Music Ensemble ha iniziato a prendere il suo posto come uno dei migliori gruppi universitari del suo genere nel paese. Da allora è in tournée in città come Chicago, Washington, D.C., San Francisco, New York City, tra le altre.[2] Fox fu nominato presidente della I.U. Dipartimento di composizione della Scuola di musica nel 1981 e guidò quel dipartimento per 13 anni, un periodo durante il quale ottenne un crescente riconoscimento ed il suo programma diventò uno di quelli di più alto livello negli Stati Uniti.[2]

Tra gli studenti illustri di Fox figurano: James Aikman,[4] Margaret Brouwer, David Dzubay,[5] Keith Fitch,[6] Jeffrey Hass,[2] Jeeyoung Kim,[7] Robert Paterson, Mark Phillips[8] e Stephen Suber.[9]

Composizioni[modifica | modifica wikitesto]

Con oltre 55 composizioni pubblicate su vari media, il catalogo di Fox spazia dai pezzi solisti strumentali e corali a grandi lavori per orchestra; un buon numero di questi sono registrati commercialmente.[2]

Come molti giovani compositori americani negli anni '50 e '60, Fox aveva una certa esperienza come musicista jazz e arrangiatore prima di iniziare a comporre. La sua musica nasce principalmente da questo passato, esperienza e interesse per il jazz, oltre alle tecniche seriali e alcune formazioni sistematiche informali che tendono a possedere qualità di improvvisazione. Sebbene trovasse il serialismo sostanzialmente in contrasto con la sua visione creativa, il suo passato jazzistico doveva trovare la sua eco in molte delle sue opere caratteristiche.[10]

Lavori scelti[modifica | modifica wikitesto]

Orchestra[modifica | modifica wikitesto]

  • Impressions (1995)
  • Echo Blues (1992)
  • Now and Then (1988) [Orchestra da camera]
  • Januaries (1984)
  • Night Ceremonies (1979)

Orchestra d'archi[modifica | modifica wikitesto]

  • Nightscenes (1988); orchestra d'archi, arpa, piano/celesta, percussioni (5)

Banda sinfonica[modifica | modifica wikitesto]

  • Four Times Round (1996)
  • Polarities (1987)

Gruppi/camera[modifica | modifica wikitesto]

  • Blind Time (1996) – orchestra di ottoni, percussioni (2)
  • Dreamcatcher (1994) – flauto, oboe, clarinetto, corno, tromba, trombone, violino, viola, violoncello, contrabbasso, piano, percussioni (2)
  • Time Weaving (1993) – trio di clarinetti (Mib, Sib, Cl. Basso)
  • Devil's Tramping Ground (1991) – flauto, oboe, clarinetto, violino, violoncello, piano, percussioni (1)
  • The Avenging Spirit (1989) – quartetto di sassofoni
  • Auras (1988) – flauto, clarinetto, violoncello, piano, percussioni (1)
  • Time Messages (1988) – quintetto di ottoni
  • Shaking the Pumpkin (1986) – sassofono, piano, percussioni (2)
  • 3 Diversions (1987) – quartetto di sassofoni
  • Vis-A-Vis (1985) – corno e quartetto d'archi
  • Dawnen Grey (1984) – quartetto d'archi
  • Sonaspheres 5 (1983) – flauto/flauto contralto, flauto/ottavino, clarinetto, tromba, trombone, violino, viola, violoncello, piano, percussioni (2)
  • Bren (1982) – gruppo di ottoni
  • Sonaspheres 1 (1980) – flauto/contralto, flauto/ottavino, clarinetto, tromba, trombone, violino, viola, violoncello, piano, percussioni (2)
  • S.A.X. (1979) – sassofono contralto solo, quartetto di sassofoni;
  • Ambient Shadows (1978) – flauto/contralto, clarinetto, trombone, violino, viola, violoncello, piano, percussioni (1)

Coro/voce[modifica | modifica wikitesto]

  • Time Excursions (1976) – soprano, voce parlante, flauto, clarinetto, violino, violoncello, piano, percussioni (2)
  • The Descent (1969) – coro SATB, piano, percussioni (2)

Solo[modifica | modifica wikitesto]

  • When the Thunder Speaks (1998) – sassofono alto e piano;
  • Five Mementos for Trumpet & Piano (1995) – tromba e piano;
  • Kokopelli (1994) – flauto e piano;
  • Fantasy (1993) – viola e piano;
  • Echos and Shadows (1993) – violino e piano;
  • Hear Again in Memory (1991) – sassofono;
  • Annexus (1980) – sassofono alto e piano

Discografia scelta[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ IU Jacobs School of Music celebrates 80th birthday of composer Frederick Fox, su newsinfo.iu.edu, Indiana University.
  2. ^ a b c d e Brian Fox, Frederick Fox (IU faculty: 1974-1997), su music.indiana.edu, Bloomington, Indiana University Jacobs School of Music.
  3. ^ New Music Ensemble, su indiana.edu, Indiana University.
  4. ^ James Aikman, su aikmanmusic.com. URL consultato il 1º settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2018).
  5. ^ David Dzubay, su pronovamusic.com.
  6. ^ Keith Fitch, su nonsequiturmusic.com.
  7. ^ Jeeyoung Kim, su jeeyoungkim.com.
  8. ^ Mark Phillips, su coolvillemusic.com. URL consultato il 1º settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2010).
  9. ^ Stephen Suber, su selu.edu.
  10. ^ Archived copy, su indiana.edu. URL consultato il 2 luglio 2010 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2010).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN6325088 · ISNI (EN0000 0000 3474 7218 · Europeana agent/base/36547 · LCCN (ENn84016789 · GND (DE1163488089 · WorldCat Identities (ENlccn-n84016789