Anicio Probino

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Flavio Anicio Probino
Console dell'Impero romano
NascitaRoma
Gensgens Anicia
PadreSesto Petronio Probo
Consolato395
Proconsolatod'Africa nel 396-397

Flavio Anicio Probino (latino: Flavius Anicius Probinus; Roma, ... – ...; fl. 395-397) è stato un politico e nobile romano di età imperiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Appartenente alla nobile gens Anicia, Probino era figlio di Sesto Petronio Probo, uno dei più influenti uomini della sua epoca e console nel 371, e di Anicia Faltonia Proba; era dunque fratello di Flavio Anicio Ermogeniano Olibrio, Anicio Probo e Anicia Proba. Secondo una ricostruzione,[1] Probino sarebbe stato il padre di Petronio Massimo, brevemente imperatore nella primavera del 455.

Fu cresciuto col fratello Olibrio a Roma, dove era nato.[2]

Divise assieme al fratello il consolato per l'anno 395, mentre erano entrambi molto giovani;[3] in questa occasione ai due fratelli venne dedicato un panegirico da parte di Claudio Claudiano (Panegyricus de consulatu Probini et Olybrii). Sebbene fossero originari di una famiglia appartenente all'aristocrazia senatoriale romana, tradizionalmente pagana, Olibrio e Probino erano cristiani; la nomina a consoli di questi due cristiani potrebbe essere stato un segnale, voluto dall'imperatore Teodosio I, proprio l'anno seguente all'usurpazione e restaurazione pagana di Flavio Eugenio.

Probino fu poi proconsole d'Africa nel 396-397.[4]

Assieme al fratello ricevette la dedica dell'opera Exempla Elocutionum di Arusiano Messio, ed entrambi ricevettero una lettera (Epistole, v) di Quinto Aurelio Simmaco nel 397. È noto che compose dei versi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Drinkwater e Elton.
  2. ^ Claudiano, 143-146.
  3. ^ Claudiano, 143-67-70.
  4. ^ Al 396 risale una lettera indirizzatagli da Quinto Aurelio Simmaco (Epistole, ix); il 17 marzo 397 fu promulgata una legge a lui indirizzata e conservatasi nel Codice teodosiano (xii.5.3).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie
Fonti secondarie
  • Arnold Hugh Martin Jones, John Robert Martindale, John Morris, The Prosopography of the Later Roman Empire, volume 1, Cambridge University Press, 1971, ISBN 0521072336, pp. 734–735.
  • Drinkwater, John, e Hugh Elton, Fifth-Century Gaul: A Crisis of Identity?, Cambridge University Press, 1992, ISBN 0521529336, pp. 119–120.
  • Hartmut Leppin, Theodosius der Große. Wissenschaftliche Buchgesellschaft, Darmstadt 2003, p. 222.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Console romano Successore
Imperatore Cesare Flavio Arcadio Augusto III,
Imperatore Cesare Flavio Onorio Augusto II,
Virio Nicomaco Flaviano
395
con Flavio Anicio Ermogeniano Olibrio
Imperatore Cesare Flavio Arcadio Augusto IV,
Imperatore Cesare Flavio Onorio Augusto III