Fernando Fernández (fumettista)

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Fernando Fernández (Barcellona, 7 febbraio 1940Barcellona, 9 agosto 2010) è stato un fumettista spagnolo.[1][2][3]

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver concluso gli studi liceali, nel 1956 iniziò a disegnare per editori francesi e britannici attraverso l'agenzia Selecciones Ilustradas di Josep Toutain; si trasferì poi, nel 1958, con la sua famiglia in Argentina, dove collaborò a riviste come El Gorrión, Tótem e Puño Fuerte disegnando storie di genere sentimentale per le riviste britanniche Valentina, Roxy e Marilyn tramite l'agenzia Toutain; ritornò in Spagna l'anno successivo iniziando a collaborare con la britannica Fleetway realizzando storie di genere bellico. Durante gli anni sessanta lavorò nel campo dell'illustrazione ricominciando a occuparsi di fumetti nel 1970.[1]

In questo periodo disegnò la serie "Mosca" per Diario de Barcelona e, dal 1973 al 1975, storie a fumetti di genere horror in bianco e nero per la rivista americana Vampirella e fumetti di genere didattico per la casa editrice Afha; per l'editore italiano CEPIM pubblicò nel 1979 il romanzo grafico L'uomo di Cuba nella collana Un uomo un'avventura che venne poi pubblicato anche in Spagna nel 1980 come "Cuba, 1898".[1][3]

Nel 1980 scrisse e disegno la serie a fumetti fantascientifica Zora e gli ibernauti pubblicata in Spagna sulla rivista 1984, e poi negli Stati Uniti su Heavy Metal e in Italia su L'Eternauta; seguì nel 1982 una trasposizione a fumetti di Dracula di Bram Stoker pubblicata sulla versione spagnola di Creepy e, nel 1983, alcune storie di fantascienza per il libro di Bruguera "Firmado por: Isaac Asimov". Per la rivista spagnola Zona 84, disegnò, su testi di Carlos Trillo, la serie fantasy "La Leyenda de Cuatro Sombras".[1]

Dal 1989 al 1990 pubblicò in Spagna parte della serie "Zodíaco" su Tótem, serie che venne pubblicata anche in Italia e nei paesi scandinavi.[1]

Morì a Barcellona nel 2010.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f (FR) Philippe MAGNERON, Fernandez, Fernando - Bibliographie, BD, photo, biographie, su bedetheque.com. URL consultato il 23 dicembre 2019.
  2. ^ (EN) Fernando Fernandez, su lambiek.net. URL consultato il 23 dicembre 2019.
  3. ^ a b FFF - Fernando FERNANDEZ, su lfb.it. URL consultato il 23 dicembre 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN1627117 · ISNI (EN0000 0001 0776 0094 · Europeana agent/base/98724 · LCCN (ENn90616661 · GND (DE1057691623 · BNE (ESXX916250 (data) · BNF (FRcb11902578n (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n90616661