Fagiolo Gialét

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Fagiolo Gialét
Origini
Luogo d'origineBandiera dell'Italia Italia
RegioneVeneto
Zona di produzioneValbelluna
Dettagli
Categoriaortofrutticolo
RiconoscimentoP.A.T.
SettoreProdotti vegetali allo stato naturale o trasformati

Il fagiolo Gialét, detto anche fasol biso o solferino, è un prodotto tipico della Valbelluna. Si caratterizza per la buccia molto sottile, che lo rende altamente digeribile, per il colore giallo intenso del suo tegumento e per il sapore delicato.

La coltivazione del fagiolo Gialét è documentata dall'inizio del ‘900. Durante il secolo scorso, il Gialét era consumato dai ceti più agiati o inviato alla Città del Vaticano. È tradizionalmente considerato un prodotto pregiato che veniva consumato in occasioni speciali.[1][2]

Si presta ad essere gustato lesso con un filo d'olio extravergine o nelle zuppe, viene inoltre impiegato nelle creme o in abbinamento al pesce.[3] Durante l'Episodio 17 di MasterChef Italia (seconda edizione), è stata scelta la “Crema di fagioli Gialet del feltrino” come piatto nell'Invention Test.[4]

Il fagiolo Gialét è un presidio Slow Food.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Fagiolo Gialet, su ricofpd.it, Gruppo Ortofloricoltura dell’Università di Padova. URL consultato il 13 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  2. ^ Fagiolo giàlet della Val Belluna, su fondazioneslowfood.com, Fondazione Slow Food. URL consultato il 13 novembre 2015.
  3. ^ Fagiolo Gialét, su dolomitiprealpi.it, Dolomiti Prealpi. URL consultato il 13 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).
  4. ^ MasterChef Italia, La live-cronaca del diciassettesimo episodio, su masterchef.sky.it, Sky Uno. URL consultato il 13 novembre 2015 (archiviato dall'url originale il 17 novembre 2015).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]