Eumops patagonicus

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Eumops patagonicus
Immagine di Eumops patagonicus mancante
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Laurasiatheria
Ordine Chiroptera
Sottordine Microchiroptera
Famiglia Molossidae
Sottofamiglia Molossinae
Genere Eumops
Specie E.patagonicus
Nomenclatura binomiale
Eumops patagonicus
Thomas, 1924
Areale

     E.p.patagonicus

     E.p.beckeri

Eumops patagonicus (Thomas, 1924) è un pipistrello della famiglia dei Molossidi diffuso nell'America meridionale.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Pipistrello di piccole dimensioni, con la lunghezza totale tra 90 e 120 mm, la lunghezza dell'avambraccio tra 42,4 e 47 mm, la lunghezza della coda tra 30 e 43 mm, la lunghezza del piede tra 7 e 11 mm, la lunghezza delle orecchie tra 12 e 22 mm e un peso fino a 16 g.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

Le parti dorsali sono bruno-grigiastre cosparse di peli grigi, mentre le parti ventrali sono leggermente più chiare. La testa è larga ed appiattita, le labbra sono lisce. Le orecchie sono larghe, triangolari e unite alla base anteriore. L'antitrago è grande e semi-circolare. Le membrane alari sono marroni scure e attaccate posteriormente sulle caviglie. La coda è lunga, tozza e si estende per circa la metà oltre l'uropatagio.

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Comportamento[modifica | modifica wikitesto]

Si rifugia nelle cavità degli alberi e sotto tetti di edifici.

Alimentazione[modifica | modifica wikitesto]

Si nutre di catturati sopra stagni e corsi d'acqua.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è diffuso dalla Bolivia sud-orientale fino alla Patagonia.

Vive nelle boscaglie spinose del Chaco.

Tassonomia[modifica | modifica wikitesto]

Sono state riconosciute 2 sottospecie:

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato il vasto areale e la popolazione presumibilmente numerosa, classifica E.patagonicus come specie a rischio minimo (Least Concern)).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Barquez, R. & Gonzalez, E. 2008, Eumops patagonicus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Eumops patagonicus, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Barquez & Al., 1999.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Barquez RM, Mares MA & Braun JK, The Bats of Argentina (PDF), in Museum of Texas Tech University Special Publications, vol. 42, 1999. URL consultato l'11 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  • Alfred L. Gardner, Mammals of South America, Volume 1: Marsupials, Xenarthrans, Shrews, and Bats, University Of Chicago Press, 2008. ISBN 9780226282404

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