Eugène Baudouin

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Eugène Baudouin (Montpellier, 1842Parigi, 1893) è stato un pittore e incisore francese.

Firma del pittore
Firma dell'artista.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Eugène Baudouin nasce il 6 gennaio del 1842 a Montpellier, una città del sud della Francia a pochi chilometri dal mare, da Jean e Marguerite Lucie Galzi (1810 - 1893).

Fu un pittore paesaggista impressionista di talento, un incisore e illustratore. Dopo essersi trasferito a Parigi, aprì lo studio prima in rue de Vaugirard 95 e poi a partire dal 1874 in boulevard de Mont Parnasse (così si si scriveva nell'Ottocento) al nº 25, ed ebbe maestri illustri: Jean-Léon Jérôme, Auguste-Barthelemy Glaize, François-Louis Français ed Eugène Devéria - soprattutto questi ultimi due, secondo quanto afferma il Véron nel 1877, influenzarono il suo stile pittorico - e, come incisore, seguì gli insegnamenti di Adrien Didier e Léopold Flameng[1].

Eugène Baudouin espose le sue opere al Salon di Parigi pressoché regolarmente ogni anno[2] dal 1868 e fino alla sua morte, cinquantenne, avvenuta a Parigi il 4 gennaio del 1893. Al Salon del 1882 lo scultore Joseph Osbach espone[3] un busto[4] in terracotta che lo raffigura, accompagnandolo con un poemetto[5] in cui descrive i suoi lunghi capelli alla moda della Bohème. Baudouin partecipò anche alla Esposizione Universale di Parigi del 1889 meritando una Menzione d'Onore[6].

Eugène Baudouin si sposò[7] a Parigi il 3 aprile 1878 con Marie Leonie Parfait (1850-1910) che era la minore delle tre figlie di Noël Parfait[8], deputato di Eure-et-Loir. Entrambi sono ora sepolti, con altri familiari, sotto la stessa lapide nella divisione 55 del cimitero di Père-Lachaise a Parigi. Dal loro matrimonio l'anno seguente nacque una figlia, cui venne dato nome Marcelle (1879-1951).

I soggetti dei dipinti di Eugène Baudouin sono soprattutto paesaggi ispirati alla sua terra d'origine, la Linguadoca. Altri lavori, specie del 1872-73, ritraggono i dintorni di Cauterets, una località termale e di villeggiatura montana degli Alti Pirenei. Altri ancora sono scorci e vedute della città che lo aveva accolto, Parigi.

Secondo il Benezit Dictionary of Artists tali dipinti spesso "sono costruiti secondo linee schematiche su una successione di livelli, con l'effetto complessivo di conferire un senso di panorama e di profondità al suo lavoro".

Opere di Eugène Baudouin sono presenti oltre che in numerose collezioni private in Francia e in Italia, anche nei Musei di Sète (Cette) "Vue de mont Caroux, 1877", di Draguignan "Vue de port de Cette" (esposto al Salon del 1886), di Apt "La garrigue du mas Tlatajo" (presentato al Salon del 1879), e al Museo Fabre di Montpellier "La récolte des amandes - (Hérault)" , esposto al Salon del 1878[9], e inoltre "Las Camellas (le lavage du sel) - Salines de Villeneuve" (eseguito nel 1875 ed esposto al Salon dell'anno successivo), dato poi dal Museo Fabre in deposito alla Scuola Nazionale di Agricoltura.

Nella sua produzione vanno menzionati anche il dipinto di grande formato (345x205 cm.) "Panorama di Saint-Pons-de Thomières" del 1880 e presentato al Salon del 1883 e donato dopo un restauro[10] dallo Stato francese a questo stesso Comune di Saint-Pons: in quest'opera possono distinguersi con precisione i vari edifici pubblici e privati, e gli abitanti di oggigiorno possono vedere esattamente come era la loro cittadina alla fine del XIX secolo. E infine va ricordato il dipinto "Vue de Béziers" esposto al Salon del 1880 e acquistato dallo Stato per la Prefettura di Montpellier.

Eugène Baudouin si fece conoscere anche come letterato[11]: pubblicò, tra altri, Las lilas panaches (che dà il titolo anche a una sua acquaforte[12] conservata, con altre, al Museo Rodin di Parigi) e La chasse aux cigales. Inoltre partecipò alla creazione della Società letteraria e artistica insieme a Maurice Faure e a Louis-Xavier de Ricard.

Da ultimo, lo si potrebbe anche considerare un "talent scout" ante litteram, dato che fu lui a scoprire al Caffè Panorama di Parigi una giovanissima Marie Delna[13] intenzionata allora a diventare suora, e a convincerla a dedicarsi invece al canto lirico, campo in cui avrebbe poi avuto un grandissimo successo, e questo episodio è descritto in una Conferenza dedicata a questa famosa cantante d'opera tenutasi nel gennaio 2006 a cura della Société d'Histoire de Montmorency[14].

Dipinti[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Inventaire du fonds français après 1800.
  2. ^ archivio.org;culture.gov.fr.gallica.bnf.fr - Salon 1868-70; 1872; 1875-90; 1893.
  3. ^ Al nº4716 del Catalogo del Salon del 1882.
  4. ^ Emmanuel Ducros, Une cigale au Salon de 1882, Baschet Editeur, pag. 278-80.
  5. ^ Emmanuel Ducros, Une cigale au Salon de 1882, Baschet Editeur, pag. 57.
  6. ^ La Cronique des arts et de la curiosité - Gallica - 21 janvier 1893, pag. 25.
  7. ^ Eugène Baudouin, genealogieonline.nl
  8. ^ Noël Parfait (1813-1896) prese parte alla rivoluzione del 1830 e fu condannato a due anni di prigione. Giornalista, collaborò a diversi quotidiani. Eletto deputato nel 1849, dopo il colpo di Stato del 1851 si rifugiò a Bruxelles da Alexandre Dumas, che lo ospitò come suo segretario; ebbe anche un'intensa corrispondenza con Victor Hugo e Gustave Flaubert. Fu rieletto deputato nel 1871 e lo rimase fino al 1893, iscritto al gruppo della Sinistra Repubblicana.
  9. ^ Nel Benezit: "La récolte des olives dans la Haut-Languedoc (1877)".
  10. ^ Société archéologique, scientifique et littéraire de Béziers, 1 janvier 1990, pag. 53.
  11. ^ Vedi Bibliografia, nº5.
  12. ^ Vedi Bibliografia, nº7.
  13. ^ Marie Delna (vero nome Marie Ledant, 1875-1932) era figlia di operai. Rimasta orfana a pochi mesi, fu allevata dai nonni che gestivano il Caffè Panorama vicino alla stazione di Meudon, un sobborgo di Parigi, e frequentò le scuole delle Suore. Venne convinta a rinunciare ai suoi giovanili propositi monacali, e si dedicò invece al canto lirico come contralto, diventando famosa fra i contemporanei, con tournée oltre che a Parigi a Milano, Parma, Bruxelles, Montecarlo, New York dove fu diretta da Toscanini. Nonostante fosse diventata molto ricca anche per il matrimonio con un marchese belga, Prier de Saône, e avesse un palazzo in rue Pétrarque a Parigi e uno a Montmorency, morì tuttavia in povertà in una casa d'affitto a Villemomble. Le sue spoglie sono state poi traslate al cimitero di Père-Lachaise di Parigi (div. 89) dove oggi riposano.
  14. ^ Vedi il sito Internet: ezola.fr/Delna/apprentissage/apprentissage.html

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Th. Véron, Mémorial de l'art et des artistes de mon temps, Poitiers, 1877, pag. 61-62.
  • Jean Laran, Inventaire du fonds français après 1800, Paris, Bibliothèque Nationale, 1930-1933, Volume I, pag. 390-391.
  • Quotidiano La République du Midi, di martedì 15 maggio 1877, articolo in prima pagina.
  • E. Benezit, Dictionnaire des peintres sculpteurs dessinateurs et graveurs, Gründ Editore, 1976, Volume I, pag. 518.
  • (n°5) Sito Internet: Les salins de Villeneuve en 1875 villeneuve.les.maguelone.guerrero.pagesperso-orange.fr
  • La cronique des arts et de la curiosité: supplément a la Gazette de beaux-arts - Gallica, 21 Janvier 1893, pag. 25.
  • (n°7) Sito Internet: Musée Rodin - Catalogue des Collections - Fonds patrimoniaux - Collections des oeuvres - Eugène Baudouin.
  • Sito Internet: Benezit dictionary of artists - Oxford Art Online.

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