Eufrasio di Clermont

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Sant'Eufrasio

Vescovo dell'Alvernia

 
NascitaV secolo
MorteClermont, 515
Venerato daChiesa cattolica
Canonizzazionepre canonizzazione
Ricorrenza14 gennaio

Eufrasio (V secoloClermont, 515) è stato il 13º vescovo dell'Alvernia, tra il V e il VI secolo, ed è venerato come santo dalla chiesa cattolica.

Il più importante catalogo episcopale della diocesi di Clermont, o dell'Alvernia, è quello riportato da Gregorio di Tours nella sua Historia Francorum, secondo la quale Eufrasio fu il 12º successore di sant'Austremonio, evangelizzatore della regione e protovescovo della diocesi.[1]

Secondo quanto racconta Gregorio di Tours, Eufrasio morì quattro anni dopo Clodoveo I e il suo episcopato durò 25 anni; divenne vescovo all'incirca nel 490 e morì nel 515.[2] Secondo lo stesso autore, ospitò nella sua diocesi Quinziano di Rodez, messo in fuga dai Visigoti, il quale, dopo il vescovo Apollinare, gli succedette sulla cattedra dell'Alvernia.[3]

Storicamente Eufrasio è documentato in due occasioni: al concilio di Agde del 506 si fece rappresentare dal presbitero Paolino[4]; prese parte poi al concilio di Orléans del 10 luglio 511.[5] Eufrasio fu in corrispondenza con Avito di Vienne[6] e Ruricio di Limoges.[7]

Una depositio beati Euphrasi episcopi è ricordata nel Martirologio geronimiano alla data del 14 gennaio.[8] L'odierno martirologio, riformato a norma dei decreti del Concilio Vaticano II, ricorda alla stessa data il santo vescovo con queste parole:[9]

«A Clermont-Ferrand nella regione dell'Aquitania, in Francia, sant'Eufrasio, vescovo, la cui ospitalità è lodata da san Gregorio di Tours.»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, p. 35.
  2. ^ Duchesne, Fastes épiscopaux de l'ancienne Gaule, vol. II, p. 35. Dictionnaire d'archéologie chrétienne et de liturgie, III/2, col. 1916.
  3. ^ Dictionnaire d'archéologie chrétienne et de liturgie, III/2, col. 1917.
  4. ^ Sacrorum Conciliorum nova et amplissima collectio, vol. VIII, coll. 337.
  5. ^ Monumenta Germaniae Historica, Concilia aevi Merovingici Archiviato il 14 aprile 2019 in Internet Archive., Legum, Sectio III, Concilia, Tomus I, Hannoverae 1893, p. 9, r. 22.
  6. ^ Patrologia latina, vol. LIX, col. 254.
  7. ^ Patrologia latina, vol. LVIII, coll. 101-106.
  8. ^ (LA) Giovanni Battista de Rossi e Louis Duchesne, Martyrologium Hieronymianum, in Acta Sanctorum Novembris, II (1894), p. [8].
  9. ^ Martirologio Romano. Riformato a norma dei decreti del Concilio ecumenico Vaticano II e promulgato da papa Giovanni Paolo II, Città del Vaticano, Libreria editrice vaticana, 2004, p. 132.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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