Eucryphia cordifolia

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Ulmo
Stato di conservazione
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Eudicotiledoni
(clade) Rosidi
(clade) Eurosidi I
Ordine Oxalidales
Famiglia Cunoniaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Sottoclasse Rosidae
Ordine Rosales
Famiglia Cunoniaceae
Genere Eucryphia
Specie E. cordifolia
Nomenclatura binomiale
Eucryphia cordifolia
Cav.
Sinonimi

Eucryphia glutinosa
(Poepp. & Endl.) Baill.

L’ulmo (Eucryphia cordifolia Cav.) è un albero sempreverde della famiglia Cunoniaceae, diffuso in Cile ed Argentina il cui habitat naturale, situato lungo la cordigliera delle Ande fino ad un'altezza di circa 700 metri sul livello del mare, è minacciato dal disboscamento.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Si presenta come un albero molto elegante con un grosso tronco ed un'ampia chioma e può arrivare a misurare circa 12 metri[2] di altezza. La fioritura avviene tra febbraio e marzo, a seconda della latitudine e dell'altitudine cui si trova la pianta. Il fiore è composto da quattro petali bianchi, mentre il frutto si presenta come una capsula di circa 1,5 cm di lunghezza.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è diffusa in Argentina e Cile.[1]

Usi[modifica | modifica wikitesto]

I suoi fiori contengono un nettare molto apprezzato ed aromatico, raccolto da api europee importate che viene commercializzato come miele di ulmo.

Il legno ha un colore che va dal marrone chiaro al marrone, è piuttosto duro e abbastanza resistente alla corrosione. Viene utilizzato a livello locale sia per l'edilizia che come legna da ardere.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) González, M. 1998, Eucryphia cordifolia, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 30 settembre 2017.
  2. ^ (EN) Eucryphia cordifolia, su Encyclopedia Britannica.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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