Emmsjé Gauti

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Emmsjé Gauti
Emmsjé Gauti al Pop Festival 2017
NazionalitàBandiera dell'Islanda Islanda
GenereHip hop[1][2]
Periodo di attività musicale2011 – in attività
EtichettaEmmsjé Ehf
Album pubblicati8
Studio8
Sito ufficiale

Emmsjé Gauti, pseudonimo di Gauti Þeyr Másson (Akureyri, 17 novembre 1989), è un rapper islandese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Originario di Akureyri, ha intrapreso la carriera musicale nel 2011 con la pubblicazione del suo primo album in studio Bara ég, che è risultato uno dei dischi più venduti in Islanda nel corso dell'anno con 680 copie fisiche.[3] Sono seguiti i dischi Þeyr e Vagg & velta. Quest'ultimo, è riuscito a riscuotere un notevole successo sia dal punto di vista commerciale che dalla critica, risultando il 2º disco più venduto del 2016, dietro a A/B dei Kaleo, con 2 151 unità,[4] e trionfando come Album rap/hip hop dell'anno all'Íslensku tónlistarverðlaunin, il principale riconoscimento musicale nazionale.[5] Sempre nello stesso anno ha ottenuto altri quattro Íslensku tónlistarverðlaunin, tra cui uno per Musicista pop/rock dell'anno,[5] mentre le tracce Silfurskotta e Reykjavík sono state due delle quaranta hit di maggiore successo in termini di streaming e passaggi radiofonici.[6] Nel 2017 Sautjándi nóvember e Vagg & velta sono divenuti due degli otto dischi più venduti dell'anno con rispettivamente 1 856 e 1 441 unità,[7] mentre l'anno successivo hanno aggiunto al loro totale altre 563 e 508 vendite.[8]

Nel 2020 ha inciso con la partecipazione di Króli il singolo Malbik, che è divenuto il 14º brano di maggior successo dell'intero anno.[9] Il brano è contenuto nel suo sesto album in studio Bleikt ský, pubblicato a luglio 2020, che ha esordito al 2º posto della Tónlistinn,[10] totalizzando nel corso dell'anno 487 unità.[11]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

  • 2011 – Bara ég
  • 2013 – Þeyr
  • 2016 – Vagg & velta
  • 2016 – Sautjándi nóvember
  • 2018 – Fimm
  • 2020 – Bleikt ský
  • 2020 – Það eru komin Jül (con Jülevenner)
  • 2021 – Mold (con Helgi Sæmundur)

Singoli[modifica | modifica wikitesto]

  • 2012 – Einar (feat. Helgi Sæmundur)
  • 2015 – Í kvöld (con Friðrik Dór)
  • 2015 – Strákarnir
  • 2015 – Ómar Ragnarsson
  • 2016 – Djammæli
  • 2017 – Hógvær
  • 2018 – Lágmúlinn (feat. Birnir)
  • 2018 – Eins og ég
  • 2019 – Saman (feat. Floni)
  • 2019 – Án djóks
  • 2019 – Aloe vera (feat. Huginn)
  • 2019 – Malbik (feat. Króli)
  • 2020 – Bleikt ský
  • 2020 – Vandamál (feat. Birnir)
  • 2021 – Heim (con Helgi Sæmundur)
  • 2022 – Hálfa milljón (con Herra Hnetusmjör)
  • 2022 – Hvað er að frétta?
  • 2022 – Klisja
  • 2023 – Þúsund hjörtu

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Jael Goldfine, The Dream of SXSW Is Alive in Iceland, su Paper, 9 dicembre 2019. URL consultato il 13 marzo 2021.
  2. ^ (EN) Hannah Jane Cohen, Valur Grettisson, How to Christmas Like An Icelander, su The Reykjavík Grapevine, 6 dicembre 2019. URL consultato il 13 marzo 2021.
  3. ^ (IS) Upplagseftirlit 2011 (PDF), su Félag Hljómplötuframleiðenda. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 22 gennaio 2021).
  4. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2016, su Plötutíðindi. URL consultato il 15 gennaio 2021 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2021).
  5. ^ a b (IS) Atli Þór Ægisson, Emmsjé Gauti hlaut flest verðlaun, su Ríkisútvarpið, 2 marzo 2017. URL consultato il 13 marzo 2021.
  6. ^ (IS) TÓNLISTINN - LÖG - 2016, su Plötutíðindi. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2021).
  7. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2017, su Plötutíðindi. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2021).
  8. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2018, su Plötutíðindi. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 15 gennaio 2021).
  9. ^ (IS) TÓNLISTINN - LÖG - Vika 1-53, 2020, su Plötutíðindi. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale l'11 gennaio 2021).
  10. ^ (IS) TÓNLISTINN – PLÖTUR – Vika 28, 2020, su Plötutíðindi. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 13 luglio 2020).
  11. ^ (IS) TÓNLISTINN - PLÖTUR - 2020, su Plötutíðindi. URL consultato il 13 marzo 2021 (archiviato dall'url originale il 12 gennaio 2021).

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