Emanuela Audisio

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Emanuela Audisio (Roma, 21 luglio 1953) è una giornalista e scrittrice italiana.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureata in scienze politiche, si occupa di sport per il quotidiano la Repubblica[1]. Ha scritto tre libri di argomento sportivo: Il ventre di Maradona, Bambini infiniti e Tutti i cerchi del mondo[2].

Ha vinto il "Premio Gianni Brera"[3], e ha seguito il campionato mondiale di calcio, i mondiali di atletica e i Giochi olimpici[1][4].

È inoltre autrice di documentari: Mennea Segreto, Heysel la notte del calcio (premio Sport Media Pearl Awards 2015), Le streghe della notte, La casa sul lungofiume ed Il Giudice dei Giusti; con quest'ultimo (di cui è coautrice con Gabriele Nissim; regia di Enrico Marchese) ha vinto il Premio della Critica alla nona edizione del Premio giornalistico televisivo Ilaria Alpi[5].

Il 17 gennaio 2017 è andato in onda su Sky Arte HD e sul sito Repubblica.it il suo documentario Da Clay ad Ali, la metamorfosi. Il 19 dicembre 2018 è diventata la prima donna a ottenere il premio Montalban nella sezione sportiva[6].

Nel novembre 2023 ha accettato l'invito della redazione di Scarp de' tenis a "firmare" come direttore per un numero il giornale di strada del mese di dicembre e gennaio.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Federico Pevere, Una Brera in gonnella, in la Repubblica ed. Parma, 14 giugno 2008. URL consultato il 9 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2017).
  2. ^ Scheda personale di Emanuela Audisio, su ordinedeigiornalisti.it. URL consultato il 10 luglio 2016.
  3. ^ EMANUELA AUDISIO CHIUDE IL FESTIVAL, su sport.comune.parma.it. URL consultato il 9 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  4. ^ Emanuela Audisio, su librimondadori.it. URL consultato il 9 novembre 2011 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2011).
  5. ^ Premiati - IX edizione 2003, su premioilariaalpi.it. URL consultato il 20 dicembre 2020 (archiviato dall'url originale il 29 luglio 2012).
  6. ^ La Repubblica

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