Elbchaussee

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Amburgo: edifici lungo l'Elbchaussee

L'Elbchaussee (composto da Elbe = "Elba" + Chaussee, in tedesco = "via", in francese chaussée = "carreggiata"/ "argine") è la più grande arteria stradale della città tedesca di Amburgo: si estende per 8,6 km nel distretto (Bezirk) di Altona, nel sud-ovest della città, seguendo il basso corso del fiume Elba dal quartiere (Ortsteil) di Ottensen (segnatamente, partendo dai pressi del municipio di Altona[1]) sino al quartiere periferico di Blankenese, passando per i quartieri di Othmarschen, Flottbeck e Nienstedten.

Prima della seconda guerra mondiale, tuttavia, si chiamava Elbchaussee solo il tratto tra Flottbeck a Blankenese, mentre quello tra von Ottensen a Othmarschen si chiamava “Flottbeker Chaussee”.

Lungo l'Elbchausse si trovano numerosi parchi e ville.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L’Elbchaussee nel 1830

Fin dal periodo successivo alla Guerra dei Trent'anni (1618-1648), l'area contava alcune tenute di campagna e ritiri estivi collegati da un accidentato viottolo di campagna. Nella seconda metà del XVIII secolo, quando un numero sempre maggiore di ricchi mercanti e armatori si stabilirono lungo la riva dell'Elba, Elbchaussee divenne un indirizzo residenziale alla moda. Intorno al 1780, su iniziativa privata, la strada fu potenziata come chaussée e gestita come strada a pedaggio esclusiva.

Gli anni tra il 1790 e il 1840 videro un boom edilizio sull'Elbchaussee. Le ville e le case di campagna di quegli anni sono identificabili per il nome delle rispettive famiglie anseatiche committenti e molte di esse sono paragonate a residenze reali. Tipiche dell'architettura europea di fine Settecento e inizio Ottocento, la maggior parte di esse furono costruite in stile neoclassico o Biedermeier, circondate da parchi spesso ispirati al design paesaggistico inglese. Durante gli anni della Gründerzeit (1871-1900 circa), vennero applicati anche altri stili costruttivi, tra cui vari stili, Art Déco e Jugendstil.

Con il completamento dei moderni progetti infrastrutturali nella seconda metà del XIX secolo, l'Elbchausee divenne popolare come area ricreativa locale. Nei fine settimana e nei giorni festivi, le nuove linee ferroviarie, i tram e i traghetti portavano grandi folle al lago Elbchaussee e alle sue spiagge. Negli anni Novanta del XIX secolo la gestione del lungomare fu trasferita alle autorità comunali.

Nel 1927 i sobborghi dell'Elba furono fusi nella città di Altona, che a sua volta fu accorpata alla città di Amburgo nel 1937. Nel 1950 è stata rinominata la parte orientale. Nonostante costituisca un'unità in termini di traffico e di spazio urbano paesaggistico, la parte orientale della strada è stata chiamata fino ad allora "Flottbecker Chaussee" o "Flottbeker Chaussee", mentre la parte occidentale "Elbchaussee". Dagli anni '90 alcune ville della fine del secolo sono state sostituite da edifici di appartamenti di alto livello, principalmente di architettura neoclassica o moderna. [2].

Punti di interesse lungo l'Elbchaussee[modifica | modifica wikitesto]

Parchi[modifica | modifica wikitesto]

Amburgo: Lo Jenischpark, uno dei parchi lungo l'Elbchaussee

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

  • Nienstedtener Kirche
  • Chiesa cattolica Maria Grün
  • Chiesa mormone

Ville[modifica | modifica wikitesto]

Esposizioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Wissenschaftliches Institut für Marine- u. Schifffahrtsgeschichte (“Istituto scientifico sulla storia della marina e della navigazione, dove sono esposti 18.000 modellini di navi[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ cf. p. es. http://www.wissen.de/wde/generator/wissen/ressorts/reisen/reisefuehrer/hamburg/index,page=1642324.html[collegamento interrotto]
  2. ^ Altrogge, Gudrun, Hamburg, ADAC Verlag, München, 2005, p. 102
  3. ^ Altrogge, Gudrun, op. cit., p. 102;
    Wissen.de: Elbchaussee[collegamento interrotto]

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN239034390 · LCCN (ENsh93002373 · GND (DE4113841-7 · J9U (ENHE987007553825405171 · WorldCat Identities (ENlccn-n2015068034
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