Discussione:Contea di Modica

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La contea non risulta essere stata uno stato indipendente, ma un feudo piuttosto vasto e dotato di larga autonomia: vedi il fatto che il re di Spagna potè condannare a morte l'ultimo conte della famiglia dei Chiarmonte, Andrea, o lo stesso nei confronti di Giovanni Tommaso Enriquez Cabrera, o che in un momento o in un'altro il titolo fosse frutto di investitura MM (msg) 21:19, 2 dic 2008 (CET)[rispondi]


La Contea di Modica " Regnum in Regno "[modifica wikitesto]

La Contea di Modica, di diritto, non fu un vero e proprio Stato, ma lo fu "di fatto" con l'investitura di Bernat Cabrera del 1392, da parte di Re Martino I di Spagna, appunto dopo la condanna a morte di Andrea Chiaramonte. La formula " sicut Ego in Regno Meo et Tu in Comitato tuo " contenuta nel documento d'investitura del Cabrera, lascia pochi dubbi a proposito dell' ampiezza dell' autonomia di questo stato, sì feudale, ma nei secoli considerato un " regnum in Regno ", tanto che le investiture erano in realtà una sorta di " atto dovuto ", un cerimoniale che veniva fatto in date spesso posteriori all' insediamento dei nuovi " Conti ", mentre il potere del conte in carica veniva esercitato senza nessuna soluzione di continuità. Con l'avvento poi in Contea della famiglia Henriquez, grazie al matrimonio, nel 1481, di Anna Cabrera con Federico Enriquez, Almirante di Castiglia e primo cugino del Re di Spagna, l'autonomia ed il potere del Conte ebbe un' ulteriore affermazione. Nel 1641 il Conte di Modica Giovanni Alfonso Enriquez fu nominato dal Re di Spagna " Vicerè di Sicilia ", e nel 1644 anche " Vicerè di Napoli ", fino al 1646. Questo, pur non togliendo la dipendenza dal Re di Spagna, fece si che per alcuni secoli, dal 1392 al 1702, anno in cui Filippo V di Borbone privò Giovanni Tommaso Enriquez Cabrera del titolo di Conte di Modica e di Almirante di Castiglia, per alto tradimento, la Contea era considerata appunto uno Stato autonomo, e nei documenti del Seicento e del Settecento, Modica era definita e citata come " capitale " di questo Stato.


--Pico della mirandola (msg) 11:12, 6 dic 2008 (CET)[rispondi]

In queste cose la formalità è fondamentale. Il template stato e i riferimenti alla contea come stato (a parte dar conto della sua larga autonomia e della definizione regnum in regno ecc.ecc.) vanno tolti MM (msg) 23:31, 6 dic 2008 (CET)[rispondi]

Il formalismo[modifica wikitesto]

Certamente io non tolgo che il formalismo di wikipedia possa, dove Re e Imperatori (Carlo VI d'Austria) non hanno voluto o potuto! Faccio notare: 1) dal 1392 al 1702, pur essendoci un Regno di Sicilia autonomo rispetto alla Spagna, nessuno volle mai "incorporare" la Contea di Modica al Regno di Sicilia stesso, cosa che per l'unico regnante per Spagna e Sicilia sarebbe stata una semplice formalità; ma formalità non era, visti i privilegi della concessione a Bernardo Cabrera, che non avevano limitazioni di tempo; nessun altro feudo in Sicilia aveva queste prerogative di "intangibilità" riconosciute per secoli dalla casa regnante spagnola. 2) Nel 1713, quando fu stipulato il Trattato di Utrecht, che concedeva ai Savoia l'intera Sicilia togliendola agli spagnoli, i Piemontesi non riuscirono ad acquisire come proprietà " di fatto" la Contea, che mantenne la sua autonomia amministrativa e politica, in qualità di Stato feudale, rimasto in possesso al Re di Spagna Filippo V di Borbone. Dopo sette anni di inutili scontri diplomatici con casa Savoia, nel 1720, allorquando il Regno di Sicilia passò alla corona austriaca, la Contea continuò a mantenere la sua autonomia, tant'è che nel 1729 l'imperatore Carlo VI la riassegnò, come Stato "feudale", a Pasquale Enriquez Cabrera. 3) Fra gli stati storici italiani, fra una miriade di Ducati e Marchesati, trovano spazio, tanto per fare dei nomi, il Marchesato di Incisa, la Contea di Montechiarugolo, realtà locali che hanno inciso nella Storia d'Italia molto meno di quanto non abbia contribuito la Contea di Modica nella Storia del Regno di Sicilia. Chiedo che venga svolto un ulteriore approfondimento sul peso politico delle varie forme amministrative presenti nel periodo del feudalesimo, e che su questa base venga deciso quali entità politico-istituzionali siano degne di essere considerate Stati, seppur feudali, e quali altre invece non lo siano. --Pico della mirandola (msg) 12:41, 7 dic 2008 (CET)[rispondi]

A dire il vero re e imperatori hanno potuto e voluto, dal momento che questi presunti "capi di stato" potevano essere cacciati, esiliati o messi a morte da parte di qualcuno che evidentemente aveva una sovranità superiore (almeno da quanto dice la voce stessa): non si trattava quindi di uno stato indipendente, ma di un feudo con ampie autonomie: a me pare che ci sia una differenza tra questa subordinazione, magari solo formale, ad un'altra entità, e la reale indipendenza (guerre, trattati internazionali, alleanze) di veri stati come, che so, quelli guidati dai Medici o dai Gonzaga o dagli Estensi. Un feudo con dei privilegi non è comunque la stessa cosa. Che poi dipendesse direttamente dal re di Spagna e non facesse parte del viceregno, che per la Sicilia venne ceduto ai Savoia può anche essere, ma non vedo cosa cambi. Non mi è chiaro come una sua "assegnazione" da parte del sovrano di un'altra entità dovrebbe poi provare che fosse al contrario indipendente.
Indipendentemente da questa pagina, ho accolto il tuo suggerimento per le altre presenti nella categoria:Antichi Stati italiani e posto il problema sulla pagina delle discussioni progetto:Storia, per trovare un chiaro criterio di distinzione. MM (msg) 04:54, 9 dic 2008 (CET)[rispondi]

...Ma non cambio idea nello specifico che riguarda la Contea di Modica, perchè pur essendo uno stato feudale, ha avuto delle caratteristiche esclusive che per tanti secoli hanno garantito ad essa una sorta di extraterritorialità rispetto al Regno di Sicilia, molto simile a quella di cui gode ai tempi d' oggi la Repubblica di San Marino nei confronti dello Stato Italiano. In proposito c'è una ricchissima storiografia locale, in un filone di ricerche storiche e archivistiche non ancora esaurito, che non ha confronti con la storia di staterelli feudali di infima grandezza territoriale (la contea modicana era composta da ben otto città di notevole estensione territoriale e popolazione, mentre in genere ad un feudatario veniva assegnata una sola città) e di durata temporale spesso limitata. Ci sarà pure un motivo per cui la Contea di Modica esisteva, dal 1296, prima del Ducato di Parma, e per cui continuava ad esistere dopo che molte signorie del centro-nord Italia avevano già esaurito la loro storia, fino al 1812. Questa sorta di extra territorialità che consentiva al Conte di Modica di essere a capo di uno stato de factu sovrano, è dimostrata almeno da due prove importantissime, a parere mio: 1) il fatto che nel sottoscrivere il Trattato di Utrecht nel 1713, i Savoia siano stati costretti a rinunciare all' annessione della Contea, che rimane in mano a Filippo V di Borbone re di Spagna, che pur deve cedere l' intero Regno di Sicilia ai Piemontesi; se faceva realmente parte integrante del Regno di Sicilia, perchè fu possibile questa eccezione? Badate bene che un intero articolo, il X del Trattato, è dedicato ai motivi storici per cui la Contea poteva escludersi dal cambio di proprietà del Regno di Sicilia. 2) "Verba volant, scripta manent" : appena quattro anni dopo, nel 1717, viene incisa, su rame, una delle prime cartografie precise e dettagliate del regno di Sicilia, da parte del francese Guillaume Delisle, la Carte de l' Isle et Royaume de Sicile: alla tradizionale tripartizione amministrativa del territorio siciliano per valli, il Val Demone, il Val di Mazara ed il Val di Noto, si aggiunge una delimitazione politica netta, con una linea di confine ben disegnata, di uno spazio feudale, la Comte de Modica. Questa carta topografica della Sicilia, divisa in quattro parti, fu in voga fino al 1812, quando fu abolito il feudalesimo dai Borboni. Questo per la completezza e la precisione. Grazie per la pazienza, spero di aver dato un contributo alla realizzazione di una bella pagina di wikipedia, e buon lavoro.--Pico della mirandola (msg) 21:37, 10 dic 2008 (CET)[rispondi]

L'intervento soprastante,riguardante la contea di Modica, è stato riportato qui dalla pagina di discussioni categoria:Antichi Stati italiani MM (msg) 00:12, 11 dic 2008 (CET)[rispondi]

No, non è "molto simile alla Repubblica di San Marino, che è uno stato sovrano (e per rifarmi a quanto già detto, i capitani della Repubblica di San Marino non potrebbero essere inviati dall'Italia come propri ambasciatori da qualche parte, come il conte di Modica per il re di Sicilia). La grandezza territoriale parla dell'importanza del feudo e non della sua indipendenza e sovranità. La sovranità e l'essere uno stato può benissimo essere una qualità effimera (che so, la Repubblica Romana del 1849) e non dipende affatto dalla durata nel tempo, che di nuovo sono una prova caso mai dell'importanza del feudo. Nel 1713 la contea non passa ai Savoia, ma non perché resta indipendente, ma perché dipende dal re di Spagna e non dal re di Sicilia e quello che è passato ai Savoia è il regno di Sicilia: rimane dunque uno feudo, sebbene dipendente da altri, e non uno stato sovrano. Infine che esistano oggi cartine in cui sono segnati i confini che so, delle regioni italiane, non significa necessariamente che le regioni suddette siano stati indipendenti. MM (msg) 00:12, 11 dic 2008 (CET)[rispondi]
  • "non perché resta indipendente, ma perché dipende dal re di Spagna e non dal re di Sicilia e quello che è passato ai Savoia è il regno di Sicilia": è in questo passaggio, MM, che stai commettendo un grosso errore di valutazione, basato su quella che ritengo una tua disattenzione: dal 1516 al 1713 esiste il regno di Spagna(nelle sue varie forme, Aragona, Castiglia, ecc.), esiste il Regno di Sicilia, ma non si ha un Re di Spagna diverso dal Re di Sicilia, il Re è uno solo!. Dunque il Trattato di pace che condanna Filippo V a cedere ai Savoia quella parte del suo regno che è l' INTERO Regno di Sicilia, avrebbe riguardato anche la Contea di Modica, non fosse stato per quella speciale autonomia, che ne faceva uno stato sovrano di fatto, e grazie alla quale Filippo V ha impegnato la diplomazia internazionale a Utrecht a scrivere in cinque fascicoli un solo articolo del Trattato, quello in cui gli si concedeva di trattenere per sè la Contea, in quanto parte a sè stante rispetto al Regno di cui veniva privato, e dalla quale lui aveva cacciato la famiglia Enriquez-Cabrera, che ne deteneva il possesso dal 1481, per trasmissione ereditaria, come avveniva nei Ducati(stati sovrani!) del nord Italia.--Pico della mirandola (msg) 08:59, 11 dic 2008 (CET)[rispondi]
"Dipende dal re di Spagna"=non è indipendente come la Firenze dei Medici. Hai ragione sul fatto che mi sono espressa malissimo, ma il fatto che dipenda dal re di Spagna direttamente e non tramite l'inserimento nel regno di Sicilia non cambia affatto la questione. E nel '500 già da un pezzo molti feudi si trasmettevano per via ereditaria senza essere stati autonomi per questo. MM (msg) 00:28, 12 dic 2008 (CET)[rispondi]
  • La Contea, dunque, non Stato sovrano, secondo MM, ma "stato feudale sovrano", secondo la corretta interpretazione fatta dall'utente Lochness nella pagina di discussione degli Antichi Stati Italiani. Siete sicuri, poi, che il Papa o l' Imperatore nulla potessero contro la presunta sovranità dei Medici a Firenze??? Ultimo punto: le carte topografiche. 1) Non possiamo parlare di entità territoriali del medioevo italiano, come entità/istituzioni dello Stato Italia, nato dopo, nel 1861. I Ducati e le Signorie varie del centro nord potevano avere, o non avere, delle autonomie e dei privilegi, in misura diversa rispetto alla Contea di Modica, che era sotto l'influenza dei regnanti spagnoli, unici ad avere autorità per i regni del Mezzogiorno d'Italia. Quindi, non possiamo fare confronti sullo stesso piano. E' come se oggi, nel 2008, stessimo a discutere se è più autonoma la Calabria o il Canton Ticino, che sono due regioni europee, ma OGGI appartenenti a due stati diversi. Oggi non avremmo dubbi, ma mettiamo che fra 100 anni gli attuali Stati Europei siano diventate delle macroregioni di un solo Stato Sovrano, l'Europa. Fra 100 anni, su wikipedia, chi discute di Canton Ticino e Calabria dovrà guardare, per i secoli precedenti, alla Svizzera e all'Italia, e non all'Europa venuta dopo come unico Stato sovrano. Dunque, riporto virgolettato un passaggio del penultimo msg di MM: "Infine che esistano oggi cartine in cui sono segnati i confini che so, delle regioni italiane, non significa necessariamente che le regioni suddette siano stati indipendenti. Ebbene, OGGI ci sono cartine che possono segnare confini solo continentali, o nazionali, o regionali, o addirittura provinciali, con linee di demarcazione e colori diversi fra le varie aree. Ma per la incisione topografica francese del 1717, bisogna guardare appunto al 1717, ed al Royaume de Sicile in essa raffigurato, dove appunto la Contea di Modica è evidenziata e marcata cone entità a sè stante, e che nel 1717 non aveva nulla a che spartire con lo Stato Italiano, che non esisteva ancora, e con le autonomie presenti in altre parti della penisola italiana, che tantissimo subivano le influenze, ad esempio, dello Stato della Chiesa e del Papa, che invece poco potevano in Sicilia, per via della Apostolica Legatia, che dava pieni poteri sui vassalli, ma anche sui vescovi, al Re di Sicilia (o di Spagna e Sicilia insieme, dal 1516 in poi, periodo detto dei "vicerè").--Pico della mirandola (msg) 09:49, 13 dic 2008 (CET)[rispondi]
Continuiamo a ripeterci: se la contea di Modica è uno "stato feudale" e non uno "stato" in senso moderno, non deve, a mio avviso essere inserita in una categoria che riguarda gli stati: la definizione di stato presente nella categoria, a mio avviso, è quella moderna, dato che le ricerche attraverso le categorie vengono fatte oggi e non nel secolo in cui questi "stati" di natura ancora incerta, esistevano. Tutto quello che dici continua a manifestare il fatto che la contea di Modica non ha alcuna delle caratteristiche di uno stato come è inteso modernamente e questo a differenza di altre entità territoriali e politiche dello stesso periodo: non è che la Firenze dei Medici avesse una maggiore autonomia, si tratta proprio di indipendenza vs. dipendenza, il che fa si che la contea non debba essere inserita nella categoria o definita come "stato" nel testo, e la Firenze dei Medici si. MM (msg) 15:32, 13 dic 2008 (CET)[rispondi]
  • Mi arrendo. Però...La Contea di M. nasce feudale, ma nel Diploma di Re Martino del 1392(investitura di Bernat Cabrera) sta scritto "Sicut Ego in Regno meo et Tu in Comitato tuo". Veniamo ai Medici e a Firenze. Cosimo il Vecchio(1389-1464) diede inizio, pur senza titolo formale, alla signoria medicea, rendendola ereditaria. Piero de' Medici(1472-1503), figlio di Lorenzo il Magnifico, fu cacciato da Firenze durante la discesa in Italia di Carlo VIII(1494). Ma non era a capo di uno Stato sovrano e indipendente? Solo nel 1512 i Medici, con l'aiuto degli Spagnoli, rientrarono in città. Poi successe che Giovanni(1475-1521), altro figlio di Lorenzo, divenne Papa col nome di Leone X(1513), un altro del Casato dei Medici, Giulio(1478-1534), diventa anche lui Papa col nome di Clemente VII, e da Papa concede a suo nipote Alessandro il titolo di Duca, dando così inizio al Principato mediceo.Ecc. ecc. Il tutto mi puzza di feudalesimo, riguardante una storia, gloriosa e famosa quanto volete, di una dinastia, nè più e nè meno di quanto succedeva in Sicilia con i Conti di Modica,in particolare, dal 1481, con Federico Enriquez, primo cugino del re di Spagna, Ferdinando il Cattolico, il quale conte diede inizio alla Dinastia degli Enriquez-Cabrera. Ognuno nel suo tempo e nel suo posto di comando, con i matrimoni di comodo, gli omicidi politici di comodo, le parentele di comodo, le investiture di comodo. I Medici diedero alla Francia due regine, i Chiaramonte diedero a Napoli una Regina, Costanza moglie di Ladislao, Re di Napoli, nel 1389. Gli Enriquez-Cabrera un Vicerè a Napoli nel 1644. Firenze dei Medici batte Modica dei Chiaramonte/Cabrera 2-1!!! Volete sapere ciò che ha fatto la differenza? La storia scritta sui libri dopo l'Unità d'Italia, è la storia d'Italia,mentre la storia del Regno di Sicilia è stata scritta solo in parte, e non è stata mai proposta e imposta nei programmi scolastici Statali, finendo per avere scarsa considerazione, a scapito della imparzialità e della verità. "Fatti non fummo per viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza...". Buon Natale a tutti, in particolare a MM, che tanta pazienza ha avuto.--Pico della mirandola (msg) 17:49, 13 dic 2008 (CET)[rispondi]
Anche Franceschiello fu cacciato da Vittorio Emanuele II (o meglio da Garibaldi): ciò non toglie che fosse cacciato per diritto di conquista e non per diritto di investitura. Comunque se la definizione di stato feudale e non di stato vale per la contea di Modica, in realtà vale anche per molti altri "stati" della categoria, anche posti a nord: la questione meridionale non c'entra e credo che le tue rivendicazioni per una maggiore considerazione della storia siciliana non dovrebbero essere qui sopra un tuo obiettivo. Piuttosto, personalmente credo che esporre i fatti (per esempio l'autonomia larghissima di cui il feudo godeva, ma anche, in altri campi, che so, fornire maggiori informazioni sul barocco della Val di Noto), contribuirebbe a quello che desideri ottenere senza rischiare di entrare in conflitto con la rigorosa imparzialità di Wikipedia: lascia che le conclusioni sull'importanza le traggano da soli i lettori, che i fatti parlano da sè molto meglio delle nostre enfatizzazioni (quanto sopra è un commento a quanto scritto da te in discussione, non riguarda come hai scritto la pagina). MM (msg) 19:05, 13 dic 2008 (CET)[rispondi]

Sulla categoria "antichi stati italiani" e sulla definizione di "stato"[modifica wikitesto]

Il mio parere, sinteticamente, è che la Contea di Modica possa e anzi debba essere collocata a pieno titolo nella categoria "Antichi stati italiani". Quattro osservazioni:

1. La prima obiezione di MM mi pare cada se si pensa solo al fatto che lo stesso Regno di Sicilia (e non è l'unico caso) era considerato un feudo. Un feudo della Chiesa, che lo poteva teoricamente attribuire a chi voleva (vedi papali notissime vicende duecentesche) e che riceveva annualmente atto di sottomissione e donativo. Punto.

2. Alcuni notissimi Ducati italiani e tante Signorie erano formalmente dei Vicariati del Patrimonium Petri, detenuti da personaggi (e poi dinastie) legittimati da un titolo concesso dal papa. Questi signori (gli Este su tutti) governavano su territori considerati parte integrante del cosiddetto Stato della Chiesa. Dunque questi antichi stati erano anch'essi sovrani al massimo - e solo in parte - de facto, mai de iure. Si veda per esempio la questione del ritorno di Ferrara al papa nel 1598. Lì un Este come erede c'era, sebbene non diretto; ma il testamento favorevole a Cesare nulla valse, e il Vicariato tornò al papa come da manuale.

3. Alcuni "stati" inclusi nella lista non sono considerabili stati in alcun modo. L'esempio più importante è quello dell'Esarcato d'Italia, con a capo Ravenna. Esso fu una mera articolazione territoriale dell'Impero dei Romani, dotato di grande autonomia amministrativa, mai di indipendenza. Tant'è che quando i Patrizi (esarchi) provarono a ribellarsi, cercavano di divenire essi stessi imperatori dello "stato" bizantino. Allora in questa categoria andrebbero anche i Temi bizantini d'Italia, come ancora la Sicilia, ma lasciamo stare.

4. Principato di Trento (dipendente dall'Impero, ma in territorio italiano); Ducato di Castro ("fu un feudo dell'Italia centrale", dalla stessa voce); Ducato di Ferrara; Marca Anconitana (provincia dello Stato della Chiesa istituita da Papa Innocenzo III); Monferrato (feudo imperiale) e altri importanti "stati", furono formalmente, e di tanto in tanto de facto, feudi dell'Impero o della Chiesa o di altri Regni. Ma sono inclusi in questa categoria "Antichi stati italiani". Organizzazioni territoriali come Cospaia, Santa Fiora, Montechiarugolo, Contea degli Ottieri e Contea di Pitigliano, quando hanno avuto una pur minima rilevanza anche solo in qualche storia appena sovracittadina (e non è il caso di queste ultime entità testé citate), non possono in alcun modo essere accostate storicamente a entità come la Contea di Modica, riconosciuta ormai da tutta la letteratura storiografica come il più importante stato feudale (è la definizione giusta) del Meridione in tutta l'età moderna. A scriverlo sono stati e sono molti Ordinari delle più importanti università italiane e straniere, non certo noi.

Credo insomma che, semmai, la discussione debba vertere su una maggiormente precipua definizione di "stato" in un arco di tempo che sfiora i due millenni... Auguri a chi ci prova seriamente (dovendo scrivere come minimo una tesi di dottorato!).

Come "pronto intervento" direi di spostare questa discussione, a mio argomentato parere del tutto pretestuosa se incentrata su Modica, su entità quali Montechiarugolo, Cospaia e simili amenità elencando. O si sceglie consapevolmente il ridicolo.

Cari saluti e scusate se mi sono aggiunto in questo dibattito. Utente:Nitto2 (Discussioni utente:Nitto2 01:56, 13 dic 2008 (CET)[rispondi]

Scusate se mi aggiungo anch'io. Dando uno sguardo a categoria:antichi Stati italiani, Nitto ha ragione: non compaiono soltanto Stati indipendenti di nome e di fatto ma anche semplici feudi e altri territori dati in concessione, come appunto il Ducato di Ferrara. Cosa proponete di fare allora? Chiudiamo un occhio anche stavolta o creiamo una categoria a parte per i (tantissimi) staterelli pseudo indipendenti? Al riguardo sarebbe opportuno l'intervento di altri utenti... --Coralba11 (msg) 14:55, 13 gen 2009 (CET)[rispondi]

...scusate, ma il cosiddetto Stato della Chiesa dove lo mettiamo? Si tratta del più grosso caso di de factu della Storia, oltre ad essere stato il più grande bluff che memoria umana riporti. Difatti lo Stato della Chiesa basò per tutto il Medioevo la sua esistenza su di un falso, la Donazione di Costantino, in cui si pretendeva che l'Imperatore avesse ceduto impero - e corona - all'allora vescovo di Milano e quindi a Roma. Già Dante insinuò la falsità dell'atto (ma il sommo lo credeva soltanto perché tale gesto era ingiustificabile istituzionalmente...), mentre oggi è universalmente riconosciuto da parte dei latinisti e dagli storici che tale Donazione non può essere vero in quanto scritto in un latino medievale, lingua che non si parlava affatto ai tempi presunti. Lo stesso si potrebbe dire del Regnuum Siciliae, creato ad hoc appoggiandosi su una fonte - per altro sconosciuta e quindi poco credibile - che faceva riferimento ad un fantomatico "Regno di Sicilia" di epoca romana (il Regno di Sicilia nacque sotto i Normanni di Sicilia, in un'epoca in cui i Regni avevano necessità di giustificazione d'essere).

In pratica: Contea di Modica come stato autonomo? Forse, ma se consideriamo tali solo quelli di diritto allora anche lo Stato della Chiesa andrebbe tolto in via definitiva dall'elenco... Io' 81 (msg) 23:23, 8 mar 2009 (CET)[rispondi]

Dimenticavo![modifica wikitesto]

Ciò che sottolinea MM potrebbe anche avere un senso, ma solo se prendessimo in esame il Commune di Messana. In questo caso sì la città godeva di incredibili autonomie - arrivava persino a fare leggi per sé e per i paesi circostanti - ma rimaneva pur sempre città demaniale. Dal punto di vista culturale era sempre in fermento, l'economia era tra le più alte del Regnum e competeva con le "Città Marinare". Tuttavia era una città con spinte autonomistiche, ma non era stato a sé stante. Godeva di privilegi elevatissimi (in alcuni casi furono origini di mosse politiche azzardate come la possibilità di indossare abiti da nobile in ambienti ecclesiastici a Catina, in quanto "a Messana lo facevano"...), ma era sotto il controllo diretto del re. Ma ciò nel XIII secolo, sotto gli Hohenstaufen. Sotto gli Aragona il Regnum era piuttosto instabile e precario. In un clima di disordini politici (la sede della côrte era il Castello Ursino, che ancora oggi, pur privo del fossato e distante ormai dal mare, mantiene il suo severo e austero aspetto da fortezza militare) un territorio inizia a costruirsi la propria autonomia conquistando sempre più l'indipendenza che Messana non ottenne in precedenza. Così la Contea di Modica, come giustamente notato in precedenza, equipollente all'attuale stato di San Marino: pronto ad essere dimenticato con l'unificazione degli stati... Io' 81 (msg) 23:44, 8 mar 2009 (CET)[rispondi]

Domandina ingenua[modifica wikitesto]

Come si considera il Ducato di Napoli, nominalmente dipendente dall'Impero bizantino ma, fuor di dubbio, considerato uno degli antichi Stati dell'Italia meridionale? Ha un senso richiamarlo in questa Discussione? --Cloj 19:34, 24 apr 2010 (CEST)[rispondi]

Sir John Acton, 6th Bt - Duca di Modica?[modifica wikitesto]

'Enciclopedia Europea,' VOL I, pagina 93, da Giorgio Cusatelli, Edizione 1984, afferma che Sir John Acton, 6th Bt “Licenziato nel 1804 dietro le pressioni francesi, si ritirò in Sicilia col titolo di duca di Modica: nel 1806, in seguito al trasferimento della corte a Palermo”

E 'vero questo? era questo il titolo ufficiale?

Non risulta, almeno nella vasta bibliografia ufficiale...[modifica wikitesto]

...di Modica, questo nome (Sir John Acton) fra coloro che hanno rivestito cariche, seppur onorifiche ormai, della Contea di Modica. Risulta invero che più d'un nobile si sia presentato al re borbone, pretendendo, in assenza di eredi, di subentrare nel titolo di Conte di Modica, non si sa in virtù di quali requisiti. Per grado di parentela, la spuntò il Duca di Alba (Spagna), Carlo Fitz James Stuart.

De facto, fin dal 1802 la Contea non esisteva più, resisteva solo nel nome. Con la morte senza eredi dell´ultimo conte, infatti, era stata incamerata al fisco, in attesa di essere restituita a chi riuscisse a dimostrare di averne diritto. Successivamente, però, era stata approvata la Costituzione del 1812 che aboliva la feudalità. Nel 1813 uno straniero, Carlo Fitz James, duca d´Alba e di Berwick, per metà inglese e per metà spagnolo, presentò le proprie credenziali per essere riconosciuto legittimo erede dell´ultimo conte di Modica. Non solo, ma richiese i danni che per tutti quegli anni, dal 1802 al 1813, egli aveva subito per l´ingiusto incameramento della Contea al fisco regio. Ottenne il riconoscimento nel 1816, ovvero con il ritorno nei pieni poteri di Ferdinando di Borbone. Questo narra la storia. Il titolo di Duca di Alba ha tuttora in Spagna la sua linea ereditaria (vedi la pagina Storia di Modica, e Contea di Modica, su Wikipedia).--Pico della mirandola (msg) 23:03, 1 mar 2011 (CET)[rispondi]

Citazione spostata dalla voce[modifica wikitesto]

Sposto qui una o piú citazioni che ho rimosso dalla sezione iniziale della voce, in quanto non rispettano Wikipedia:Citazioni. Reinseritele solo dopo aver corretto gli errori (tipicamente, lunghezza e/o numero eccessivi, e/o carenza di fonti). Grazie, Nemo 13:58, 17 dic 2011 (CET)[rispondi]

«Triplex in Regno celebratur gubernium, Panormitanum, Messanense, Motucanum

«Ad ogni modo Modica, che è la capitale, e la residenza dei magistrati primarj di tutta la Contea, collocar si deve tra le città più distinte di tutto il Reame»

  1. ^ pag. 21 del libretto di Placido Carrafa Sycaniae descriptio, Palermo, 1653
  2. ^ pag. 34 La contea di Modica raccontata, Ediprint Siracusa, 1996, tratto dal Giornale di viaggio in Sicilia e particolarmente nella contea di Modica di Paolo Balsamo, Palermo, 1809

Segnalo immagine[modifica wikitesto]

Massima estensione della Contea (prima del 1530) con l'annessione dell'arcipelago di Malta.

--Io' (msg) 09:36, 3 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Ottima, io la inserirei e sposterei l'attuale nel campo "|linkMappa=". --The White Lion (msg) 20:02, 3 giu 2012 (CEST)[rispondi]
Seguito il consiglio, sposto l'altra mappa nel corso del testo. Essendo datata (1717) l'ho potuta inserire nel paragrafo di Filippo V (1713-1720).--Io' (msg) 16:38, 4 giu 2012 (CEST)[rispondi]

Collegamenti esterni modificati[modifica wikitesto]

Gentili utenti,

ho appena modificato 1 collegamento/i esterno/i sulla pagina Contea di Modica. Per cortesia controllate la mia modifica. Se avete qualche domanda o se fosse necessario far sì che il bot ignori i link o l'intera pagina, date un'occhiata a queste FAQ. Ho effettuato le seguenti modifiche:

Fate riferimento alle FAQ per informazioni su come correggere gli errori del bot

Saluti.—InternetArchiveBot (Segnala un errore) 10:20, 16 nov 2017 (CET)[rispondi]