Diocesi di Gadiaufala

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Gadiaufala
Sede vescovile titolare
Dioecesis Gadiaufalensis
Chiesa latina
Vescovo titolareNatale Paganelli, S.X.
Istituita1933
StatoAlgeria
Diocesi soppressa di Gadiaufala
Eretta?
Soppressa?
Dati dall'annuario pontificio
Sedi titolari cattoliche

La diocesi di Gadiaufala (in latino: Dioecesis Gadiaufalensis) è una sede soppressa e sede titolare della Chiesa cattolica.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gadiaufala, identificabile con Ksar Sbahi[1] nell'odierna Algeria, è un'antica sede episcopale della provincia romana di Numidia.

Sono due i vescovi documentati di Gadiaufala. Salviano partecipò al concilio di Cartagine convocato il 1º settembre 256 da san Cipriano per discutere della questione relativa alla validità del battesimo amministrato dagli eretici, e figura al 76º posto nelle Sententiae episcoporum.[2] In alcuni manoscritti gli viene attribuito il titolo di martire con il nome di Salvio, che si ritrova spesso nei martirologi africani.[3]

Il nome di Augentius episcopus Gazaufalensis si trova al 2º posto nella lista dei vescovi della Numidia convocati a Cartagine dal re vandalo Unerico nel 484; Augenzio era già deceduto all'epoca della redazione di questa lista.[4]

Dal 1933 Gadiaufala è annoverata tra le sedi vescovili titolari della Chiesa cattolica; dal 18 luglio 2015 il vescovo titolare è Natale Paganelli, S.X., già amministratore apostolico di Makeni.

Cronotassi[modifica | modifica wikitesto]

Vescovi residenti[modifica | modifica wikitesto]

  • Salviano † (menzionato nel 256)
  • Augenzio † (prima del 484)

Vescovi titolari[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gadiaufala sul sito pleiades.stoa.org.
  2. ^ (LA) S. Thasci Caecili Cypriani opera omnia, Recensuit et commentario critico instruxit Guilelmus Hartel, Corpus scriptorum ecclesiasticorum latinorum (CSEL), volumen III, pars I (Praefatio et Libelli), Vindobonae, 1868, p. 458.
  3. ^ Toulotte, Géographie de l'Afrique chrétienne. Numidie, p. 137.
  4. ^ Mandouze, Prosopographie de l'Afrique chrétienne, p. 102, Augentius 2.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Diocesi: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di diocesi