Darul Uloom Haqqania

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Darul Uloom Haqqania
دار العلوم حقانیہ (urdu)
Ubicazione
StatoBandiera del Pakistan Pakistan
CittàAkora Khattak, Khyber Pakhtunkhwa
Dati generali
Fondazione23 settembre 1947
FondatoreMaulana Abdul Haq
Tiposeminario teologico islamico sunnita
Studenti>4 000 (2016)
AffiliazioniDeobandi
Mappa di localizzazione
Map
Sito web

Darul Uloom Haqqania è una scuola coranica ubicata ad Akora Khattak, nella provincia pakistana di Khyber Pakhtunkhwa.

È un importante centro di diffusione della cultura islamica sunnita del movimento Deobandi, fondata sul solco tracciato dall'università di Darul Uloom Deoband nella provincia indiana dell'Uttar Pradesh. Fu ribattezzata l'"Università della Jihād"[1] per il contenuto, i metodi della didattica e per le future occupazioni di alcuni dei suoi più noti allievi.[2]

Al 2016, la popolazione scolastica superava le 4.000 unità.[3] Esteso su una superficie di 40 ettari[4], era il più grande seminario islamico del Pakistan.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Fu fondata il 23 settembre 1947 dal maulana Abdul Haq, padre del maulana Sami-ul-Haq[6], un teologo islamico e senatore del Pakistan che sarebbe poi divenuto il primo direttore del seminario.[7] Negli anni 1980, quest'ultimo fu a capo della Jamiat Ulema-e-Islam (F), una delle due fazioni nelle quali si scisse l'Associazione degli Ulema dell'Islam, alleata del governo Zia supportato dal Parlamento del Pakistan, nonché avversaria del Maulana Fazal-ur-Rehman.

Successivamente, diede ampio sostegno ai mujahideen e ai talebani dell'Afghanistan, sfornando in particolare il loro leader, il Mullah Omar.[8][9] Tutti gli allievi più noti completarono gli studi durante la guerra russo-afghana del 1979-1989, schierandosi poi sul fronte nazionale antisovietico:

Anni duemila[modifica | modifica wikitesto]

I rapporti col governo pakistano proseguirono anche nel XXI secolo. Al 2017, la madrasa era ancora la più numerosa del Paese.[5] Nel febbraio 2018, il governo ha finanziato un progetto di lavori di ampliamento per complessivi 575 milioni di Rs, iniziando a negoziare il riconoscimento legale di università pubblica a favore del seminario jihadista.[1][14][15] Trecento milioni furono rilasciati per la modernizzazione dei programmi didattici in senso pacifista.[16]

Il custode Samiul Haq, considerato un uomo della linea dura, ripudiò la violenza contro lo Stato a favore di uno sforzo pacifico per l'instaurazione della shari'a.[17] Il suo appoggio politico era stato determinante nell'ascesa al potere di Muttahida Majlis-e-Amal nel 2002. Successivamente, si era posto alla guia del Difa-e-Pakistan Council, una coalizione di 40 movimenti islamici uniti a partiti di orientamento conservatore, di scarso peso nei palazzi della politica, ma di una rilevanza sociale non trascurabile. La pregressa rivalità con Maulana Fazlur Rehman-, leader della fazione non filogovernativa dell'associazione dei mullah islamici JY-F, fu largamente considerata la principale causa della sidfatta elettorale del partito di Muttahida Majlis-e-Amal alle parlamentari del 2018. Attivo nella lotta alla poliomielite, secondo uno degli studenti intervistati al suo funerale subì 16 tentativi di accoltellamento. Fu assassinato nel 2018.[4]

Nel 2017, la nuova guida spirituale dell'istituto ha ricevuto l'inusuale vsiita diplomatica dell'ambasciatore dell'Afghanistan in Pakistan che ha stretto rapporti di amicizia personali col nuovo leader per convicerlo a tornare ad una "didattica di pace", fondamentale per prevenire un nuovo conflitto con l'Occidente che metterebbe a rischio i piani di triplicazione dell'interscambio commerciale fra i due Paesi, il ritiro delle truppe statunitensi e la cooperazione bilaterale dei militari e dei servizi di intelligence.[18]

Rettori[modifica | modifica wikitesto]

  • Maulana Sami-ul-Haq (m. 2018)
  • Anwar-ul-Haq Haqqani (2018 - )[19]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Pakistan’s ‘University of Jihad’ is getting millions of dollars from the government, su washingtonpost.com. URL consultato l'8 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 23 maggio 2020).
  2. ^ EU snub for hardline Pakistan MP, su BBC News Online, 20 aprile 2005.
  3. ^ Ayaz Gul, In Pakistan, Funding for 'University of Jihad' Draws Fire, VOA News, 4 luglio 2016.
  4. ^ a b Iftikhar Firdous, Obituary: Darul Uloom Haqqania’s Maulana Samiul Haq, the spiritual leader who held sway over the Taliban, su dw.com, 3 novembre 2018. URL consultato l'8 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2021).
  5. ^ a b [com Darul Uloom Haqqania – one of country’s biggest seminaries]
  6. ^ (EN) Zahid Hussain, Frontline Pakistan: The Struggle with Militant Islam, Columbia University Press, 1º gennaio 2008, ISBN 978-0-231-14225-0.
  7. ^ William Dalrymple, Inside Islam's "terror schools", su New Statesman, 28 marzo 2005.
  8. ^ The Father of the Taliban: An Interview with Maulana Sami ul-Haq, su jamestown.org., Imtiaz Ali, Spotlight on Terror, The Jamestown Foundation, 2(4),23 maggio 2007.
  9. ^ The 'university of holy war', Haroon Rashid, BBC Online, 2 ottobre 2003.
  10. ^ Matthew Green, ‘Father of Taliban’ urges US concessions, in Financial Times, 13 novembre 2011, ISSN 0307-1766 (WC · ACNP).
  11. ^ Al Qaeda's shadowy new 'emir' in South Asia handed tough job, in Reuters, 10 settembre 2014. URL consultato l'8 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 17 settembre 2014).
  12. ^ Profile: Mullah Akhtar Mansoor, Telegraph Media Group Limited, 30 luglio 2015.
  13. ^ Pakistan religious schools get scrutiny, Mark Magnier, Los Angeles Times, 30 maggio 2009.
  14. ^ Sohail Khattak, K-P set to release Rs275m more funds to Darul Uloom Haqqania, su tribune.com.pk, 23 febbraio 2018. URL consultato l'8 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2022).
  15. ^ Funding the University of Jihad: A dangerous link between KPK Govt and Darul Uloom Haqqania, su pakistan.shafaqna.com, 25 giugno 2016. URL consultato l'8 agosto 2020 (archiviato il 16 agosto 2018).
  16. ^ Khaled Ahmed, Clerics above law, su indianexpress.com, 6 agosto 2016. URL consultato l'8 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 29 agosto 2019).
  17. ^ Rahimullah Yusufzai, The custodian of Darul Uloom Haqqania, su thenews.com.pk, 11 novembre 2018. URL consultato l'8 agosto 2020 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2021).
  18. ^ Iain Marlow, Chris Kay, Bloomberg, Lobbying Pakistan's 'University of Jihad' As Chinese Cash Flows, su ndtv.com, 17 agosto 2017. URL consultato l'8 agosto 2020 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2020).
  19. ^ Maulana Anwarul Haq named as new head of Darul Uloom Haqqania, tnn.com.pk, 5 novembre 2018. URL consultato il 10 luglio 2020 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2020).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]