Crunomys fallax

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Crunomys fallax
sopra Batomys granti, sotto Crunomys fallax
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Phylum Chordata
Classe Mammalia
Superordine Euarchontoglires
Ordine Rodentia
Sottordine Myomorpha
Superfamiglia Muroidea
Famiglia Muridae
Sottofamiglia Murinae
Genere Crunomys
Specie C.fallax
Nomenclatura binomiale
Crunomys fallax
Thomas, 1897

Crunomys fallax (Thomas, 1897) è un roditore della famiglia dei Muridi endemica dell'isola di Luzon, Filippine.[1][2]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Dimensioni[modifica | modifica wikitesto]

Roditore di piccole dimensioni, con la lunghezza della testa e del corpo di 105 mm, la lunghezza della coda di 79 mm, la lunghezza del piede di 23 mm e la lunghezza delle orecchie di 10 mm.[3]

Aspetto[modifica | modifica wikitesto]

La pelliccia è corta, densa e spinosa. Le parti superiori sono bruno-grigiastre miste al giallo-brunastro, più scure lungo la parte mediana della testa e della schiena, mentre le parti ventrali sono grigio pallide. Le orecchie sono piccole e marroni scure. Le parti dorsali delle zampe sono bruno-grigiastre, le dita sono bianche. La coda è più corta della testa e del corpo, marrone scuro sopra, marrone chiaro sotto ed è rivestita di scaglie, ognuna corredata da tre peli.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è conosciuta soltanto da un individuo catturato sull'Isola di Luzon, Filippine nel 1896.

Vive probabilmente confinato nelle foreste primarie pianeggianti a circa 300 metri di altitudine.

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La IUCN Red List, considerato che questa specie è conosciuta soltanto da un individuo, classifica C.fallax come specie con dati insufficienti (DD).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c (EN) Heaney, L. & Balete, D. 2008, Crunomys fallax, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ (EN) D.E. Wilson e D.M. Reeder, Crunomys fallax, in Mammal Species of the World. A Taxonomic and Geographic Reference, 3ª ed., Johns Hopkins University Press, 2005, ISBN 0-8018-8221-4.
  3. ^ Musser, 1982.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

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