Costantino Ruspoli

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Costantino Ruspoli
NascitaRoma, 8 luglio 1891
MorteEl Alamein, 26 ottobre 1942
Cause della morteMorto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegio Esercito
ArmaCavalleria
SpecialitàParacadutisti
Reparto187º Reggimento paracadutisti "Folgore"
Anni di servizio1915-1942
GradoCapitano di complemento
GuerrePrima guerra mondiale
Seconda guerra mondiale
CampagneCampagna del Nord Africa
BattaglieSeconda battaglia di El Alamein
Decorazionivedi qui
dati tratti da Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959) [1]
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Costantino Ruspoli (Roma, 8 luglio 1891El Alamein, 26 ottobre 1942) è stato un militare italiano, insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Roma l'8 luglio 1891, all'interno di un nobile ed antico casato di origine fiorentina, figlio di Carlo e di Palma Maria Talleyrand Perigord.[2] Partecipò alla prima guerra mondiale nelle file del Reggimento "Savoia Cavalleria" (3º) con il grado di sottotenente di complemento dell'arma di cavalleria.[2] Dopo avere fatto parte di una Missione militare in Romania venne posto in congedo nel giugno del 1920 e si trasferì in Belgio. Promosso capitano nel 1938, rientrò in Italia alla dichiarazione di guerra a Francia e Gran Bretagna del 10 giugno 1940, e nel novembre dello stesso anno fu richiamato in servizio attivo.[2] Assegnato al Reggimento "Genova Cavalleria" (4º) nel gruppo squadroni appiedato, malgrado non fosse più giovanissimo, ottenne di passare nella specialità paracadutisti.[2] Frequentò l'apposito corso presso la Scuola paracadutisti di Tarquinia e ottenuto il relativo brevetto venne destinato al 187º Reggimento paracadutisti della 185ª Divisione paracadutisti "Folgore" in Africa Settentrionale Italiana che, il 1º luglio 1942, raggiunse in volo.[2] Assunto il comando della 11ª Compagnia del IV Battaglione, partecipò alla seconda battaglia di El Alamein.[3] Cadde in combattimento la sera del 26 ottobre 1942, circa alle 23:00, durante un disperato contrattacco contro le truppe inglesi, colpito da una raffica di mitra appena lasciato la trincea.[3] Fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[3]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Comandante di compagnia paracadutisti impiegata come fanteria nella difesa di un importante caposaldo isolato nel deserto, benché ammalato, sosteneva una poderosa preparazione di artiglieria e poi l’attacco di forze corazzate nemiche soverchianti che contrattaccava con indomito coraggio. Mentre il nemico sorpreso da tanta bravura ripiegava coi suoi carri, non avendo potuto né sopraffare e neppure fiaccare l’eroica resistenza dei difensori, il prode comandante alla testa della compagnia decimata cadeva nel contrassalto colpito al petto da una raffica di mitragliatrice e trovava ancora la forza di gridare ai suoi uomini “Evviva l’Italia”. Fierissimo comandante ed esemplare soldato contribuiva a formare intorno al nome della Divisione “Folgore” un alone leggendario di gloria.” Deir El Munassib (El Alamein), 26-27 ottobre 1942.[4]»
— Decreto Luogotenenziale 14 settembre 1944.[5]
Medaglia commemorativa della guerra 1915-1918 - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria
Medaglia interalleata della Vittoria - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare 1965, p.107.
  2. ^ a b c d e Combattenti Liberazione.
  3. ^ a b c Congedati Folgore.
  4. ^ Quirinale - scheda - visto 23 marzo 2023
  5. ^ Registrato alla Corte dei conti il 9 ottobre 1944, registro n.1 Guerra , foglio 259.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]