Corteo bacchico

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Il corteo bacchico si formava durante il baccanale, una festività romana - ma di origine greca - che si celebrava a sfondo propiziatorio, alla semina e alla raccolta delle messi. Divenne poi una festa orgiastica, al tempo della vendemmia.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il baccanale era un culto misterico, ossia riservato a soli iniziati: cioè i sileni e le baccanti o menadi, che cadevano in preda a frenesia estatica e si sentivano invasate dal dio. Con il nome Sileno si indicava un satiro anziano e barbuto. Si narrava che il saggio Sileno, dopo aver educato Dioniso giovinetto, si era abbandonato al vizio del bere, per cui veniva sempre rappresentato ubriaco.

Rappresentare in pittura la scena del corteo bacchico o tiaso bacchico, con il vecchio Sileno in groppa a un asino e con Bacco (o Sileno) ubriaco e trasportato a braccia da satiri, con la presenza di leonesse o di leopardi, con menadi che danzano e suonano tamburelli e piatti, tornò di moda nel Rinascimento. La rappresentazione di Bacco o di Sileno che con il ventre gonfio incede a fatica, sostenuto da due o da quattro satiri, era presente in altorilievi, in dipinti parietali, anche in cammei di epoca romana. Marcantonio Raimondi, nella sua incisione Baccanale, probabilmente misse insieme figure che vide in diverse raffigurazioni d'epoca romana. A questa sua incisione sono riferibili successive rappresentazioni del corteo bacchico. Secondo l'estro del pittore, alla raffigurazione del corteo bacchico furono aggiunti amorini e satirelli, paesaggi con vigneti, botti coppe e boccali, caproni e anche il carro con Bacco e Arianna.

Rappresentazioni del corteo bacchico[modifica | modifica wikitesto]

Autore e titolo Descrizione Immagine
Sarcofago romano con Bacco su carro trainato da pantere Nell'altorilievo sono rappresentati Bacco sopra il carro trainato da pantere, Sileno a cavalcioni di un asino con un cesto di uva, Menadi che danzano suonando piffero, piatti e tamburello e Pan con la siringa. Roma Galleria Doria Pamphilj
Sarcofago con corteo di Bacco
Sarcofago romano con Sileno e satiri Frammento di sarcofago con Sileno e satiri, 150 dC. circa (Palazzo dei musei, a Modena)
Arte romana, sarcofago con Sileno e satiri
Scena bacchica, I-II secolo d.C. Bacco e Satiri, in un'opera greco-buddista di Gandhāra
Baccanale
[1]
Sarcofago romano con Dioniso ebro, Satiri e Menadi. 150-200 dC. circa Dioniso, Menadi suonatrici di pifferi e di piatti, Satiro che trasporta il vaso di vino per il culto
Dioniso ebbro tra Satiri e Menadi
[2]
Sarcofago romano con scena di culto dionisiaco Sul sarcofago è rappresentato un baccanale a rilievo. Al centro ci sono Dioniso ebbro, sostenuto da due giovani Satiri con intorno Menadi danzanti, Panischi e Panische intenti a giochi sessuali e un Satiro che porta la cista mistica. A sinistra una figura femminile dormiente, forse Arianna, davanti ad un santuario dal quale esce il dio Pan
Sarcofago con scena dionisiaca
[3]
Il Grande piatto del Tesoro di Mildenhall Il Grande piatto, in argento, del IV secolo d.C., del tesoro di Mildenhall. Al centro Nettuno, su parte del bordo un corteo bacchico (British Museum)
Tesoro di Mildenhall, Grande piatto
Marcantonio Raimondi, Baccanale Baccanale con Sileno portato a braccia da due Baccanti, a destra una donna sdraiata e un'altra davanti alla statua di Priapo, altre figure (Metropolitan Museum)
Marcantonio Raimondi, Baccanale con Sileno portato a braccia
[4]
Niccolò Pellipario, piatto in ceramica con satiri che portano Sileno Niccolò Pellipario, piatto di ceramica con Satiri che portano il vecchio Sileno ubriaco, preceduti da una Menade con un cesto d'uva in testa. Un Satiro versa da bere da un otre. A fianco una leonessa e sullo sfondo un tempio (Metropolitan Museum)
Niccolò Pellipario, piatto di ceramica con Satiri che portano Sileno
[5]
Niccolò Pellipario, coppa con Sileno ebbro Niccolò Pellipario, coppa con Sileno ebbro, sullo sfondo un paesaggio con una città e un fiume (Metropolitan Museum)
Niccolò Pellipario, coppa con Sileno ebbro
[6]
Agostino Veneziano, Corteo di Bacco, 1530-1531 Veneziano, Corteo di Bacco (National Library of Brazil)
Agostino Veneziano, Corteo di Bacco
[7]
Prospero Fontana e aiuti, Affreschi del porticato di Villa Giulia (destra), sovrapporta. Bacco portato a spalle, 1552-1553 Nel corteo, Bacco giovane è portato a spalle da Satiri; una Baccante gli versa in bocca il vino, spillato da un otre che è trasportato da un Satiro; un'altra Baccante suona i crotali; una terza Baccante precede con in testa un cesto di uva; in primo pieno una leonessa. Sullo sfondo si vede una città
Villa Giulia, portico, lato destro, Bacco portato a spalle
Prospero Fontana e aiuti, Affreschi del porticato di Villa Giulia (sinistra), sovrapporta, affresco con Sileno sul caprone, 1552-1553 Sileno cavalca il caprone, di spalle, accompagnato da Pan e da Satiri. Sullo sfondo, un vigneto
Villa Giulia, portico lato sinistro, affresco Sileno sul caprone
Pietro da Cortona, Trionfo della Religione e della Spiritualità Pietro da Cortona, Trionfo della Divina Provvidenza, Trionfo della Religione e della Spiritualità e Il Sileno
Pietro da Cortona, Il Sileno
[8]
Cornelis Bisschop, Scena bacchica, olio su tela Il giovane Dioniso, sul caprone guidato da Satiri
Cornelis Bisschop, Baccanale
[9]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Esposto alla mostra: Sculpture of China, India and Gandhara, Museo nazionale di Tokyo, 5 aprile - 16 ottobre 2005.
  2. ^ Il sarcofago faceva parte Collezione Farnese e oggi è al Museo Archeologico Nazionale di Napoli, inventario n. 6684.
  3. ^ Proviene dalla collezione Farnese. "Gabinetto Segreto" del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, inventario n. 27710.
  4. ^ Di questa scena Marcantonio Raimondi fece due versioni, vedi: James Grantham Turner, Marcantonio's Raimondi's Bacchanals: New Findings, in Print quarterly, XXXIV, London, Print quarterly, 2017, pp. 259-69, SBN IT\ICCU\VEA\0030732. e Stefania Massari, Siminetta Prosperi Valenti Rodinò, Tra mito e allegoria: immagini a stampa nel '500 e '600, Roma, Istituto nazionale per la grafica: Sistemi informativi, 1989, numero catalogo 4, p. 12, SBN IT\ICCU\CFI\0219358.
  5. ^ Il piatto di ceramica, dipinto da Niccolò Pellipario, è databile 1520-1525 circa. Appartiene al servizio che Eleonora Gonzaga Della Rovere, duchessa di Urbino, donò a sua madre Isabella d'Este, marchesa di Mantova. Gli stemmi sono di Isabella e di suo marito Francesco II Gonzaga. Forse il disegno è tratto da un'opera perduta di Giulio Romano.
  6. ^ Il piatto è databile 1520-1525 circa, il disegno è ricavato da Marcantonio Raimondi.
  7. ^ Agostino Veneziano, Corteo di Bacco, Roma, Ant. Sal. exc., 1530-1531, SBN IT\ICCU\RML\0205452. Stampa a bulino, 19 x 26 cm, tratta da un'opera dispersa di Giulio Romano.
  8. ^ Il soffitto del salone, al piano nobile di Palazzo Barberini, fu realizzato da Pietro da Cortona fra il 1632 e il 1639.
  9. ^ Cornelis Bisschop (1630-1693), pittore fiammingo.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Henri Jeanmaire, Dioniso: storia del culto di Bacco, Montorso Vicentino, Saecula, 2012, SBN IT\ICCU\BAS\0257939.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]