Convenzione di Montevideo

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Convenzione di Montevideo
Tipotrattato multilaterale chiuso
ContestoSoggetto dei diritti internazionali
Firma26 dicembre 1933
LuogoMontevideo
Lingueinglese, francese, portoghese e spagnolo
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La Convenzione di Montevideo sui diritti e doveri degli Stati è un trattato firmato a Montevideo (Uruguay) il 26 dicembre 1933 alla VII Conferenza internazionale degli Stati americani.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

A questa Conferenza, il presidente degli Stati Uniti Franklin D. Roosevelt e il Segretario di Stato Cordell Hull sottoscrissero quella che è comunemente nota come politica del buon vicinato, che impediva l'intervento delle forze armate statunitensi negli affari interni degli altri Stati americani. Questo fu il primo tentativo diplomatico teso ad invertire la rotta dell'espansione "imperialista statunitense", determinata dalle politiche portate avanti dal suo predecessore Theodore Roosevelt. La Convenzione fu firmata da 19 Stati (3 con riserva).

Contenuto[modifica | modifica wikitesto]

L'articolo n° 1 è il più conosciuto, ed è quello che fissa quattro norme fondamentali per gli Stati firmatari, norme rilevanti ai fini dell'assunzione di personalità giuridica internazionale, ovvero la contestuale presenza di:

  • Una popolazione permanente
  • Un territorio definito
  • Un potere di governo esclusivo
  • La capacità di intrattenere rapporti con altri stati

Inoltre, il primo paragrafo del terzo articolo dichiara esplicitamente che l'esistenza politica di uno Stato è indipendente dal riconoscimento degli altri Stati: si recepisce così in un trattato la consuetudine in ordine al valore meramente dichiarativo - e non costitutivo - del riconoscimento, rispetto all'esistenza fattuale dello Stato.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]