Concerto per violino e orchestra n. 1 (Bruch)

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Concerto per violino e orchestra n. 1

Incipit del concerto (arrangiamento per violino e pianoforte)
CompositoreMax Bruch
Tonalitàsol minore
Tipo di composizioneconcerto
Numero d'opera26
Epoca di composizione1866
Prima esecuzioneCoblenza, 26 aprile 1866
PubblicazioneN. Simrock, Amburgo, 1868
AutografoPierpmont Morgan Library, New York City
DedicaJoseph Joachim
Durata media23'
Organico
Movimenti
I Vorspiel - Allegro moderato
II Adagio
III Finale - Allegro energico

Il concerto per violino e orchestra n. 1 in sol minore Op.26 è il primo di tre concerti per violino scritti dal compositore tedesco Max Bruch. È uno dei concerti più noti per violino solista[1] nonché probabilmente l'opera più conosciuta del compositore.

Una foto di József Joachim risalente al 1868, anno in cui suonò, per la prima volta, il concerto n. 1 di Bruch, concerto a lui dedicato

Storia della composizione[modifica | modifica wikitesto]

Intorno al 1864, Bruch, allora ventiseienne, intraprese la composizione di un'opera per violino e orchestra. Per far ciò si servì dei consigli di diversi virtuosi dello strumento, tra cui spicca József Joachim al quale è dedicata l'opera. La composizione del concerto però procedeva lentamente e Bruch, dopo 18 mesi di lavoro, scrisse al suo maestro Ferdinand Hiller[2]:

«Il mio concerto per violino va avanti molto lentamente; non sento dove metto i piedi. Pensa sia troppo azzardato scrivere un concerto per violino?»

Il concerto fu terminato inizialmente nel 1866 e la prima esecuzione avvenne il 24 aprile dello stesso anno a Coblenza. Il solista fu Otto von Königslow e lo stesso Bruch diresse l'orchestra, ma senza suscitare troppo clamore. Successivamente il concerto fu rivisto in maniera considerevole dal compositore tedesco, che utilizzò come modello di riferimento il Concerto per violino e orchestra in mi minore di Mendelssohn, con l'aiuto del solo Joachim, il quale aggiunse le cadenze del violino solista.

La versione rivisitata del concerto, la stessa che ci è pervenuta oggi, fu ultimata nel 1867 e la prima esecuzione, eseguita dallo stesso Joachim, avvenne a Brema il 5 gennaio 1868, sotto la conduzione di Karl Martin Rheinthaler.

I concerti per violino che compose in seguito Bruch non raggiunsero mai il successo ottenuto dal primo, che continua ad essere una delle opere più acclamate del repertorio anche in termini di audience[3].

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Il concerto è composto da tre movimenti strettamente connessi l'uno all'altro:

  1. Vorspiel - Allegro moderato (in sol minore)
  2. Adagio (in mi bemolle maggiore)
  3. Finale - Allegro energico (in sol maggiore)

Il primo movimento[modifica | modifica wikitesto]

Il primo movimento, Allegro moderato, presenta anche la dicitura Vorspiel (preludio), poiché l'autore, all'inizio della stesura, era indeciso se comporre una fantasia o un concerto.

Il concerto si apre con un rullo di timpani e con la melodia, inizialmente affidata ai legni e in seguito al violino solo con due brevi cadenze. Poi la malinconia delle prime frasi lascia spazio al tema maestoso e risoluto che termina ugualmente con due cadenze del violino solo, più virtuose delle prime, e con il tutti dell'orchestra che confluisce nel secondo movimento.

Il secondo movimento[modifica | modifica wikitesto]

Il secondo movimento è collegato al primo attraverso una nota lunga tenuta dai violini primi. Possiamo riscontrare la presenza di temi nostalgici e melodici condivisi dal violino solo e dall'orchestra in un continuo dialogo che aumenta d'intensità per poi terminare dolcemente con una breve pausa che porta al terzo movimento.

Il terzo movimento[modifica | modifica wikitesto]

Il terzo movimento si apre con una tranquilla ma intensa introduzione orchestrale che prepara il terreno all'entrata energica e brillante del violino solo, il quale, utilizzando molto le doppie corde, esegue un tema molto simile a una danza. Il tema che segue, più lento del primo, è una melodia di tradizione romantica caratterizzata dalla grande intensità che rappresenta il climax del concerto. Il finale è un continuo e serrato accelerando del violino solo seguito dall'intera orchestra che termina con due corti e intensi accordi finali.

Manoscritto originale[modifica | modifica wikitesto]

Bruch vendette il manoscritto del concerto al suo editore Fritz Simrock per una piccola somma, ma conservò una copia per sé. Alla fine della prima guerra mondiale, egli versava in una condizione molto povera poiché non riusciva a ottenere il pagamento delle royalties per alcune sue opere a causa della instabile situazione economica mondiale di quel periodo. Così affidò il suo manoscritto al duo pianistico Rose e Ottilie Sutro (per il quale aveva composto in precedenza il suo Concerto per due pianoforti e orchestra in la bemolle minore) cosicché potessero venderlo negli Stati Uniti e mandargli dei soldi. Bruch morì nell'ottobre del 1920, senza aver ricevuto il denaro ricavato dalla vendita del manoscritto. Le sorelle Sutro decisero quindi di conservarlo, nonostante affermassero di averlo venduto (e a tal scopo mandarono dei soldi alla famiglia di Bruch, derivati dalla presunta vendita dell'autografo)[4].

Nel 1949 vendettero il manoscritto a Mary Flager Cary, la cui collezione musicale (che comprende anche il manoscritto) risiede nel Morgan Library & Museum di New York.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Recensione di «Concerto per violino e orchestra n. 1» scritta da Wanderer, in DeBaser. URL consultato il 30 settembre 2018.
  2. ^ (EN) The Story Of Max Bruch's First Violin Concerto, in Classic FM. URL consultato il 1º ottobre 2018.
  3. ^ (EN) John Ezard, Bruch still No 1 in classic hall of fame, su the Guardian, 26 aprile 2000. URL consultato il 30 settembre 2018.
  4. ^ (EN) Raymond Ericson, Poor Bruch And the Rich Sisters. URL consultato il 30 settembre 2018.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàGND (DE300029209 · BNF (FRcb139091953 (data)
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