Colle Caruno

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Colle Caruno
frazione
Colle Caruno – Veduta
Colle Caruno – Veduta
La chiesetta di Colle Caruno, dedicata a San Giacomo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Abruzzo
Provincia Teramo
Comune Teramo
Territorio
Coordinate42°40′38.21″N 13°38′27.13″E / 42.677281°N 13.640869°E42.677281; 13.640869 (Colle Caruno)
Altitudine670 m s.l.m.
Abitanti
Altre informazioni
Cod. postale64100
Prefisso0861
Fuso orarioUTC+1
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Colle Caruno
Colle Caruno

Colle Caruno è una frazione del Comune di Teramo, ad una distanza di 7 km dal capoluogo.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Sugli antichi documenti è citato il nome di Colacaruni o Collecaruni, forse derivante da un certo Cola (Niccola) Caruni, sepolto in Teramo.

È appartenuto da antica data alla giurisdizione vescovile di Teramo, tanto che nell'anno 1123 fu ceduto in feudo ai Totoneschi, insieme a Gesso (oggi Villa Gesso) e Castagneto e Pozo Rotari (forse Poggio Rattieri). Nella Storia di Niccola Palma è citata l'esistenza della chiesa di San Giacomo già nel 1271.

Nel 1804 vi abitavano 19 anime, come risulta sul Dizionario di Luigi Ercole per la porzione appartenente a Teramo, 25 anime per la parte sotto lo Stato di Montorio e 27 anime per la parte sotto lo Stato di Bisegno. Per effetto della legge dell'8 dicembre 1806 di Giuseppe Napoleone che procedeva alla revisione della Divisione dei Distretti e dei Circondari del regno e dei Governi compresi in ciascuno di essi, Colle Caruno si trovò a far parte del Circondario di Teramo. Nel 1813 ci fu un'altra riforma dei Circondari e Colle Caruno fu confermata appartenente al Comune di Teramo che, in quella occasione, ebbe anche Forcella e Magnanella con Gesso e Colle Caruno già feudo vescovile.

Monumenti[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Maria de Praediis[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Chiesa di Santa Maria de Praediis.

Chiesa di San Giacomo[modifica | modifica wikitesto]

Già prima del 1271 la chiesa era esistente. Fu però rimaneggiata nel XVIII secolo, ed ha aspetto tardo-barocco. Una chiesa rurale a navata unica, con semplice facciata a capanna con portale a tutto sesto. Il piccolo campanile a vela è posteriore.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Niccola Palma, Storia ecclesiastica e civile della regione più settentrionale del regno di Napoli. Detta dagli antichi Prætutium, ne' bassi tempi Aprutium oggi città di Teramo e Diocesi Aprutina, vol. II, p. 44, 254; vol. III, p. 49, 128, 222n, 276A, 348, 419, 470; vol. IV, p. 34, 109, 226, 296, 297, Teramo, presso U. Angeletti, 1832-1836; II edizione a cura di Vittorio Savorini e altri, 5 voll., Teramo, Tip. Giovanni Fabbri, 1890-1893; III edizione, 5 voll. Teramo, Cassa di Risparmio, 1978;

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Abruzzo: accedi alle voci di Wikipedia che parlano dell'Abruzzo