Codice penale francese del 1795

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Frontespizio del documento originale del Codice.

Il Code des délits et des peines (Codice dei delitti e delle pene) del 1795 è stato il secondo codice penale della Francia, dopo il Code pénal del 1791. Fu sostituito dal Codice penale napoleonico del 1810.

Vicenda storica[modifica | modifica wikitesto]

Il nuovo Codice fu emanato dopo la Costituzione cosiddetta "dell'anno III" (22 agosto 1795, 5 fruttidoro dell'anno III secondo il calendario rivoluzionario).

La precedente normativa in materia penale non aveva dato buona prova di sé, a causa dell'abbondante uso della legislazione speciale avvenuto durante il Regime del Terrore (1793-1794) e del Terrore bianco (1795), che aveva portato agli eccessi del Tribunale rivoluzionario con migliaia di sentenze di condanna a morte a Parigi e nelle province.

L'estensore del Codice del 1795 fu soprattutto Philippe-Antoine Merlin de Douai (1754-1838), avvocato proveniente dalle Fiandre. Il testo definitivo fu promulgato dalla Convenzione nazionale il 25 ottobre 1795, 3 brumaio dell'anno IV.[1]

Contenuti e sistematica[modifica | modifica wikitesto]

Il Codice si componeva di 646 articoli, in gran parte dedicata alla procedura penale. La preoccupazione maggiore fu garantire i diritti della difesa nel processo,[1] diritto che era stato addirittura escluso dalla legge speciale del 22 pratile anno II (10 giugno 1794) per i processi di fronte al Tribunale rivoluzionario.

Per il resto venne conservata la sistematica ed il diritto sostanziale del Codice penale del 1791,[1] dovuto soprattutto a Louis-Michel le Peletier de Saint-Fargeau (assassinato da un fanatico monarchico nel 1793). Furono mantenute anche le due giurie, di giudizio e di accusa, istituite nel 1791: la giuria di giudizio sarà soppressa dalla Costituzione "dell'anno VIII" (1799).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d Marco Fioravanti, L'età rivoluzionaria e napoleonica, in Dani-Di Simone-Diurni-Fioravanti-Semeraro, op. cit., pp. 77-78.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Alessandro Dani, Maria Rosa Di Simone, Giovanni Diurni, Marco Fioravanti, Martino Semeraro, Profilo di storia del diritto penale dal Medioevo alla Restaurazione, Giappichelli, Torino, 2012, ISBN 9788834829974
  • Maria Rosa Di Simone, Istituzioni e fonti normative dall'Antico Regime al fascismo, Giappichelli, Torino, 2007 ISBN 9788834876725

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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