Chiesa di Santa Maria Assunta (Porto Valtravaglia, capoluogo)

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Chiesa di Santa Maria Assunta
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàPorto Valtravaglia
Coordinate45°57′39.64″N 8°40′49.91″E / 45.96101°N 8.68053°E45.96101; 8.68053
ReligioneCristiana cattolica di rito ambrosiano
TitolareSanta Maria Assunta
Arcidiocesi Milano
CompletamentoXVII secolo

La chiesa di Santa Maria Assunta è la parrocchiale di Porto Valtravaglia, in provincia di Varese e arcidiocesi di Milano[1]; fa parte del decanato di Luino[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La primitiva chiesa di Porto Valtravaglia, lunga 12,50 m, larga 5,30 m e alta 6 m, sorse tra i secoli XI e XII[2]; essa si ritrova menzionata negli elenchi delle cappelle situate nella zona del Lago Maggiore[1].

Il campanile

Verso la fine del Quattrocento o forse al principio del Cinquecento la struttura venne ampliata allungando la navata di due campate; nel 1544 fu aggiunta una cappella per volere del notaio Giroldino Porto[1].
Nella seconda metà di quel secolo, essendo aumentato di molto il numero dei fedeli, si decise di rendere la chiesa a tre navate; così, il rifacimento iniziò nel 1569[1]. Il 10 agosto 1574 la chiesa diventò indipendente dalla pieve di Bedero, essendo stata costituita la nuova parrocchia di Castelveccana-Porto[3]. Nel 1578 questa parrocchia si scisse e i due paesi ottennero l'autonomia parrocchiale; nello stesso anno vennero portati a termine i lavori di ingrandimento della chiesa[1].

Il 21 luglio 1581 l'arcivescovo Carlo Borromeo, giunto a Porto Valtravaglia in occasione della sua visita pastorale, celebrò la consacrazione dell'altare maggiore[1][2]. In seguito, venne eretto entro il 1596 il campanile[1].
Ulteriori lavori di risistemazione vennero condotti nel XVII secolo, in occasione dei quali fu realizzata la facciata, completata nel 1664[1].

Dalla relazione della visita pastorale del 1748 dell'arcivescovo di Milano Giuseppe Pozzobonelli, s'apprende che a servizio della cura d'anime v'era il solo parroco, che il numero dei fedeli era pari a 375 e che la parrocchiale, in cui avevano sede le confraternite del Santissimo Sacramento, fondata nel 1574, e del Santissimo Rosario, aveva alle proprie dipendenze l'oratorio di San Rocco[3].
Grazie alla Nota parrocchie Stato di Milano, redatta nel 1781, si conosce che, al censimento dell'anno precedente, le anime portovaltravagliesi risultavano salite a 437[3].

Sul finire del XIX secolo l'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari, compiendo la sua visita pastorale, annotò che reddito era pari a 490,72 lire, che come nel 1748 il solo parroco provvedeva alla cura delle anime, che i fedeli ammontavano a 1100 e che nella parrocchiale, che aveva come filiali gli oratori di San Rocco e dell'Immacolata, avevano sede la confraternita del Santissimo Sacramento, le pie unioni delle Figlie di Maria, del Sacro Cuore e della Sacra Famiglia, la compagnia di San Luigi Gonzaga e la congregazione femminile del Terz'Ordine di San Francescco d'Assisi[3].

La chiesa e il campanile

Nel 1925 l'allora parroco don Giovanni Pozzi decise di trasformare la chiesa in stile neoromanico e per questo motivo affidò il progetto del rifacimento all'architetto Pietro Oldrini e all'ingegnere Carlo Meroni; tuttavia, gli unici interventi effettivamente portati a termine furono la sopraelevazione del campanile e la realizzazione di un ingresso sul muro della navata laterale[1].
Nel 1972, in seguito alla riorganizzazione territoriale dell'arcidiocesi, la parrocchiale passò dal vicariato della Valtravaglia al neo-costituito decanato di Luino[3].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

La facciata, intonacata, è a salienti e presenta centralmente il portale d'ingresso, anticipato dal protiro sostenuto da due colonne d'ordine dorico[1], e nelle due ali laterali i portali minori sovrastati da finestrelle semicircolari[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

L'interno dell'edificio è suddiviso da pilastri a base quadrata sorreggenti degli archi ribassati in tre navate; al termine dell'aula si sviluppa il presbiterio, il cui pavimento è costituito da mattonelle rosse e bianche, a sua volta concluso nell'abside di forma poligonale[1].

Opere di pregio qui conservate sono un affresco avente come soggetto San Rocco, eseguito da Giovanni Battista da Legnano nel 1524[1], il ciclo pittorico realizzato da Giovanni Battista Avogadro nel 1611 e gli altari laterali di San Carlo e di Santa Maria Assunta[1].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n Chiesa di Santa Maria Assunta <Porto Valtravaglia>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 7 marzo 2021.
  2. ^ a b c Porto Valtravaglia - S. MARIA ASSUNTA [collegamento interrotto], su to.chiesadimilano.it. URL consultato il 7 marzo 2021.
  3. ^ a b c d e Parrocchia di Santa Maria Assunta, su lombardiabeniculturali.it. URL consultato il 7 marzo 2021.

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