Chiesa di Sant'Ilario (Bioggio)

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Oratorio di Sant'Ilario
Facciata della chiesa
StatoBandiera della Svizzera Svizzera
CantoneTicino
LocalitàBioggio
IndirizzoSalita Sant'Ilario 4, 6934 Bioggio
Coordinate46°01′07.32″N 8°54′19.22″E / 46.0187°N 8.90534°E46.0187; 8.90534
Religionecattolica
Diocesi Lugano
Stile architettonicorinascimentale, barocco
Inizio costruzioneXVI secolo
Completamento1680

La chiesa di Sant'Ilario[1] è un edificio religioso di origine altomedievale che si trova a Bioggio. Fa parte dell'Inventario dei beni culturali svizzeri d'importanza regionale[2].

Storia[modifica | modifica wikitesto]

A rivelare l'origine dell'edificio fu una ricerca archeologica condotta nel 1987, nell'ambito del restauro complessivo operato fra il 1986 e il 1989: la chiesa, da principio realizzata in legno, sorse entro l'VIII secolo e fu sostituita in quello successivo da una struttura absidata in muratura con un cancello in legno[3]. A comprovare l'origine medievale la dedicazione a Sant'Ilario, particolarmente venerato dai Franchi. Parte dell'edificio del IX secolo è visibile nella parete esterna dell'abside. Nel XII secolo fu modificato l'altare, preesistente, che nel XIV secolo fu nuovamente ampliato e decorato con un paliotto[3]. Nel Cinquecento, tuttavia, la chiesa fu notevolmente rimaneggiata e ampliata, in modo da inglobare una porzione di quella precedente: la nuova struttura, dotata di coro, fu completata entro il 1550[3], ma nella seconda metà del secolo furono aggiunti la sagrestia e un altro locale. Dal 1665 al 1680, tuttavia, la chiesa fu nuovamente modificata: con la realizzazione delle volte, di una cappella, l'ulteriore trasformazione dell'altare e forse anche la realizzazione del portico tuscanico che precede la facciata[3] la chiesa fu uniformata al gusto barocco allora in voga.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Chiesa di Sant'Ilario - Inventario dei beni culturali Archiviato il 5 marzo 2016 in Internet Archive.
  2. ^ Inventario PBC - Oggetti B Archiviato il 5 ottobre 2011 in Internet Archive.
  3. ^ a b c d Patricia Cavadini-Bielander, Rossana Cardani Vergani, Giovanni Maria Staffieri, Bioggio, (Guide ai monumenti svizzeri SSAS), Società di storia dell'arte in Svizzera SSAS, Berna 2008, 26.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Virgilio Gilardoni, Il Romanico. Catalogo dei monumenti nella Repubblica e Cantone del Ticino, La Vesconta, Casagrande S.A., Bellinzona 1967, 228.
  • Bernhard Anderes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano 1980, 238-239.
  • Giovanni Maria Staffieri, "Bioggio", in Malcantone. Testimonianze culturali nei comuni malcantonesi, Lugano-Agno 1985, 86-87.
  • AA.VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 394-395.

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