Chiesa dei Santi Felice e Adauto (San Felice del Benaco)

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Chiesa dei Santi Felice e Adauto
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLombardia
LocalitàSan Felice del Benaco
Coordinate45°35′06.85″N 10°32′52.24″E / 45.585237°N 10.547845°E45.585237; 10.547845
Religionecattolica di rito romano
Diocesi Verona
Consacrazione1781
ArchitettoAntonio Corbellini
Stile architettonicobarocco
Inizio costruzione1743
Completamento1758

La chiesa dei Santi Felice e Adauto è la parrocchiale di San Felice del Benaco, in provincia di Brescia e diocesi di Verona[1]; fa parte del vicariato del Lago Bresciano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Non si sa di preciso quando sorse la primitiva chiesa di San Felice del Benaco, che era filiale della pieve di Santa Maria in Valtenesi a Manerba del Garda[1]. Il 15 aprile 1432 la chiesa ottenne dal vescovo di Verona Guido Memo il privilegio del fonte battesimale[1]; tale disposizione fu confermata l'8 maggio successivo da papa Eugenio IV[1].

Il 10 dicembre 1531 la chiesa fu elevata con decreto vescovile al rango di collegiata[1]; la cura delle anime fu così affidata a quattro sacerdoti, che avevano l'incarico di celebrare le funzioni anche nelle chiese filiali della parrocchiale di San Felice[1].
Il 28 luglio 1643 uno dei quattro sacerdoti venne elevato a prevosto dal vescovo di Verona Marco Giustiniani, rendendo così la chiesa prepositurale[1].

Tale chiesa venne demolita nel 1743 e subito iniziarono i lavori di costruzione dell'attuale parrocchiale[1]; la nuova chiesa, progettata da Antonio Corbellini, fu portata a compimento nel 1758, mentre nei decenni successivi si procedette al suo abbellimento, finché, nel 1781, venne consacrata dal vescovo di Verona Giovanni Morosini[1].

Nel 1924 fu rifatto il pavimento e nel 1985 vennero risistemati il tetto e la facciata[1].

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Facciata[modifica | modifica wikitesto]

L'interno

La facciata della chiesa, che guarda a nord-est, è in stile barocco ed è divisa in due ordini[1]; il registro inferiore è scandito da sei paraste terminanti con capitelli pseudo-ionici e presenta il portale caratterizzato dal timpano curvilineo, quello superiore è spartito da quattro paraste dotate di capitelli di ordine tuscanico e su di esso si apre un finestrone centrale[1]. A coronare la facciata è il timpano di forma curvilinea[1].

Interno[modifica | modifica wikitesto]

Opere di pregio qui conservate sono la pala ritraente i Santi Felice, Adauto, Antonio Abate, Giovanni Evangelista e Gennaro ai piedi della Vergine Maria in gloria, eseguita tra il 1536 e il 1537 dal Romanino[2], gli affreschi delle Storie dei Santi Felice e Adauto, dipinti nel XVIII secolo da Carlo Innocenzo Carloni e dal suo aiutante Giosuè Scotti[2], la tela di Johann Carl Loth con il Martirio di San Bartolomeo, il dipinto raffigurante la Madonna con San Rocco, risalente al XVII secolo[2], la statua avente come soggetto la Beata Vergine Maria, i quindici quadri dei Misteri del Rosario, la pala ritraente l'Incoronazione della Vergine e i Santi Nicola da Bari, Antonio da Padova, Apollonia e Bernardo di Chiaravalle, realizzata da Pietro Ricchi[2], e l'altare maggiore in marmi policromi, costruito da Giovanni Emanueli nel 1858[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m Chiesa dei Santi Felice e Adauto <San Felice del Benaco>, su Le chiese delle diocesi italiane, Conferenza Episcopale Italiana. URL consultato il 4 agosto 2020.
  2. ^ a b c d e Chiesa parrocchiale di San Felice del Benaco, su tuttogarda.it. URL consultato il 4 agosto 2020.

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