Castello del Goceano (Burgos)

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Castello del Goceano
Ubicazione
Stato attualeBandiera dell'Italia Italia
RegioneSardegna
CittàBurgos (Italia)
IndirizzoVia Castello 1, 07010 Burgos e Via Xx Settembre 1, Burgos
Coordinate40°23′18.47″N 8°59′55.85″E / 40.388463°N 8.998848°E40.388463; 8.998848
Mappa di localizzazione: Sardegna
Castello del Goceano (Burgos)
Informazioni generali
TipoCastello medievale
Inizio costruzioneXII
Sito webwww.sareggia.it
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Il castello del Goceano[1] (oggi noto anche come Castello di Burgos[2]) è un edificio fortificato situato in cima ad una rupe granitica presso Burgos in Sardegna, nella sub-regione storica del Goceano.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Il castello, che sorge su un picco granitico ai piedi del monte Rasu a 647 m s.l.m., è composto da una triplice cinta muraria, dai muri perimetrali (che circondano un cortile interno) e dalla grande torre maestra che supera i 15 metri d'altezza.[3][4]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Castello di Burgos

Venne probabilmente edificato durante la prima metà del XII secolo per volere del giudice di Torres Gonnario II de Lacon-Gunale[3].

Nel 1194, durante la guerra fra il giudicato di Torres e il giudicato di Cagliari, il giudice calaritano Guglielmo I Salusio IV, dopo aver preso di assalto il castello, secondo alcune fonti commise violenza carnale nei confronti della moglie del giudice turritano, la catalana Prunisinda[5], che perì di lì a poco a Santa Igia.

Successivamente il castello passò per un breve periodo nelle mani di Pisa, ma venne rioccupato dal giudicato di Torres. Nel 1233, alla morte di Barisone III di Torres, la sorella Adelasia di Torres, sposò Enzo di Hohenstaufen, figlio dell'imperatore Federico II, che divenne Re di Sardegna. Il matrimonio durò poco perché alla cattura di Enzo da parte dei bolognesi, Adelasia si ritirò nel castello in prigionia volontaria fino alla sua morte.

Il castello passò poi con alterne vicende ai Genovesi, al ramo sardo dei Doria e ai giudici di Arborea, in particolare a Mariano IV, che nel 1336 fondò il villaggio omonimo[6]. Infine passò agli Aragonesi che lo abbandonarono lasciandolo in rovina[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Giuseppe Meloni, Il castello di Monte Acuto - Berchidda, Comune di Berchidda, 1994.
  2. ^ giamba, Il Castello di Burgos, su goceano. URL consultato il 28 maggio 2020.
  3. ^ a b - Il castello del Goceano
  4. ^ Il portale Sardo-Castello del Goceano
  5. ^ Tutti i castelli dei quattro regni - Sardegna Cultura
  6. ^ Alessandro Soddu, La carta di popolamento del nuovo borgo di Goceano (1336), in Archivio Storico Sardo, vol. 54, 2019.
  7. ^ Comunas.it - Burgos

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • V. Angius, "Goceano", in G. Casalis, Dizionario geografico storico- statistico-commerciale degli Stati di S.M. il Re di Sardegna, VIII, Torino, G. Maspero, 1841, pp. 167–174;
  • D. Scano, Storia dell'Arte in Sardegna dal XI al XIV secolo, Cagliari, Montorsi, 1907, p. 392;
  • R. Carta Raspi, Castelli medioevali di Sardegna, Cagliari, 1933, pp. 95–98;
  • F. Fois, "Il castello di Burgos roccaforte del Goceano", in Anuario de Estudios Medievales, 7, 1970, pp. 709–724;
  • F. Fois, Castelli della Sardegna medioevale, a cura di B. Fois, Cinisello Balsamo, Amilcare Pizzi, 1992, pp. 231–244;
  • R. Coroneo, Architettura romanica dalla metà del Mille al primo '300, collana "Storia dell'arte in Sardegna", Nuoro, Ilisso, 1993, sch. 178.
  • D. Vacca, "Il castello di Goceano o di Burgos", in Castelli in Sardegna. Atti degli Incontri sui castelli in Sardegna (2001-2002) dell'Arxiu de Tradicions, a cura di Sara Chirra, Oristano 2002, pp. 39–48.
Il castello

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