Carmine Abate

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Carmine Abate.

Carmine Abate (Carfizzi, 24 ottobre 1954) è uno scrittore italiano, autore di numerosi racconti, romanzi e saggi prevalentemente incentrati sui temi dei migranti e degli incontri tra le culture.

Biografia

Trascorse l'infanzia a Carfizzi, un piccolo paese Arbëreshë della Calabria. Dopo essersi laureato in Lettere all'Università di Bari si trasferì ad Amburgo, città nella quale risiedeva il padre emigrato. Qui ha insegnato in una scuola per figli di emigranti e ha iniziato a scrivere i primi racconti. Nel 1984 apparve la prima raccolta di racconti Den Koffer und weg, a cui seguì nel 1984 un saggio in lingua tedesca, scritto in collaborazione con Meike Berhmann, Die Germanesi, tradotto due anni dopo in lingua italiana col titolo I Germanesi, storia e vita di una comunità calabrese e dei suoi emigranti. Successivamente, ritornato in Italia, si stabilì a Besenello, nel Trentino, dove continuò l'attività di scrittore ed insegnante. È autore di numerosi romanzi e racconti di grande successo. Nel 2007 ha tenuto una conferenza al liceo scientifico "Michelangelo Buonarroti" di Monfalcone sulla multiculturalità. Nell'anno scolastico 2008/2009, l'autore è stato proposto nelle scuole italiane tra gli autori di origine calabrese da studiare[senza fonte].

I temi prevalenti nelle opere di narrativa di Abate sono il ricordo delle tradizioni culturali di origine, soprattutto delle piccole comunità arbëreshë, e l'incontro con le popolazioni che risiedono laddove più forte è l'emigrazione del Meridione. I racconti di Abate, emigrato da giovane in Germania per motivi di lavoro, sono frutto dell'esperienza diretta dell'autore in Germania e nell'Italia settentrionale. In alcune opere di Carmine Abate, specialmente nella raccolta di racconti intitolata "Il Muro dei Muri", viene dato rilievo a quello che è il vero nemico della società, il razzismo, la barriera più grande che esiste al mondo e che cerca di dividere gli uomini, motivo d'incomprensione e d'incomunicabilità tra questi ultimi. I temi dell'odio e dell'intolleranza, nell'opera di Carmine Abate, sono trattati in una lingua personale costituita da termini nelle lingue italiana, di arbëreshë e tedesca, con uno stile apparentemente semplice, scorrevole e facilmente comprensibile, ma soprattutto che richiama con piacere alla lettura.

Abate è autore con Cataldo Perri dello spettacolo teatrale Vivere per addizione nelle terre d'andata tratto da Terre di andata e Vivere per addizione[1], presentato il 19 Agosto 2011 nel I festival dei luoghi a Soveria Mannelli.

Il 1º settembre 2012 vince la 50ª edizione del Premio Campiello con il romanzo La collina del vento[2].

Attualmente vive a Besenello (TN) ed è sposato con due figli: Michele e Christian.

Opere

  • Nel labirinto della vita, Roma: Juvenilia, 1977.
  • I Germanesi: storia e vita di una comunità calabrese e dei suoi emigranti, Carmine Abate; Meike Behrmann, Cosenza Pellegrini, 1986.
  • Shtegtimi i unazës, Pejë: Dukagjini, 1994.
  • La moto di Scanderbeg, Fazi, 1999.
  • Tra due mari, Mondadori, 2002 (Premio Società dei Lettori, Lucca-Roma).
  • La festa del ritorno, Mondadori, (2004) (vincitore del "Premio Napoli", "Premio Selezione Campiello" e Premio Corrado Alvaro)
  • Il muro dei muri, Oscar Mondadori, 2006.
  • Il ballo tondo, Piccola biblioteca Oscar Mondadori, 2005.
  • Terre di andata, Argo, 1996.
  • Il mosaico del tempo grande, Mondadori, 2006.
  • Gli anni veloci - Mondadori, 2008.
  • Vivere per addizione e altri viaggi, Mondadori, 2010.
  • Terre di andata. Poesie & proesie, Il Maestrale, 2011.
  • La collina del vento, Mondadori, 2012 (vincitore del Premio Campiello).
  • Le stagioni di Hora, Mondadori, 2012 (Comprende tre racconti: "Il ballo tondo", "La moto di Scanderbeg" e "Il mosaico del tempo grande").

Note

Bibliografia

Collegamenti esterni