Carlo Rivalta

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Piazza della Vittoria di Empoli

Carlo Rivalta (Firenze, 1887Firenze, 12 gennaio 1941) è stato uno scultore italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Fu allievo e seguace del padre Augusto (Alessandria 1837 - Firenze 1925), scultore verista cresciuto alla scuola del senese Giovanni Duprè e che aveva insegnato all'Accademia di belle arti di Firenze. Carlo Rivalta è noto per i ritratti, a forte connotazione realistica.

Ha esposto alla Biennale di Venezia e, alla III Quadriennale di Roma nel 1939, ha inviato una Maternità. Accademico Onorario dell'Accademia delle Arti e del Disegno di Firenze nel 1913, ne diventò Accademico nel 1939. Fu docente di Scultura e poi direttore dell'Accademia di belle arti di Firenze.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia dell'Unità d'Italia 1848-1918
  • Eseguì il bronzo del Monumento ai caduti a Empoli, inaugurato nel 1925. La materia prima fu tratta da cannoni, abbandonati sul campo da militari austriaci e l'opera venne realizzata a Firenze, dalla fonderia di Alessandro Biagiotti. La base de monumento, in pietra senese, fu scolpita da Dario Manetti, la progettazione complessiva di Oreste Andreini.
  • Medaglia di bronzo, commemorativa della guerra 1915-1918, per il compimento dell’Unità d’Italia, "coniata nel bronzo nemico" e riservata a tutti i militari che avevano combattuto.
  • Medaglia in bronzo, commemorativa della 321 Legione CC.NN. dei Fasci Italiani all'Estero.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Esposizione commemorativa di Carlo Rivalta: Firenze, Palazzo Strozzi, maggio 1941, Firenze, Tip. Giuntina, 1941, SBN IT\ICCU\PUV\0678250.
  • Vittorio Sgarbi (a cura di), Scultura italiana del primo Novecento, Bologna, Grafis Edizioni, 1993, pp. 198-199, SBN IT\ICCU\CFI\0264302.
  • Vincenzo Vicario, Gli scultori italiani dal Neoclassicismo al Liberty, Lodi, Pomerio, 1994, SBN IT\ICCU\FER\0126226.
  • Antonio P. Torresi, Scultori, d'Accademia. Dizionario biografico di maestri, allievi e soci dell'Accademia di Belle Arti a Firenze (1750-1950), Ferrara, Liberty House, 2000, p. 108.
  • Lucio Scardino, Etruria Novecentesca - Opere d'arte toscana da una collezione sul XX secolo, Ferrara, Liberty house, 2006, pp. 48-49.

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