Cara a cara (telenovela 1979)

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Cara a cara
Titolo originaleCara a cara
PaeseBrasile
Anno1979
Formatoserial TV
Generetelenovela
Puntate220
Durata50 minuti ca.
Lingua originaleportoghese
Rapporto4:3
Crediti
RegiaJardel Mello
Arlindo Pereira
SoggettoVicente Sesso
Interpreti e personaggi
Doppiatori e personaggi
  • Angela Parodi: Ingrid Von Herbert
  • Sante Versace: Tonho
  • Franco Vaccaro: Tarquínio Mendes Carneiro Assunção Fonseca
  • Germana Pasquero: Regina
  • Anna Bolens: Milu
  • Susanna Maronetto: Mimi (Isméria)
  • Adolfo Fenoglio: Fran
  • Clara Droetto: Márcia
  • Luigi Coccimiglio: Orestes
  • Caterina Rochira: Zeny
  • Laura Caglio: Tatiana
  • Gino Lana: Dudu
  • Eligio Irato: Nando
  • Vittoria Lottero: Amália
  • Anna Radici: Carolina
  • Susanna Maronetto: Belinha
  • Donato Sbodio: Fábio
Casa di produzioneRede Bandeirantes
Prima visione
Prima TV originale
Dal16 aprile 1979
Al30 dicembre 1979
Rete televisivaRede Bandeirantes
Prima TV in italiano
Data5 settembre 1983
Rete televisivaItalia 1
Rete A

Cara a cara[1] (t.l. Faccia a faccia) è una telenovela brasiliana in 220 puntate andata in onda su Rede Bandeirantes dal 16 aprile al 30 dicembre 1979[2].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

La telenovela prende le sue mosse dal ritorno in Brasile della ricca Ingrid Von Schubert in cerca di suo figlio. La donna aveva partorito un bambino durante la sua detenzione in un campo di concentramento nazista, ma le fu portato via. Una volta liberata, la donna non rivela a nessuno il suo segreto per evitare di rimanere vittima di imbroglioni. Durante la sua permanenza in Brasile, Ingrid entra in contatto con vari personaggi e rimane coinvolta nelle loro storie di vita. Una di queste è Regina, giovane donna che cerca di salvare la propria famiglia dalla decadenza sposando l'agricoltore Tonho. Questi si rivelerà essere il figlio che Ingrid cercava.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Scritta da Vicente Sesso, la telenovela rappresentò un mezzo per acquisire più spettatori da parte di Rede Bandeirantes, approfittando delle difficoltà economiche e di pubblico da parte di TV Tupi, che per anni era stata la grande rivale di Rede Globo sul fronte delle telenovele. Per riuscire nell'intento, Rede Bandeirantes cercò di riunire un cast di prima grandezza, come era d'abitudine fare per le altre due catene televisive. Tra gli interpreti, la rete invitò come attrice protagonista Fernanda Montenegro, che mancava dalla tv da 10 anni (aveva interpretato Julia Camargo nel 1969 nella prima telenovela di Vicente Sesso, Sangue do meu sangue). Il ruolo da protagonista maschile fu invece affidato a David Cardoso, considerato il re della cosiddetta "pornochanchada"[3], un genere molto in voga nel Brasile degli anni '70 caratterizzato da erotismo e commedia leggera (chanchada)[4], molto simile alla commedia sexy all'italiana dello stesso periodo. Mentre Débora Duarte, l'interprete di Regina, aveva appena chiuso una disputa con i dirigenti di Tv Tupi a causa di disaccordi riguardo alla telenovela che aveva interpretato per 10 episodi, O direito de nascer[3], in cui fu sostituita da Beth Goulart nel ruolo di Isabel Cristina.

La telenovela fece il suo debutto il 16 aprile 1979 alle ore 20, ma fu ben presto spostata un'ora indietro a causa della forte concorrenza rappresentata da Rede Globo, che in quel periodo trasmetteva un'altra telenovela di successo, Pai Herói.

Trasmissione italiana[modifica | modifica wikitesto]

In Italia, è andata in onda a partire dal 5 settembre 1983 su Italia 1, che ne ha trasmesso solo 111 episodi; è approdata poi su Rete A il 2 aprile 1984, dove vennero trasmesse le puntate ancora inedite con il titolo Cara a Cara - seconda serie. L'anno successivo fu replicata da varie emittenti locali.[5]

Sigla e colonne sonore[modifica | modifica wikitesto]

La sigla di apertura della telenovela, Cara a cara, fu affidata ad Antônio Marcos, uno degli interpreti, allora fidanzato di Débora Duarte, anche lei nel cast. Quando fu scritturato, Antônio Marcos era un cantante già quotato nonostante la giovane età.

Come spesso accadeva in quegli anni, anche per questa telenovela furono pubblicate due colonne sonore: una versione "nacional" (con, tra le altre, Cara a cara di Antônio Marcos, Folhetim di Gal Costa, Eu, a viola e Deus di Rolando Boldrin, Revelação di Fagner e Acenda o farol di Tim Maia) e una versione "internacional" (che comprendeva Third Melody di Stephen Schlaks, Wheels of Life di Gino Vannelli, Who's Lovin' You di Dobie Gray e Gli amori finiti di Ornella Vanoni, che era il "tema di Ingrid e Fran")[6].

Nel 1983, quando la telenovela arrivò in Italia, come sigla si optò per un brano di Nino Buonocore, Notte chiara[5] che fu inserita anche in una colonna sonora dello sceneggiato pubblicata dalla RCA Italiana con la seguente tracklist[7]:

  1. Nino BuonocoreNotte chiara 3'57"
  2. SaroNon sei più bambina 3'24"
  3. GNDSo Long Goodbye 3'41"
  4. Amii StewartOnce Again 3'42"
  5. Fat CheeksAlright Tonight 3'19"
  6. Claudio BaglioniPoster 5'00"
  7. Martin MixoStaff's Stuff 3'12"
  8. Del NewmanMoments 3'16"
  9. GNDHang Over 4'46"
  10. SaroNon ti basta 3'57"
  11. Nino BuonocorePoche emozioni, poco amore... 2'56"
  12. Claudio BaglioniChissà se mi pensi 3'54"
  13. Bobby GameBaby Big Man 3'55"
  14. Gianni MarchettiMaria Magdalena 3'11"
  15. ShabaSambamanao 3'58"
  16. Del NewmanLove Song 3'13"

Quando la seconda parte della telenovela fu trasmessa da Rete A, fu usata una diversa canzone come sigla, Piano piano dei Popcorn[5].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il titolo italiano utilizzato in Wikipedia è quello riportato nella pagine del sito "Il mondo dei doppiatori", che risulta essere la fonte più recente. In realtà, ai tempi della prima trasmissione della telenovela su Italia 1, il titolo usato fu Cara cara, come attestano varie riviste e quotidiani dell'epoca: Radiocorriere n. 38 del 18 settembre 1983, pag. 62, L'Unità n. 241 del 12 ottobre 1983, pag. 10 Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive., La Stampa n. 263 del 6 novembre 1983, pag. 27, "TV Sorrisi e Canzoni" n. 1 del 1º gennaio 1984, pag. 67.
  2. ^ Nilson Xavier, Teledramaturgia: Cara a cara. URL consultato il 29 maggio 2015.
  3. ^ a b Jeocaz Lee-Meddi, Vicente Sesso - O inventor do estilo das novelas das sete, 22 agosto 2009. URL consultato il 29 maggio 2015.
  4. ^ Nicolas Bourcier, Eros et censure : une telenovela rappelle les années sombres du Brésil, 28 maggio 2015. URL consultato il 29 maggio 2015.
  5. ^ a b c Il mondo dei doppiatori: Cara a cara. URL consultato il 29 maggio 2015.
  6. ^ Nilson Xavier, Teledramaturgia: Cara a cara - Trilha Sonora. URL consultato il 30 maggio 2015.
  7. ^ Discogs: Cara A Cara (Colonna Sonora Originale Della Telenovela Omonima), discogs.com. URL consultato il 30 maggio 2015.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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