Campanile di Castello Roganzuolo

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campanile di Castello Roganzuolo
StatoBandiera dell'Italia Italia
Coordinate45°55′22.35″N 12°20′14.05″E / 45.922876°N 12.337235°E45.922876; 12.337235
Religionecattolica

Il campanile di Castello Roganzuolo è una torre medievale prospiciente il lato sud della chiesa dei Santi Pietro e Paolo di Castello Roganzuolo, nella parte collinare del comune di San Fior. È il simbolo del paese.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Posto a destra della chiesa, il campanile è un'antica torre già appartenente al castello dei Da Camino (XI secolo) che nel 1337 fu abbattuto per mano veneziana. Unico elemento superstite, assieme alla cappella, esso fu convertito a campanile per la chiesa e, come essa, nei secoli si sviluppò fino a raggiungere l'attuale aspetto.

Infatti della vecchia torre sono le murature della parte che va dalle fondamenta alla cella campanaria, mentre le bifore e il blocco superiore merlato sono un innalzamento successivo, i cui ultimi rifacimenti sono ottocenteschi.

Il campanile è stato integralmente restaurato con finanziamento della Regione Veneto nel biennio 2010-2011 ed inaugurato nel 2012.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

La facciata ovest prima del restauro

Sulla sommità, la struttura presenta una merlatura ghibellina: dodici merli a coda di rondine, al centro della quale, dove è presente una copertura in coppi non visibile dal basso, svetta un parafulmine abbellito da una caratteristica banderuola con un nero profilo di Sant'Ermagora, a ricordo della lunga appartenenza alla diocesi aquileiana.

Scendendo si incontra, tra due cornici appena pronunciate, la cella campanaria, aperta da una bifora a tutto sesto per lato; all'interno di essa trovano posto le tre campane, i cui rintocchi risuonano ogni ora nella campagna sottostante il colle.

Al di sotto delle bifore, su due lati adiacenti, quello che dà sul cortile e quello che dà sul cimitero, sono posti i due orologi; essi, identici, sono d'estrema semplicità: due circonferenze (inscritte in un quadrato appena accennato) e contenenti i numeri arabi da 1 a 12, a loro volta disegnati in piccoli cerchi, nero su bianco; le lancette metalliche sono di un'elegante essenzialità.

Scendendo, la base è una piattaforma allargata (aggiunta come rinforzo nel XIX secolo) e tagliata, a partire dal cortile, da una piccola scala, i cui gradini consumati dai secoli conducono alla porta d'ingresso.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Baldissin, Mariuccia e Soligon, Antonio, Chiese a San Fior. Alla scoperta del patrimonio artistico, San Fior 2002.
  • Sartori, Basilio, Castel Roganzuolo. Storia di un'antica pieve, Vittorio Veneto, Tipse, 1978.

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