Calixto Méndez

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Calixto
Nazionalità Bandiera della Spagna Spagna
Altezza 178 cm
Peso 70 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex attaccante e difensore)
Termine carriera 1970 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
19??Bandiera non conosciuta CD Pilar[1]? (?)
19??Bandiera non conosciuta Atlético Arenal[1]? (?)
19??Bandiera non conosciuta CD Porteño[1]? (?)
1957-1959Bandiera non conosciuta Racing Club[1]? (?)
1959-1960Bandiera non conosciuta UD Riffien-Haddú[1]? (?)
1960-1962Las Palmas33 (0)
1962-1964Malaga51 (1)
1964Espanyol0 (0)
1964-1965CE Europa10 (0)
1965-1966Levante22 (0)
1966-1967Recreativo Huelva18 (0)
1968Baltimore Bays21 (1)
1969-1970Algeciras? (?)
Carriera da allenatore
19??Ayamonte
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 20 marzo 2020

Calixto Méndez Mendoza, semplicemente noto come Calixto (Las Palmas de Gran Canaria, 10 dicembre 1937Huelva, 8 febbraio 2015), è stato un allenatore di calcio e calciatore spagnolo, di ruolo difensore.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nativo delle isole Canarie, mentre il padre era originario di Capo Verde, dopo aver lasciato il calcio giocato si trasferì a Huelva, dove aveva sposato una donna del posto ed in cui è morto nel 2015.[2]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Calixto iniziò la carriera sportiva come attaccante, poi arretrò sino a divenire terzino sinistro ed a volte come centrocampista difensivo.[3] Dotato atleticamente, si distingueva per la sua grinta e forza, a volte però eccessiva.[3]

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Calciatore[modifica | modifica wikitesto]

Dopo aver giocato in vari club nelle serie inferiori, tra cui l'UD Riffien-Haddú in terza serie durante il suo servizio militare a Ceuta[3], approdò nella serie cadetta spagnola con il Las Palmas dal 1960 al 1962.

Nella stagione 1962-1963 giocò nella massima serie spagnola con i neo-promossi del Malaga, chiusa al sedicesimo e ultimo posto. Nella sua unica stagione giocata in massima serie, Calixto giocò 18 incontri segnando una rete contro l'Elche.[2] Calixto rimane in forza ai Boquerones anche la stagione seguente, chiusa al nono posto del Gruppo II.

Dopo l'esperienza con il Malaga passa all'Espanyol che lo gira in prestito nella stagione 1964-1965 al CE Europa[2], sempre in cadetteria, con cui ottiene la permanenza di categoria grazie alla vittore nei play-out contro il Gimnàstic.

La stagione seguente passa al Levante, sempre tra i cadetti, con cui ottiene il quinto posto nel Gruppo II.

Nella Segunda División 1966-1967 è invece in forza al Recreativo Huelva, chiusa all'undicesimo posto del Gruppo II.

Dopo l'esperienza con il club di Huelva, si trasferisce in America per giocare nella NASL, tra le file del Baltimore Bays. Con Bays ottiene il quarto posto della Atlantic Division, non accedendo così alla parte finale del torneo.

Tornato in patria, si unisce all'Algeciras, con cui retrocede in quarta serie al termine della Tercera División de 1969-1970.

Allenatore[modifica | modifica wikitesto]

Lasciato il calcio giocato, ha allenato per varie stagioni l'Ayamonte.[2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d e (ES) Calixto, su Amigosmalaguistas-temporadas.es.tl. URL consultato il 20 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2017).
  2. ^ a b c d (ES) Fallece en Huelva a los 77 años el exfutbolista Calixto Méndez, su Mundodeportivo.com. URL consultato il 20 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 20 marzo 2020).
  3. ^ a b c (ES) La herencia del histórico Racing, su Tintaamarilla.es. URL consultato il 20 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2018).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (ENESCA) Calixto Méndez, su BDFutbol.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Calixto Mendez, su Nasljerseys.com. URL consultato il 20 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 20 gennaio 2019).
  • (ES) Calixto Méndez, su Ceroacero.es. URL consultato il 20 marzo 2020.