Bruno Castro

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Bruno Castro
NascitaTrieste, 24 febbraio 1918
MorteMar Mediterraneo, 14 giugno 1942
Cause della morteCaduto in combattimento
Dati militari
Paese servitoBandiera dell'Italia Italia
Forza armataRegia Aeronautica
Reparto355ª Squadriglia, 24º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre
GradoSottotenente a.a.r.n. di complemento
GuerreSeconda guerra mondiale
BattaglieBattaglia di mezzo giugno
Decorazionivedi qui
dati tratti da Combattenti Liberazione[1]
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Bruno Castro (Trieste, 24 febbraio 1918Mar Mediterraneo, 14 giugno 1942) è stato un militare e aviatore italiano, decorato di medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della seconda guerra mondiale[2].

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nacque a Trieste il 24 febbraio 1918.[3] Completati gli studi medi a Trieste si iscrisse alla facoltà di commercio della locale università.[1] Arruolatosi nella Regia Aeronautica nel febbraio 1940 fu ammesso a frequentare la Scuola allievi ufficiali piloti di Foligno dalla quale, nel mese di settembre, fu trasferito a quella di Castiglione del Lago per la specialità caccia.[1] Nominato sottotenente nell'aprile 1941, fu assegnato alla 355ª Squadriglia del 24º Gruppo Autonomo Caccia Terrestre di stanza ad Alghero, da dove iniziò subito i suoi voli di guerra volando sui Fiat C.R.42 Falco da bombardamento a tuffo dotati di bombe alari.[1] Cadde in combattimento nel corso della battaglia di mezzo giugno (14-15 giugno 1942), e fu insignito della medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Medaglia d'oro al valor militare - nastrino per uniforme ordinaria
«Giovanissimo pilota da caccia, primo in ogni azione audace, si offriva volontario per partecipare ad una audacissima azione da bombardamento in picchiata su di una nave portaerei facente parte di una imponente formazione navale nemica. Sfidando la fortissima reazione contraerea e aerea avversaria, si lanciava, decisamente, anima, velivolo ed arma sulla nave che veniva duramente colpita. Quindi, impegnato combattimento con soverchianti unità da caccia, con ardore e aggressività incomparabili, le assaliva, riuscendo ad abbattere numerosi velivoli. Sopraffatto, scompariva in quel mare che tante volte aveva vittoriosamente sorvolato. Cielo del Mediterraneo Occidentale, 14 giugno 1942.[4]»
— Regio Decreto 25 novembre 1942.[3]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Annotazioni[modifica | modifica wikitesto]

Fonti[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Chris Dunning, Combat Units of the Regia Aeronautica. Italia Air Force 1940-1943, Oxford, Oxford University Press, 1988, ISBN 1-871187-01-X.
  • Gruppo Medaglie d'Oro al Valor Militare, Le medaglie d'oro al valor militare Volume secondo (1942-1959), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 686.
  • Ufficio Storico dell'Aeronautica Militare, Testi delle motivazioni di concessione delle Medaglie d'Oro al Valor Militare, Roma, Stato Maggiore dell'Aeronautica Militare, 1969.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Castro, Bruno, su Combattenti Liberazione. URL consultato l'11 gennaio 2022.