Bidar

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Bidar
Consiglio Municipale Urbano (City Municipal Council)
Bidar – Veduta
Bidar – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'India India
Stato federato Karnataka
DivisioneGulbarga
DistrettoBidar
Territorio
Coordinate17°54′N 77°33′E / 17.9°N 77.55°E17.9; 77.55 (Bidar)
Altitudine614[1] m s.l.m.
Superficie43 km²
Abitanti172 298 (2001)
Densità4 006,93 ab./km²
Altre informazioni
Linguekannada, inglese
Cod. postale585401[2]
Prefisso8482[3]
Fuso orarioUTC+5:30
Cartografia
Mappa di localizzazione: India
Bidar
Bidar
Sito istituzionale

Bidar (kannada: ಬೀದರ, urdu: بیدار) è una città dell'India di 172 298 abitanti, capoluogo del distretto di Bidar, nello stato federato del Karnataka. In base al numero di abitanti la città rientra nella classe I (da 100 000 persone in su).[4]

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La città è situata a 17° 53' 60 N e 77° 32' 60 E e ha un'altitudine di 614 m s.l.m.[1]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Al censimento del 2001 la popolazione di Bidar assommava a 172 298 persone, delle quali 89 715 maschi e 82 583 femmine. I bambini di età inferiore o uguale ai sei anni assommavano a 24 885, dei quali 12 902 maschi e 11 983 femmine. Infine, coloro che erano in grado di saper almeno leggere e scrivere erano 118 735, dei quali 67 177 maschi e 51 558 femmine.[5]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Bidar divenne capitale del Sultanato di Bahmani nel 1424, quando Ahmad Shan vi trasferì la corte.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Forte di Bidar[modifica | modifica wikitesto]

Entrata al forte di Bidar

Il forte di Bidar fu costruito nel 1428 da Ahmad Shan ed occupa la cima di una collina, difesa da una doppia cerchia di mura e da un fossato scavato nella roccia.

Vista panoramica del forte

Tre porte ad arco, di cui una ricoperta con piastrelle ceramiche ed un'altra con una vistosa cupola, conducono alla zona riservata alle residenze reali.

A sinistra si trova il Rangin Mahal, il palazzo reale costruito da Ali Shah Barid nel XVI secolo. Da notare la sala con colonne lignee originali, che mettono in risalto ai supporti ed agli ornamenti delle travi, e la stanza posteriore con mosaici in ceramica e decorazioni con inserti in madreperla.

Una sala del Rangin Mahal

Accanto è posta la moschea Solah Khamba, con grandi colonne circolari, costruita nel 1327 durante il periodo Tughlak. Di fronte c'è il giardino Lal Bagh, circondato da mura e con al centro una grande peschiera dai bordi lobati.

Più a sud si trovano il Diwan-i-Am, la sala delle udienze, oramai completamente in rovina ed il Takht Mahal, un portale monumentale con ancora alcune tracce di piastrelle ceramiche esagonali decorate con gli emblemi della tigre e del sole.

Takthti-i-Kirmani[modifica | modifica wikitesto]

Lungo la strada che scende dal forte si trova la porta Takthti-i-Kirmani, costruita nel XV secolo ed abbellita con motivi floreali ed arabeschi.

Madrasa di Mahmud Gawan[modifica | modifica wikitesto]

La madrasa di Mahmud Gawan

La madrasa si trova a sud della città e fu costruita anch'essa nel XV secolo. Prese il nome dal primo ministro, famoso per la propria sapienza, che era il vero detentore del potere dello stato.

A suo tempo la madrasa era una famosa scuola teologica e vantava una ricca biblioteca, piena di manoscritti. Ancora adesso è un esempio superbo dell'architettura islamica centro-asiatica; ha portali con quattro archi, posti di fronte a cupole rivolte verso un cortile centrale. Lungo i lati della facciata sono situati i minareti.

All'esterno sono ancora visibili mosaici in ceramica, tra cui da segnalare una decorazione calligrafica in colore blu intenso e bianco.

Ashtur[modifica | modifica wikitesto]

Ashtur è un piccolo villaggio a circa 3 km a nord-est di Bidar, dove si trova una serie di mausolei dei sultani di Bahmani e della loro corte. Tutte le costruzioni qui presenti riflettono la crescente influenza sia a livello culturale che politico della Persia e delle popolazioni centro-asiatiche durante l'ultimo periodo della dinastia dei Bahmani.

I principali mausolei presenti nel sito sono:

  • mausoleo di Ahmad Shah I Wali
  • mausoleo di Aladdin Ahmad Shah II
  • mausoleo di Aladdin Humayun Zalim Shah
  • mausoleo di Mohammed Shah IV
  • Chaukhandi, modesta tomba del santo Khalil Allah (morto nel 1400)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Falling Rain Genomics, Inc, Bidar, India Page, su fallingrain.com. URL consultato l'11 luglio 2008.
  2. ^ (EN) India Post, Pincode search - Bidar [collegamento interrotto], su indiapost.gov.in. URL consultato il 28 luglio 2008.
  3. ^ (EN) Bharat Sanchar Nigam Ltd, STD Codes for cities in Karnataka, su bsnl.co.in. URL consultato il 28 luglio 2008 (archiviato dall'url originale il 17 aprile 2008).
  4. ^ (EN) Census of India, Alphabetical list of towns and their population - Karnataka (PDF), su censusindia.gov.in. URL consultato il 21 maggio 2008.
  5. ^ (EN) Census of India 2001, Population, population in the age group 0-6 and literates by sex - Cities/Towns (in alphabetic order): 2001, su censusindia.net. URL consultato il 20 giugno 2008 (archiviato dall'url originale il 16 giugno 2004).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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