Avventura marocchina di Douglas

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Avventura marocchina di Douglas
film perduto
Pubblicità su quotidiano
Titolo originaleBound in Morocco
Lingua originaleinglese
Paese di produzioneStati Uniti d'America
Anno1918
Durata64 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,33:1
film muto
Genereazione, commedia, sentimentale
RegiaAllan Dwan
SoggettoElton Thomas
SceneggiaturaAllan Dwan, Elton Thomas

Sarah Y. Mason (supervisore, continuity)

ProduttoreDouglas Fairbanks
Casa di produzioneDouglas Fairbanks Pictures
Distribuzione in italianoDe Cippico
FotografiaHugh McClung[1][2]
Interpreti e personaggi

Avventura marocchina di Douglas (Bound in Morocco) è un film muto del 1918 diretto da Allan Dwan che lavorò anche alla sceneggiatura - con la supervisione di Sarah Y. Mason - insieme a Elton Thomas, pseudonimo usato spesso da Douglas Fairbanks, interprete principale e produttore del film[1].

Trama[modifica | modifica wikitesto]

In Marocco, un giovanotto americano, venuto a sapere che la bella Ysail sta per essere venduta al governatore della città, cerca di salvare lei e sua madre dal finire nel suo harem. Catturato, riesce a scappare proprio mentre sta per scoppiare una bomba. Travestito da donna, il giovane si introduce nell'harem facendo fuggire la ragazza. Poi, insieme a madre e figlia, si trova impegnato a evitare tutti gli ostacoli che si frappongono alla loro salvezza. Dopo avere combattuto contro gli scherani del governatore, gli abitanti del posto e i banditi locali, il terzetto riesce a prendere la fuga saltando a bordo di un'automobile, che sfrecciando nel deserto, li porterà in salvo via da lì.[1]

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film fu prodotto dalla Douglas Fairbanks Pictures.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il copyright del film, richiesto dalla Douglas Fairbanks Pictures Corp., fu registrato il 5 agosto 1918 con il numero LP12723[1][2][3].
Distribuito dalla Famous Players-Lasky Corporation, il film uscì nelle sale statunitensi il 28 luglio 1918. In Italia, distribuito nel 1921 dalla De Cippico, ottenne il visto di censura numero 15827.

Non si conoscono copie ancora esistenti della pellicola che viene considerata presumibilmente perduta[3].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) The American Film Institute Catalog, Features Films 1911-1920, University of California Press, 1988 ISBN 0-520-06301-5

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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