Aviazione senza frontiere

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Aviazione senza frontiere
Aviation sans frontieres
AbbreviazioneASF
TipoONG
Fondazione1980
Bandiera della Francia Parigi
FondatoreBandiera della Francia André Gréard
Bandiera della Francia Gérald Similowski
Bandiera della Francia Alain Yout
Scopoponti aerei umanitari per paesi in stato di bisogno
Sede centraleBandiera della Francia Parigi
Area di azioneBandiera del Mondo Mondo
PresidenteBandiera della Francia Jean-Yves Grosse
Lingua ufficialefrancese
Volontari800
Motto"Le ali dell'umanitario"
Sito web

Aviazione senza frontiere è un'organizzazione non governativa francese che opera a livello mondiale, e che mira a mettere le competenze aeronautiche dei suoi membri al servizio di assistenza umanitaria. Fornisce il trasporto aereo, ad esempio di altre ONG presenti su vari territori colpiti da tragedie o in stato di povertà.

L'organizzazione ha sede soprattutto in Francia, che utilizza come base l'Aeroporto di Parigi Orly, ed è composta soprattutto da piloti di aereo volontari e di varie compagnie aeree che mettono a disposizione, in caso di richiesta, le loro strutture e i loro apparecchi. Gli operatori volontari che viaggiano nei paesi in stato emergenza invece, pagano un biglietto a basso costo, se non gratuito.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le radici della più recente assistenza umanitaria via aereo nacque nel 1968, con il conflitto del Biafra, per il quale servì un ingente ponte aereo, iniziato soprattutto per iniziativa della Francia. Nel 1980, vi fu la fondazione ufficiale, sempre in Francia, poi via via allargata ad altri paesi. Nel 2005, l'organizzazione iniziò ad essere sostenuta anche dall'ECOSOC (Consiglio economico e sociale delle Nazioni Unite). L'ASF fu utilizzata per molte emergenze come, ad esempio, il Terremoto di Haiti del 2010, ma anche altri aiuti, specialmente in campo medico e assistenziale.
Dallo stesso periodo del 2010, l'ASF fu promossa dalla celebre cantante indonesiano-francese Anggun, in un suo più ampio contesto di progetti di aiuto internazionale, quali, ad esempio, il Progetto Gaia[1], ActionAid o la FAO delle Nazioni Unite.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Progetto Gaia - home, su progettogaia.eu. URL consultato il 5 novembre 2016.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN158241414 · ISNI (EN0000 0001 2299 2889 · LCCN (ENn00087424 · BNF (FRcb14569161g (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n00087424