Il primatista mondiale, l'americano George Varoff (4,43), arriva soltanto quarto alle selezioni nazionali e per la dura legge dei Trials non può partecipare ai Giochi. I tre qualificati sono nell'ordine William Graber, Bill Sefton ed Earle Meadows, tutti californiani.
Come a Los Angeles 1932, la finale è un testa a testa tra americani e giapponesi.
La battaglia, della durata di 5 ore, si decide nella notte, alla luce dei riflettori. Meadows vince superando 4,35 alla seconda prova, mentre i due migliori nipponici si assicurano le altre medaglie, relegando il secondo americano al quarto posto. È la prima finale “lunga” nella storia dell'asta.
Nonostante siano classificati secondi alla pari, il capo delegazione giapponese decide che Nishida debba avere l'argento ed Oe il bronzo in base all'età.
Al loro ritorno in patria, le medaglie di Nishida e Oe verranno tagliate in due per ordine della federazione. Un orafo provvederà poi a legare ciascuna metà d'argento con una metà di bronzo: entrambi i saltatori avranno così la stessa medaglia.
(EN) Organisationskomitee für die XI. Olympiade Berlin 1936 e. V., Athletics (PDF), in The XIth Olympic Games Berlin, 1936 Official Report Volume 2, Berlino, 1937, pp. 601-704. URL consultato il 7 marzo 2014.