Asterio il Sofista

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Asterio di Cappadocia, detto Asterio il Sofista (... – morto dopo il 341), è stato un retore, filosofo, teologo e vescovo ariano greco antico.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Asterio visse nel IV secolo sotto l’impero di Costantino il Grande, e di Costanzo suo figlio. Nacque in Cappadocia e avendo esercitato per qualche tempo la professione di Sofista nella Galazia, la tralasciò per farsi cristiano. Fu probabilmente amico personale e compagno di studi di Ario e discepolo alla scuola di Luciano di Antiochia[1][2]. Verso l’anno 304, durante la persecuzione di Massimiano Erculeo, apostatò sacrificando agli idoli, dopo aver ceduto alla violenza dei tormenti[3]. Fu eletto vescovo anche se, secondo lo storico vescovo anglicano Richard Patrick Crosland Hanson, l'aver apostatato gli impedì a quel tempo l'ordinazione a presbitero e a vescovo. Filostorgio, invece nella sua Storia Ecclesiastica scrive che riparò all'errore mettendosi a fare penitenza su invito del santo Luciano di Antiochia. Si segnala la sua presenza al Concilio di Antiochia del 341.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Sono conosciuti frammenti, tramandati da Sant'Atanasio e Marcello di Ancira, del suo Syntagmation, una descrizione sistematica delle dottrine ariane. San Girolamo scrive che egli compose alcuni commentari sui Salmi, sui Vangeli e sulle Lettere di San Paolo e altre opere che venivano lette con grand'applauso da quelli della sua setta[4].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Richard Patrick Crosland Hanson, The Search for the Christian Doctrine of God: The Arian Controversy 318-381 AD, T&T Clark, New York, 1988.
  2. ^ Clementina Mazzucco, Asterio di Cappadocia; arianesimo; esegesi biblica, Grande Dizionario Enciclopedico Utet, Fondato da Pietro Fedele, Quarta Edizione, II (ANTO-BARS)),1985, p. 450.
  3. ^ Vincenzo Maria Coronelli, Biblioteca Universale Sacro-Profana, Antico-Moderna vol. IV, 5109 Asterio Sofista, su books.google.it.
  4. ^ Ibid. Vincenzo Maria Coronelli, Biblioteca Universale Sacro-Profana

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN29501495 · ISNI (EN0000 0004 4918 3530 · SBN SBLV077735 · BAV 495/5748 · CERL cnp00394118 · LCCN (ENnr90021909 · GND (DE118504770 · BNF (FRcb12215762p (data) · J9U (ENHE987007258090205171 · WorldCat Identities (ENlccn-nr90021909