Arifrone di Sicione
Arifrone di Sicione (Sicione, V secolo a.C.[1] – ...) è stato un poeta greco antico.
Biografia[modifica | modifica wikitesto]
Nato a Sicione, Arifrone fu autore di un celebre inno a Igea, citatissimo dagli scrittori greci[2]:
«Igea, per i mortali la più grande tra i beati, con te
possa io stare per tutta la mia vita e tu con me con animo ben disposto.
Se, infatti, v’è qualche gioia nei soldi o nei figli,
o nel potere regio che, per gli uomini, rende simili agli dei, o nell'amore,
di cui andiamo a caccia con le reti nascoste di Afrodite,
o se qualche altro piacere o dalle fatiche
riposo è dato dagli dei,
con te, o Igea beata,
fiorisce e brilla nei sussurri delle Cariti.
Lontano da te, nessuno vive felice.»
Più propriamente, si tratta di un peana, realmente recitato negli Asklepieia di Epidauro e di Atene: infatti, fu iscritto su stele proprio nell'Asklepieion di Atene[3] e in quello di Epidauro[4].
Note[modifica | modifica wikitesto]
Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]
- G. Arrigoni, Culti pubblici e privati di Hygieia, in "LANX", 10 (2011), pp. 9‐36.
Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]
- Wikisource contiene una pagina dedicata a Arifrone di Sicione
Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]
- Arìfrone di Sicione, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 29920366 · ISNI (EN) 0000 0004 4480 2857 · CERL cnp00283521 · GND (DE) 102381291 · WorldCat Identities (EN) viaf-29920366 |
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