Arbeitsschutzgesetz

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

L'Arbeitsschutzgesetz (tedesco: "Legge sulla tutela del lavoro") è una legge tedesca per il recepimento delle direttive dell'Unione europea[1] in materia di sicurezza sul lavoro.[2]

Il suo titolo completo recita: Gesetz über die Durchführung von Maßnahmen des Arbeitsschutzes zur Verbesserung der Sicherheit und des Gesundheitsschutzes der Beschäftigten bei der Arbeit, ossia "Legge sull'attuazione delle misure di tutela del lavoro per il miglioramento della sicurezza e della tutela della salute dei dipendenti nell'ambito del lavoro".

Obiettivo della legge è di garantire e migliorare la salute di tutti i dipendenti – compresi quelli della pubblica amministrazione – attraverso misure di tutela del lavoro (art. 1).

Contenuti essenziali[modifica | modifica wikitesto]

Innovazione essenziale introdotta dalla legge è stata la valutazione dei rischi (Gefährdungsbeurteilung) (art. 5). Si tratta di una "valutazione delle condizioni di lavoro" e non di una valutazione della resilienza dei singoli dipendenti.[3] Accanto ai rischi di tipo classico come gli "effetti fisici, chimici e biologici" sono da valutare anche i rischi che derivano dalla "organizzazione dei processi di lavoro e di produzione, dei cicli di lavorazione e della loro cooperazione" e dalla "insufficiente qualificazione e formazione degli addetti" (art. 5).

È da verificare l'efficacia delle misure di prevenzione derivanti dalla valutazione dei rischi delle condizioni di lavoro (art. 3). Poiché la legge sulla tutela del lavoro si concentra sulle condizioni di lavoro e non sui dipendenti individuali, ne consegue che per le misure di prevenzione i pericoli sono da combattere alla fonte e che le misure di tutela individuali sono secondarie rispetto ad altre misure (art. 4). La documentazione è necessaria (art. 6).

Il datore di lavoro deve inoltre provvedere ad una regolare formazione dei suoi dipendenti (art. 12).

Il datore di lavoro può affidare compiti e obblighi ai dipendenti idonei (art. 7, art. 13), ma rimane in ogni caso obbligato a controllare l'adempimento dei compiti affidati.

I dipendenti devono da parte loro rispettare le indicazioni del datore di lavoro e avere cura che dalla loro attività non derivino pericoli ad altre persone (art. 15). Sono inoltre obbligati a segnalare al datore di lavoro carenze rilevate che possano avere effetti su sicurezza e salute (art. 16).

Prescrizioni[modifica | modifica wikitesto]

L'art. 17 e l'art. 18 della legge sulla tutela del lavoro costituiscono il fondamento della delega per l'emanazione di regolamenti legislativi nel campo della sicurezza e della salute sul lavoro. In base a questa delega sono stati finora emanati i seguenti regolamenti:

  • Regolamento sui luoghi di lavoro (Arbeitsstättenverordnung)
  • Regolamento sui cantieri (Baustellenverordnung)
  • Regolamento sulla sicurezza di funzionamento (Betriebsicherheitsverordnung)
  • Regolamento sul lavoro davanti agli schermi (Bildschirmarbeitsverordnung)
  • Regolamento sulla tutela del lavoro in presenza di rumori e vibrazioni (Lärm- und Vibrations-Arbeitsschutzverordnung)
  • Regolamento sull'utilizzo dei carichi (Lastenhandhabungsverordnung)
  • Regolamento sull'utilizzo dei DPI[4] (PSA-Benutzungsverordnung).

Cogestione[modifica | modifica wikitesto]

In Germania la legge sulla tutela del lavoro tocca importanti disposizioni della "Legge sullo statuto aziendale" (Betriebsverfassungsgesetz). Ne consegue nelle aziende con i consigli di fabbrica (Betriebsräten) un obbligo di controllo e di cogestione (Mitbestimmung) di queste rappresentanze dei dipendenti. Il modo in cui in casi concreti si devono applicare le valutazioni dei rischi, le misure di prevenzione, i controlli di efficacia e l'obbligo di documentazione può essere regolato con accordi aziendali (Betriebsvereinbarungen).[5] Questo dà alle aziende e ai consigli di fabbrica nuove possibilità nella pianificazione del lavoro. Ad esempio un consiglio di fabbrica per i dipendenti nell'amministrazione e nel campo informatico può fare in modo che le pianificazioni dei progetti contengano valutazioni dei rischi per la comcentrazione ed il carico di lavoro, per ottenere una prevenzione delle patologie psichiche e psicosomatiche.[6] Utile è anche l'obbligo del datore di lavoro per la documentazione e i controlli di efficacia delle misure di prevenzione. Con adeguati accordi aziendali si può ora fare in modo che questo obbligo sia adempiuto nelle concrete pianificazioni dei progetti.[7][8]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Arbeitsschutz im EU-Recht
  2. ^ In Italia tali direttive sono state recepite per la prima volta con il D.lgs. 19 settembre 1994, n. 626, poi sostituito dal D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81, meglio noto come "Testo unico sulla sicurezza sul lavoro".
  3. ^ Ne consegue che i datori di lavoro nell'applicazione della legge sulla tutela del lavoro possono rifarsi alle esperienze maturate con l'introduzione dell'Accordo quadro sulle retribuzioni, nel quale parimenti non si è concordato un giudizio sui dipendenti, bensì una valutazione delle mansioni lavorative.
  4. ^ Con la sigla DPI si indicano i "dispositivi di protezione individuale", che la normativa italiana definisce come "qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata e tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciarne la sicurezza o la salute durante il lavoro, nonché ogni complemento o accessorio destinato a tale scopo" (art. 74, co. 1 del D.lgs. 9 aprile 2008, n. 81). In tedesco, tali dispositivi sono chiamati persönlicher Schutzausrüstungen, abbreviati appunto in PSA.
  5. ^ I Betriebsvereinbarungen sono, propriamente, accordi intervenuti tra il consiglio di fabbrica e la direzione aziendale.
  6. ^ Per la definizione di carico psichico vedi EN ISO 10075.
  7. ^ Jens Gäbert, Brigitte Maschmann-Schulz: Mitbestimmung im Gesundheitsschutz, 2008, ISBN 978-3766334985 (Applicazione della legge della tutela sul lavoro, cogestione, accordi aziendali ecc.)
  8. ^ Horst Schmitthenner, Gute Arbeit als betriebspolitisches Handlungsfeld – Mitbestimmung im Gesundheitsschutz nutzen Archiviato il 7 ottobre 2014 in Internet Archive., in Jürgen Peters e Horst Schmitthenner, Gute Arbeit, 2003, ISBN 978-3899650259.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Norbert Franz Kollmer / Klindt (a cura di): Arbeitsschutzgesetz. Kommentar. 2ª edizione C. H. Beck, München 2011, ISBN 978-3-406-59018-4
  • Ralf Pieper, Arbeitsschutzgesetz. Basiskommentar zum ArbSchG, 5ª edizione aggiornata, Frankfurt am Main, Bund-Verlag, 2011, ISBN 978-3-7663-6000-7.
  • Ralf Pieper, ArbSchR - Arbeitsschutzrecht. Arbeitsschutzgesetz, Arbeitssicherheitsgesetz und andere Arbeitsschutzvorschriften. Kommentar für die Praxis, prefazione: Michael Kittner, Ralf Pieper, 4ª edizione aggiornata, Frankfurt am Main, Bund-Verlag, 2010, ISBN 978-3-7663-3852-5.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàGND (DE4431819-4