Anna Luisa Pignatelli

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Anna Luisa Pignatelli (Asciano, 22 novembre 1952) è una scrittrice italiana.

Anna Luisa Pignatelli

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Di padre tedesco, nasce in Toscana, ad Asciano, e  compie i suoi studi a Siena e a Firenze, dove si laurea in Scienze Politiche all’Università Cesare Alfieri. Con il marito Fabrizio Pignatelli, diplomatico, vive molti anni all’estero e in particolare in Guatemala, in Tanzania , in Portogallo e in Corea del Sud.

A Seoul studia il coreano, e a Roma frequenta l’Istituto di Studi Orientali dell’Università La Sapienza sostenendo due esami di lingua e letteratura coreana. Durante i lunghi periodi passati in Guatemala (1982-1987, all’epoca della guerra civile), e successivamente (2012-2016), partecipa alla vita culturale della comunità italiana[1], collabora con diversi contributi sul periodico locale La Gazzetta[2][3][4][5][6] e altri quotidiani locali.

La scrittura[modifica | modifica wikitesto]

Esordisce nel 1989 con un libro dedicato alle etnie guatemalteche di origine maya, mostrando un forte interesse per la cultura delle comunità autoctone.

A Ciudad de Guatemala conosce  lo scrittore guatemalteco Mario Monteforte Toledo[7] tornato nel suo paese dopo un  lungo esilio in Messico, che l’aiuterà, attraverso il racconto delle sue esperienze  e i suoi scritti, a entrare nell’universo degli indigeni del lago Atitlan[8] . Una regione alla quale rimane profondamente  legata e che farà da scenario al suo romanzo Le lac indigène[9] in cui, attraverso le vicende di un fotografo, l’autrice denuncia i massacri dei civili e delle comunità indigene compiuti dall’esercito guatemalteco negli anni Ottanta  del secolo scorso.  

Le sue origini toscane emergono nei romanzi L'ultimo feudo (2002), Buio (2006), e Ruggine (2016) e Il campo di Gosto (2023), dove i temi dominanti riguardano l'attaccamento alla terra e ai valori ancestrali dei suoi personaggi, “eroi inconsapevoli” che lottano da soli contro un potere che li spinge ai margini.

I suoi libri sono utilizzati in corsi di lingua e letteratura italiana presso la Franklin & Marshall University di Lancaster (USA)[10].

La critica[modifica | modifica wikitesto]

Antonio Tabucchi ha giudicato la sua "una voce insolita nella letteratura italiana, lirica, tagliente, desolata[11], Rodolfo Tommasi ha definito L'ultimo feudo un "capolavoro della narrativa contemporanea"[12][13]. Di Nero Toscano Vincenzo Consolo ha scritto: "Una metafora di quello che dovrebbe essere, in questo mondo d'oggi il dovere di ognuno di farsi contadino in quel modo"[14]. Filippo La Porta, che pone il suo Ruggine al secondo posto della sua lista di libri dell'anno 2016[15], scrive sul Sole 24 ore che “l'arte di non coincidere con il proprio tempo è quella che rende un testo vicino all'essere un classico. È il caso di Ruggine”.

I suoi romanzi sono recensiti in numerosi periodici italiani e francesi: ANSA[16], La Stampa[17], il manifesto[18], Il Sole 24 ore[19], Corriere della Sera[20], La Quinzaine littéraire[21], Le Monde[22], Le Figaro littéraire[23], Les Temps[24], LaLibre.be[25], El Periodico[26], Jornal de Letras, Artes e Ideias[27], La Repubblica[28].

È conosciuta inizialmente in Francia dove, nel 2009,  l'editore La Différence  pubblica due suoi libri: Le dernier fief e Noir Toscan e ripubblica Les grands enfants, già edito nel 2001 da L’Harmattan. In quello stesso  anno 2009  il suo romanzo Noir Toscan (Buio) è nella prima lista per la sezione romanzi stranieri  del premio Femina [29] e vince,  nel  2010, il  Prix des Lecteurs du Var [30].

Nel 2016 in Guatemala esce in spagnolo  El lago indigena, edito originariamente a Parigi nel 2012 da La Différence.

Premi[modifica | modifica wikitesto]

  • Premio Montale Fuori di Casa, sez. Il Genio delle Donne, per l’insieme della sua produzione letteraria,  Firenze, Gabinetto Viesseux, ottobre 2023  
  • Premio Città di Lugnano, per Ruggine, Lugnano in Teverina, luglio 2016[31]
  • Prix des Lecteurs du Var, per Noir Toscan, Tolone, novembre 2010[32]
  • Finalista del Premio Femina per la letteratura straniera con Noir Toscan, Parigi, settembre 2009
  • Premio Fiorino d'argento della Città di Firenze, per L'ultimo feudo, Firenze, novembre 2002[33]

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Artistas guatemaltecos viajarán a Italia para exhibir su arte, su soy 502, 19 marzo 2014.
  2. ^ La Gazzetta, Guatemala, 1º ottobre 2013, p. 11.
  3. ^ La Gazzetta, Guatemala, 3 febbraio 2016, p. 2.
  4. ^ La Gazzetta, Guatemala, 1º ottobre 2015, p. 2.
  5. ^ La Gazzetta, Guatemala, 2 giugno 2016, p. 10.
  6. ^ Prensa Libre, Guatemala, 6 maggio 2015, p. 29.
  7. ^ (EN) Mario Monteforte Toledo, in Wikipedia, 8 agosto 2023. URL consultato il 24 novembre 2023.
  8. ^ A donde van los desaparecidos, in El Periodico, 6 maggio 2016, p. 9.
  9. ^ Salim Jay: "Le Lac indigène" d'Anna Luisa Pignatelli, su YouTube, LaDifferénce, 26 feb. 2018.
  10. ^ Franklin & Marshall College Italian Curriculum and Courses, su fandm.edu. URL consultato il 20 marzo 2018.
  11. ^ Ruggine. Una Toscana crudele e provinciale nel romanzo di Pignatelli, in Il Messaggero, 18 aprile 2016.
  12. ^ Giorgio Luti e Rodolfo Tommasi, Solchi di scrittura, Arezzo, Edizioni Helicon, 2006, p. 458, ISBN 88-89893-20-6.
  13. ^ Alessandro Litta Modignani, Anna Luisa Pignatelli. Ruggine, su ilfoglio.it, 26 aprile 2016.
  14. ^ Vicini di casa, lontani dal cuore e cattivi | Il blog di Fazi Editore, su Fazi Editore, 18 febbraio 2016. URL consultato l'8 febbraio 2021.
  15. ^ Filippo La Porta, Alla ricerca del libro dell'anno, in Il Messaggero, 30 dicembre 2016.
  16. ^ Paolo Petroni, Ruggine, di Anna Luisa Pignatelli. Un intenso, duro romanzo nero, su ansa.it, 24 luglio 2016.
  17. ^ Bruno Quaranta, Nel borgo toscano c'è una donna crocifissa, in La Stampa, 23 gennaio 2016.
  18. ^ Giacomo Giossi, La diffidenza della comunità messa alla prova dalla potente ostinazione di una donna, in il manifesto, 26 aprile 2016.
  19. ^ Filippo La Porta, Anacronismi attuali, in Il Sole 24 ore, 7 febbraio 2016, p. 24.
  20. ^ Ida Bozzi, Vicini di casa, lontani dal cuore. E cattivi, in Corriere della Sera. La lettura, 31 gennaio 2016, p. 20.
  21. ^ Monique Baccelli, En Toscane, et ailleurs ..., in La Quinzaine littéraire, ottobre 2009, p. 25.
  22. ^ René de Ceccatty, La grace d'un roman de la terre, in Le Monde, 31 ottobre 2009, p. 5.
  23. ^ Thierry Clermont, Anna Luisa Pignatelli. Un étranger jette le trouble dans un village de Toscane, in Le Figaro lettéraire, 19 novembre 2009, p. 5.
  24. ^ Jean Noel Plantier, "Noir Toscan", in Les Temps, 9 dicembre 2009.
  25. ^ Marie France Renard, Chant pour une Toscane insolite, in LaLibre.be, 4 gennaio 2010.
  26. ^ Dante Liano, El Periodico, 19 dicembre 2014, p. 20.
  27. ^ Vasco Graca Moura, Jornal de Letras , Artes e Ideias, 6 aprile 2011.
  28. ^ Valeria Strambi, Gli anni alla Lupaia e un'attrazione proibita, in la Repubblica, 3 marzo 2019.
  29. ^ Parité dans la 2e liste du Femina, su BibliOBS, 2 ottobre 2009.
  30. ^ La diffidenza della comunità e l’ostinazione di una donna, su il manifesto, 26 aprile 2016.
  31. ^ Anna Luisa Pignatelli ha vinto il Premio letterario di Lugnano in Teverina, su tuttoggi.info, 26 luglio 2016.
  32. ^ Ils ont rempoté le prix des lecteurs du Var! [collegamento interrotto], su var.fr, 2017, p. 17.
  33. ^ 2° Premio: Fiorino d'argento. Sezione D - Narrativa edita, su bottega2000.it, 2002.

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