Angelo Brambilla Pisoni

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Angelo Brambilla Pisoni, detto Cespuglio (195018 febbraio 1999), è stato un giornalista e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Giovanissimo aderisce a Lotta Continua amministrando la tipografia 15 giugno dove si stampava il quotidiano della formazione politica dominata da Adriano Sofri[1].

Contestò la linea politica "umanitarista" di Lotta Continua a partire dal 1978 e rivendicò un rilancio dell'attività militante delle sedi del movimento ancora attive sul territorio.

Dal 1979 fu il principale promotore dell'esperienza che si coagulò attorno alla rivista bimensile Lotta Continua per il Comunismo che si collocava politicamente a metà strada tra Democrazia Proletaria e l'area dell'autonomia con punti di forza a Milano, Torino, Firenze, Roma, Caserta e Bari.

Dopo la rottura con l'area movimentista e filo-autonoma di Franco Crespi nel convegno nazionale del 1982, assieme a Gabriele Polo, Stefano Della Casa e Bonaventura de Carolis propose lo sviluppo dell'organizzazione nazionale Lotta Continua per il Comunismo[2] che parteciperà alle prime uscite delle Liste Verdi[3][4].

Alla fine degli anni Ottanta l'ala di LCPC vicina a Paolo Cento aderirà ai Verdi Arcobaleno, mentre Cespuglio e il resto dell'organizzazione nel 1991 aderirà al Movimento per la Rifondazione Comunista[5].

Nel 1998 è tra i promotori del Partito dei Comunisti Italiani, del quale sarà per pochi mesi «animatore, organizzatore, coordinatore regionale e membro della Direzione»[6].

Nella sua tomba, in ossequio alle sue ultime volontà, verrà collocata dalla vedova una bandiera rossa permanente, cosa che creerà una polemica locale di eco nazionale[7][8].

Note[modifica | modifica wikitesto]

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Marco Nozza, Il pistarolo. Da piazza Fontana, trent'anni di storia raccontati da un grande cronista, Milano, Il Saggiatore, 2006. ISBN 88-428-1429-6.
  • Marco Rizzo, Perché ancora comunisti. Le ragioni di una scelta, Milano, Baldini Castoldi Dalai, 2007. ISBN 978-88-607-3329-0.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]