Andrea Cambini

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Andrea Cambini noto anche con il nome latino Andreas Cambinus (tra il 1445 e il 1460 – 1527) è stato uno storico, umanista e scrittore italiano[1].

Opere sugli ottomani[modifica | modifica wikitesto]

Cambini fu l'autore di una storia antica dell'Impero ottomano, il Commentario de Andrea Cambini fiorentino della origine de turchi, et imperio della casa Ottomanna, che fu pubblicata nel 1529,[2] due anni dopo la sua morte a Firenze nel 1527.[3] Nel 1541, il libro di Cambini era già stato ristampato più volte.[4]

Cambini fu allievo dell'umanista Cristoforo Landino.[5] Poiché Cambini non aveva mai viaggiato fuori dall'Italia, scrisse il suo lavoro sugli ottomani basandosi su fonti più antiche provenienti da tutta l'Europa occidentale.[6]

Cambini apparteneva a un gruppo di storici italiani del Cinquecento che comprendeva Paolo Giovio e Giovanni Menavino che avevano elogiato apertamente l'organizzazione e il comportamento degli ottomani.[7] Il suo lavoro suscitò interesse sull'origine della dinastia ottomana.[8] Nel suo lavoro, respinse una teoria secondo cui gli ottomani erano discendenti dei Troiani.[9] Cambini seguì la moda di altre opere storiche contemporanee e scrisse una storia degli ottomani incentrata sulla personalità dei sultani ottomani e sugli eventi militari dei loro regni.[10]

Utilizzo delle sue opere da parte di altri autori contemporanei[modifica | modifica wikitesto]

Alcuni autori avevano considerato l'opera di Christophe Richer sulla caduta di Costantinopoli come il racconto di un testimone oculare (un Riccherio altrimenti sconosciuto), ma si scoprì in seguito che si trattava in realtà dell'opera dello stesso Richer, che basò la sua narrazione dell'evento sul lavoro di diversi storici precedenti, tra cui Cambini.[11] L'opera di Cambini rimane una preziosa fonte di informazioni sull'assedio perché le sue fonti includevano le testimonianze dei sopravvissuti.[12]

Nel 1562 John Shute tradusse in inglese le opere di Cambini e Paolo Giovio e ne compose un trattato (Two very notable commentaries: The one of the original of the Turcks and the empire of the house of Ottomanno, and the other of the warre of the Turcke against Giorgio Castriota Scanderbeg)[13].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nancy Bisaha, Creating East and West: Renaissance humanists and the Ottoman Turks, Philadelphia, University of Pennsylvania Press, 2004, p. 178, ISBN 978-0-8122-3806-8.
    «Sixteenth-century Italian historians and treatise writers such as... Andrea Cambini»
  2. ^ Andrea Cambini, Commentario de Andrea Cambini, fiorentino, della Origine de'Turchi, et imperio della casa Ottomanna, 1529.
  3. ^ Marios Philippides e Walter K. Hanak, The Siege and the Fall of Constantinople in 1453, Ashgate, cop, 2011, p. 101, ISBN 978-1-4094-1064-5.
  4. ^ John Tolan, Henry Laurens e Gilles Veinstein, Europe and the Islamic World: A History, Princeton University Press, 25 November 2012, p. 236, ISBN 978-1-4008-4475-3.
    «Andrea Cambini's Origin of the Turks and of the Ottoman Empire was reissued several times between 1528 and 1541»
  5. ^ Andrea Cambini, Della origine de turchi, 1538.
  6. ^ David B. Ruderman e Giuseppe Veltri, Cultural Intermediaries: Jewish Intellectuals in Early Modern Italy, University of Pennsylvania Press, 2004, pp. 70, 71, ISBN 0-8122-3779-X.
    «...the works of two well-known contemporary Italian historians, Andrea Cambini and Paolo Giovio.28 Without having ever left Italy...»
  7. ^ Nancy Bisaha, Creating East and West: Renaissance Humanists and the Ottoman Turks, University of Pennsylvania Press, 1º January 2011, p. 178, ISBN 978-0-8122-0129-1.
    «Sixteenth-century Italian historians and treatise writers such as Giovanni Menavino, Andrea Cambini, and Paolo Giovio spoke highly of the Turks' organization and honorable behavior»
  8. ^ Rhoads Murphey, Ottoman Warfare, 1500–1700, Routledge, 4 January 2002, p. 6, ISBN 978-0-203-01597-1.
  9. ^ Albrecht Classen e Nadia Margolis, War and Peace: Critical Issues in European Societies and Literature 800–1800, Walter de Gruyter, 29 September 2011, p. 482, ISBN 978-3-11-026822-5.
  10. ^ David B. Ruderman e Giuseppe Veltri, Cultural Intermediaries: Jewish Intellectuals in Early Modern Italy, University of Pennsylvania Press, 2004, p. 71, ISBN 0-8122-3779-X.
  11. ^ Marios Philippides e Walter K. Hanak, The Siege and the Fall of Constantinople in 1453: Historiography, Topography, and Military Studies, Ashgate Publishing, Ltd., 2011, p. 101, ISBN 978-1-4094-1064-5.
  12. ^ Steven Runciman, The Fall of Constantinople 1453, Cambridge University Press, 26 March 2012, p. 197, ISBN 978-1-107-60469-8.
    «Useful information can be obtained from the Florentine Andrea CAMBINI. For his work on Ottoman history, written towards the end of the fifteenth century, he seems to have consulted survivors from the siege.»
  13. ^ Robin Healey, Italian Literature Before 1900, Toronto, University of Toronto Press, 2011, p. 368, ISBN 978-1-4426-4269-0.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN42130557 · ISNI (EN0000 0000 8077 0718 · SBN BVEV032406 · BAV 495/14299 · CERL cnp01389673 · LCCN (ENnr93005883 · GND (DE129598100 · BNF (FRcb15070353q (data) · WorldCat Identities (ENlccn-nr93005883