Ambasciata d'Italia a Belgrado

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Ambasciata d'Italia a Belgrado
(SR) Амбасада Италије у Београду
L'edificio dell'ambasciata a Belgrado
Paese accreditanteBandiera dell'Italia Italia
Paese accreditatarioBandiera della Serbia Serbia
Consolati1 vice consolato (onorario, Subotica)
AmbasciatoreLuca Gori (dal giugno 2022)
Istituzione1926
SedeBelgrado
IndirizzoBirčaninova Ulica, 11
Coordinate44°48′11.52″N 20°27′43.2″E / 44.8032°N 20.462°E44.8032; 20.462
Missione reciprocaAmbasciata di Serbia in Italia
Sito web

L'Ambasciata d'Italia a Belgrado è la missione diplomatica della Repubblica Italiana in Serbia, con sede a Belgrado a Birčaninova Ulica.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

L'edificio dell'ambasciata fu costruita dal 1924 al 1926, per volere della regina Elena, principessa del Montenegro, su progetto di Florestano Di Fausto, che avrebbe sostituito la sede della legazione, venduta alla Grecia. Fu scelto un terreno nella zona centrale di Belgrado, in cui già sorgevano le sedi delle maggiori istituzioni locali. Rimase danneggiata, soprattutto negli interni, a causa dei bombardamenti nella seconda guerra mondiale.[1]

Nel 2016, alla ricorrenza dei 90 anni della sede fu istituito un progetto di recupero e conservazione del patrimonio di opere d’arte e arredi e di miglioramento delle strutture ed in particolare dell’efficienza energetica dell’Ambasciata.[2]

Cronologia dei diplomatici[modifica | modifica wikitesto]

Diplomatici del Regno d'Italia[modifica | modifica wikitesto]

Luigi Joannini Ceva di San Michele agente politico e console generale (26 dicembre 1868)
Giuseppe Tornielli Brusati di Vergano inviato straordinario e ministro plenipotenziario (7 settembre 1879)
Antonio Tosi (10 settembre 1881)
Vittorio Sallier de la Tour (31 dicembre 1883)
Alessandro Zannini incaricato d’affari - L. C. (17 dicembre 1885)
Francesco Galvagna inviato straordinario e ministro plenipotenziario (30 gennaio 1887)
Giuseppe Avarna (19 agosto 1895)
Edmondo Mayor des Planches (27 novembre 1898)
Roberto Magliano di Villar San Marco (16 febbraio 1902)
(27 luglio 1903)
Alessandro Guiccioli (16 luglio 1904)
Carlo Baroli (23 luglio 1908)
Nicola Squitti (2 settembre 1912)
Carlo Sforza (28 giugno 1916)
Periodo della Jugoslavia[modifica | modifica wikitesto]
Gaetano Manzoni inviato straordinario e ministro plenipotenziario (24 novembre 1920)
Lazzaro Negrotto Cambiaso (16 dicembre 1922)
Alessandro Bordero (24 febbraio 1924)
Carlo Galli (3 giugno 1928)
Guido Viola di Campalto (6 dicembre 1934)
Mario Indelli (7 agosto 1936)
Francesco Giorgio Mameli (29 gennaio 1940)

Diplomatici della Repubblica italiana[modifica | modifica wikitesto]

Enrico Martino inviato straordinario e ministro plenipotenziario (26 febbraio 1952)
Francesco Paolo Vanni D'Archifari (25 febbraio 1953)
ambasciatore - L. C. (12 ottobre 1954)
Gastone Guidotti ambasciatore - L. C. (4 febbraio 1955)
Francesco Cavalleti di Oliveto Sabino ambasciatore - L. C. (12 ottobre 1958)
Alberto Berio ambasciatore - L. C. (15 gennaio 1960)
Roberto Ducci ambasciatore - L. C. (20 aprile 1964)
Folco Trabalza ambasciatore (16 ottobre 1967)
Giuseppe Walter Maccotta ambasciatore - L. C. (10 giugno 1971)
ambasciatore (23 dicembre 1975)
Alberto Cavaglieri ambasciatore - L. C. (24 maggio 1977)
ambasciatore (4 settembre 1979)
Pietro Calamia ambasciatore - L. C. (16 ottobre 1980)
Massimo Castaldo ambasciatore (13 febbraio 1984)
Sergio Vento ambasciatore - L. C. (13 marzo 1989)
ambasciatore (15 agosto 1991)
Francesco Bascone ambasciatore - L. C. (3 giugno 1996)
Riccardo Sessa ambasciatore - L. C. (5 luglio 1997)
Giovanni Caracciolo di Vietri ambasciatore (9 giugno 2000)

Serbia e Montenegro[modifica | modifica wikitesto]

Giovanni Caracciolo di Vietri ambasciatore - L. C. (4 febbraio 2003)
Antonio Zanardi Landi (18 marzo 2004)
Alessandro Merola (3 gennaio 2006)

Dal 2006 a oggi[modifica | modifica wikitesto]

Alessandro Merola ambasciatore - L. C. (14 giugno 2006)
Armando Varricchio (5 giugno 2009)
Giuseppe Manzo (3 giugno 2013)
Carlo Lo Cascio ambasciatore (4 aprile 2018)
Luca Gori ambasciatore (14 giugno 2022)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b La sede, su ambbelgrado.esteri.it. URL consultato il 23 aprile 2021.
  2. ^ 90 anni dell'Ambasciata, su ambbelgrado.esteri.it. URL consultato il 23 aprile 2021.

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