Giuseppe Avarna

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Giuseppe Avarna di Gualtieri

Senatore del Regno d'Italia
Durata mandato4 aprile 1909 –
31 marzo 1916
LegislaturaXXIII
Tipo nominaa vita
Sito istituzionale

Ambasciatore italiano nell'Impero austro-ungarico
Durata mandato1904-1915
PredecessoreCostantino Nigra
SuccessorePietro Tomasi della Torretta

Dati generali
ProfessioneDiplomatico
Giuseppe Avarna di Gualtieri
Nobile dei duchi di Gualtieri
In carica17 marzo 1843 –
31 marzo 1916
SuccessoreCarlo Michele Avarna di Gualtieri
TrattamentoSua Signoria
Altri titoliNobile dei marchesi di Castania
Nobile dei baroni di Sicaminò
DinastiaAvarna
PadreCarlo Avarna di Gualtieri
MadreMaria Carmela Pignatelli d'Aragona di Monteleone
ConsorteMaria Dolgoroukij
FigliCarlo Michele
Michele Federico
Luisa Casimira
Religionecattolicesimo

Giuseppe Avarna di Gualtieri (Palermo, 17 marzo 1843Roma, 31 marzo 1916) è stato un ambasciatore e politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio del Duca di Gualtieri Carlo Avarna e di Donna Maria Carmela Pignatelli d'Aragona, abbracciò la carriera diplomatica nel 1866. Stimato da Costantino Nigra, di cui dal 1886 al 1894 fu diretto collaboratore, divenne un abile diplomatico.

Profondamente attaccato alla monarchia, Avarna si considerava più conservatore che liberale. La lunga consuetudine con gli ambienti dell'Europa danubiana e balcanica lo rese, negli anni da diplomatico, un profondo conoscitore dei problemi della regione. Fautore convinto della politica triplicista dell'Italia, riuscì a farsi apprezzare dall'imperatore Francesco Giuseppe.[1]

Carriera diplomatica[modifica | modifica wikitesto]

Avarna prestò servizio al Ministero degli Esteri dal 1866 fino alla morte, avvenuta nel 1916.

La sua prima destinazione fu la capitale dell'impero asburgico, all'indomani della Terza guerra di indipendenza. Nel 1869 veniva assegnato all'ambasciata di Parigi, per poi passare qualche tempo a Londra in veste di primo segretario ad interim.

Nel 1886 venne richiamato a Vienna in veste di consigliere d'ambasciata da Costantino Nigra, che aveva avuto modo di apprezzarne le qualità durante il suo soggiorno parigino. La collaborazione tra i due diplomatici durò fino al 1894, anno in cui Avarna fu trasferito a Belgrado. Ministro plenipotenziario ad Atene nel 1896, trascorse una breve parentesi a Berna, in Svizzera, nel 1902.

Successivamente svolse l'incarico di ambasciatore d'Italia a Vienna tra il 1904-1915, nel ruolo che era stato proprio di Nigra. Durante la sua permanenza riuscì ad inserirsi e a farsi apprezzare nella ristretta cerchia dirigente austro-ungarica, rappresentando agli occhi dell'Imperatore Francesco Giuseppe un fedele interprete della politica triplicista dell'Italia. Nonostante gli attriti causati dalla crisi della Bosnia-Erzegovina e dalla guerra italo-turca, infatti, Avarna rimase un convinto sostenitore dell'alleanza con l'Austria-Ungheria e del ruolo di baluardo che essa ricopriva di fronte alla pressione russa nella regione danubiano-balcanica.

Durante la sua lunga permanenza viennese riuscì, tra le altre cose, a far ottenere all'ambasciata la nuova sede sul Rennweg, nell'antico palazzo del principe Klemens von Metternich.

Fu nominato senatore del Regno d'Italia il 4 aprile 1909[2].

Lo scoppio della guerra[modifica | modifica wikitesto]

Tra il dicembre 1914 e il maggio 1915 si adoperò, senza successo, nel tentativo di favorire un accordo con l'Austria per evitare l'ingresso dell'Italia a fianco delle potenze della Triplice intesa.

Nella sua qualità di Ambasciatore consegnò la dichiarazione di guerra dell'Italia all'Austria-Ungheria il 23 maggio 1915. La consegnò rispettoso del suo ufficio, ma in cuor suo profondamente contrario all'entrata dell'Italia nel primo conflitto mondiale.[1]

Ultimi anni e morte[modifica | modifica wikitesto]

Avarna morì a Roma il 31 marzo 1916. Venne commemorato al Senato del Regno dal Ministro degli esteri Sidney Sonnino, che ne lodò la rettitudine, il patriottismo, e il ruolo svolto durante i cinquant'anni di carriera[2].

Convegno di San Rossore (Pisa) del 22 ottobre 1912 per il rinnovo della Triplice alleanza. Da sinistra: l'Ambasciatore d'Italia in Austria-Ungheria Giuseppe Avarna, l'Ambasciatore di Austria-Ungheria in Italia Kajetan Mérey, il conte Alexander Hoyos, il principe Pietro Lanza di Scalea, la contessa Berchtold, il Ministro degli Esteri marchese Antonino di San Giuliano, il marchese Giovanni Visconti Venosta, il Ministro degli Esteri di Austria-Ungheria conte Leopold Berchtold e il commendatore Giacomo De Martino.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine Supremo della Santissima Annunziata - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere di Gran Croce dell'Ordine della Corona d'Italia - nastrino per uniforme ordinaria

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b AVARNA, Giuseppe, duca di Gualtieri, su treccani.it, Treccani. URL consultato il 7 aprile 2023..
  2. ^ a b AVARNA, Giuseppe, Senatore del Regno d'Italia, su notes9.senato.it. URL consultato il 7 aprile 2023..

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Predecessore Ambasciatore italiano nell'Impero austro-ungarico Successore
Costantino Nigra 1904 - 1919 Pietro Tomasi Della Torretta
(Prima repubblica austriaca)
Controllo di autoritàVIAF (EN52786570 · ISNI (EN0000 0000 1682 1314 · SBN MILV180108 · LCCN (ENno2014011179 · GND (DE130102962 · WorldCat Identities (ENlccn-no2014011179