Amazzone ferita

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
(Reindirizzamento da Amazzone capitolina)
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Amazzone ferita
Autorida Policleto e Sosikles (copista)
Datacopia romana da un originale bronzeo della seconda metà del V secolo a.C.
Materialemarmo
Altezza190 cm
UbicazioneMusei Capitolini, Roma

L'Amazzone ferita è una scultura di Policleto della seconda metà del V secolo a.C., scomparsa e nota solo da copie romane, scolpita per il tempio di Artemide a Efeso.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Posteriore al Doriforo, la statua fu creata in occasione di una gara indetta dal Santuario di Artemide di Efeso, intorno al 435 a.C. in competizione con Fidia, Cresila e Phradmon. Si trattava infatti di realizzare una scultura di amazzone ferita. Plinio ci informa che a vincere fu Policleto, seguito da Fidia (terzo fu Kresilas e quarto Phradmon).[1]

(LA)

«venere autem et in certamen laudatissimi, quamquam diversis aetatibus geniti, quoniam fecerant Amazonas, quae cum in templo Dianae Ephesiae dicarentur, placuit eligi probatissimam ipsorum artificum, qui praesentes erant, iudicio, cum apparuit eam esse, quam omnes secundam a sua quisque iudicassent. haec est Polycliti, proxima ab ea Phidiae, tertia Cresilae, quarta Cydonis, quinta Phradmonis»

(IT)

«I più elogiati poi vennero anche a gara, sebbene nati in diverse epoche, perché avevano fatto Amazzoni, che essendo consacrate nel tempio di Diana Efesia, piacque che fosse scelta quella più apprezzata degli artisti stessi, che erano presenti, con un giudizio, allora si vide essere quella, che tutti avevano giudicata seconda ciascuno dopo la propria. E' quella di Policleto, successiva dopo questa (quella) di Fidia, la terza di Cresilo, la quarta di Cidone, la quinta di Fradmone»

È tutt'oggi oggetto di discussione l'attribuzione delle quattro amazzoni, ciascuna al proprio scultore e questo perché tre di loro presentano caratteristiche policletee.

  • L'Amazzone di Berlino[2] appare simile al Doriforo. Tuttavia il chiasmo non è coerente perché la spalla destra è sollevata al posto della sinistra. Inoltre il gomito sporgente impedisce di inserire idealmente la statua all'interno di un solido geometrico. Detta anche Amazzone Sciarra[3], un altro esemplare ben conservato si trova al Metropolitan di New York[4].
  • L'Amazzone capitolina, una copia di epoca romana firmata da Sosiklès (o Sòsicle, scultore ateniese della fine del II secolo d.C.), conservata ai Musei Capitolini di Roma. Appartenuta alla celebre Collezione Albani, fu integrata da Carlo Antonio Napolioni (1675-1742), celebre restauratore[5]. Presenta il braccio destro sollevato, forse in origine brandente la lancia sulla quale la figura era in appoggio e presenta la ferita sul fianco destro. Nell’Amazzone è chiaro il ricorso sia alla ponderazione sia al rapporto chiastico di tipo policleteo, benché secondo un ritmo inverso rispetto a quelli del Doriforo e del Diadumeno, essendo qui la sinistra la gamba portante. Appare pertanto più probabile l'attribuzione a Policleto di questa variante[3]. Le proporzioni di quest'amazzone sono quelle più coerenti col Doriforo. Un'attenta analisi ha inoltre chiarito che quest'opera è l'unica delle quattro a presentare precisi rapporti metrici persino nel panneggio.
  • L'Amazzone Mattei, nota nelle versioni dei Musei Vaticani e dei Musei Capitolini[6], viene normalmente attribuita a Fidia, sebbene frammenti del calco ricavato dall'originale, rinvenuti a Baia, sembrino indicare che l'amazzone in questione reggesse un arco (mentre dalle fonti sappiamo che la statua di Fidia era appoggiata ad una lancia).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Plinio il Vecchio, Naturalis Historia, XXXIV, 53. (online).
  2. ^ (DE) [layout=objekt_item&search[constraints][objekt][searchSeriennummer]=2206 Amazone Typus Sciarra], su arachne.uni-koeln.de.
  3. ^ a b Giorgio Bejor, Marina Castoldi e Claudia Lambrugo, Arte greca, Mondadori Università, 2008, p. 300.
  4. ^ Statua di Amazzone ferita, su metmuseum.org.
  5. ^ Amazzone ferita firmata da Sosikles, su museicapitolini.org.
  6. ^ Amazzone ferita, su museicapitolini.org.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]