Alsodes barrioi

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Alsodes barrioi
Stato di conservazione
In pericolo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Amphibia
Sottoclasse Lissamphibia
Ordine Anura
Famiglia Alsodidae
Genere Alsodes
Specie A. barrioi
Nomenclatura binomiale
Alsodes barrioi
Veloso, Díaz, Iturra & Penna, 1981

Alsodes barrioi Veloso, Díaz, Iturra & Penna, 1981 è un anfibio anuro appartenente alla famiglia Alsodidae.[2][3].

Etimologia[modifica | modifica wikitesto]

L'epiteto specifico è in onore dell'erpetologo argentino Avelino Barrio.[4]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

La specie è endemica della Provincia di Malleco nella Regione dell'Araucanía in Cile. Si incontra tra le quote di 1000 e 1500 m sulla Cordigliera di Nahuelbuta dove è relativamente abbondante. Possono essere trovate sotto i tronchi o le pietre vicine ai fiumi di montagna. La vegetazione circostante comprende principalmente Nothofagus dombeyi e Araucaria araucana.[3]

Conservazione[modifica | modifica wikitesto]

La Lista rossa IUCN classifica Alsodes barrioi come specie in pericolo di estinzione (Endangered).[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) IUCN SSC Amphibian Specialist Group. 2017, Alsodes barrioi, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 5 ottobre 2020.
  2. ^ Veloso, Diaz, Iturra & Penna, 1981 : Descripción de una nueva especie de telmatobino género Alsodes (Amphibia, leptodactylidae) de la cordillera de Nahuelbuta (sur de Chile). Medio Ambiente, vol. 5, p. 72-77.
  3. ^ a b (EN) Frost D.R. et al., Alsodes barrioi, in Amphibian Species of the World: an Online Reference. Version 6.0, New York, American Museum of Natural History, 2014. URL consultato il 30 agosto 2017.
  4. ^ Beolens, Watkins & Grayson, 2013 : The Eponym Dictionary of Amphibians. Pelagic Publishing Ltd, p. 1-262

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]