Aleksandr Osipovič Bernardazzi

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Aleksandr Osipovič Bernardazzi

Aleksandr Osipovič Bernardazzi (in russo Александр Осипович Бернардацци?; Pjatigorsk, 2 luglio 1831Fastov, 14 agosto 1907) è stato un architetto russo di origine ticinese, il padre Giuseppe era infatti originario di Pambio nel Canton Ticino che si era stabilito in Russia su chiamata dello zar Alessandro I di Russia.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Targa commemorativa sul municipio di Chișinău

Alexander (Alexandru in romeno) Bernardazzi nacque a Pjatigorsk nel 1831 discendente della famiglia Bernardazzi, o Bernardacci, figlio di Giuseppe, a sua volta architetto che aveva contribuito ad edificare la città di Pjatigorsk.

Nel 1843 si iscrisse all’Università di San Pietroburgo, laureandosi in architettura. Nel 1850 fu nominato membro della commissione per la ripartizione urbanistica nel governatorato della Bessarabia.

Tra il 1856 ed il 1878 si curò della riorganizzazione di Chișinău[1][2] di cui, nel 1875, divenne cittadino onorario.

Nel 1878 si trasferì ad Odessa, dove tra le altre seguì la costruzione della stazione di Odessa centrale, ma continuò a progettare in Bessarabia, in seguito lavorò presso l'Università di Novorossijsk.

Morì durante un viaggio a Fastov, vicino a Kiev e secondo le sue volontà fu sepolto a Chișinău con la madre.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

Bernardazzi operò nel riorganizzare Chișinău secondo uno schema moderno, tra il 1850 ed il 1860 si occupò dell’impianto viario, della pavimentazione stradale, dell’acquedotto e del parco cittadino oggi intitolato a Stefano il Grande. Dei suoi circa trenta progetti si ricordano:

  • Il Municipio
  • Il Ginnasio femminile
  • La chiesa luterana
  • La cappella del ginnasio
  • Il circolo della nobiltà cittadina
  • Il palazzo di Giustizia
  • La torre dell’acqua, detta anche "dei pompieri"
  • La chiesa di San Pantaleone
  • La chiesa armena

Oltre a quelli citati, Bernardazzi progettò la chiesa cattolica, le stazioni ferroviarie di Bender e di Galati alcuni porti militari sul Danubio il Monastero di Neamț ed altri progetti ad Odessa

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ G. Kononova, Odessa: A Guide, Moscow, Raduga Publishers, 1984. p. 105-106
  2. ^ Herlihy, Patricia (1987, 1991). Odessa: A History, 1794–1914. Cambridge, MA: Harvard University Press. ISBN 0-916458-15-6, hardcover; ISBN 0-916458-43-1;p. 268, 269.

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