Agostino Pepoli

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Agostino Sieri Pepoli

Il conte Agostino Sieri Pepoli (Trapani, 5 agosto 1848Trapani, 21 marzo 1910) è stato un letterato e mecenate italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Agostino Maria Alberto Sieri Pepoli era figlio di Riccardo Sieri Pepoli, della famiglia nobiliare dei Sieri Pepoli, che nel 1827 fu sindaco di Trapani, e di Elisabetta Alagna. La famiglia, proprietaria di saline a Trapani, promosse l'ospizio Sieri Pepoli, e a Erice costruì la Torretta Pepoli e ristrutturò il Castello del Balio.

La Torretta Pepoli a Erice

Agostino studiò a Palermo e a Siena e viaggiò molto per l'Europa per dedicarsi ai suoi grandi interessi, l'arte e la cultura. Intorno alla fine del secolo visse a lungo a Bologna,[1] dove acquistò da Ferdinando Pepoli l'archivio della famiglia e parte del palazzo Pepoli, che lasciò in eredità al comune di Bologna, insieme alla collezione di oggetti d'arte del primo piano, per un futuro museo Pepoli.[2][3]

Con la sua collezione privata fondò a Trapani nel 1906 il Museo Regionale Pepoli[4][5], anche con le opere d'arte ereditate da Michele Sieri Pepoli, fratello del padre.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Mercedes, opera lirica in musica, 1884
  • Documenti storici del secolo XIV estratti dal Regio Archivio di Stato fiorentino, Tipografia Galletti e Cocci, Firenze, 1884
  • Sul vero sigillo del Comune di Castiglione, Tipografia Galletti e Cocci, Firenze, 1884
  • Antichi bolli figulini e graffiti delle sacerdotesse di Venere ericina rinvenuti in Monte San Giuliano, Tipografia Galletti e Cocci, Firenze, 1885

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bologna Online, su www.bibliotecasalaborsa.it. URL consultato il 16 settembre 2023.
  2. ^ Palazzo Pepoli vecchio - Storia e Memoria di Bologna, su www.storiaememoriadibologna.it. URL consultato il 16 settembre 2023.
  3. ^ Lascito Pepoli, su MUSEO INDIANO DI BOLOGNA, 9 settembre 2019. URL consultato il 16 settembre 2023.
  4. ^ Museo Pepoli di Trapani, su comune.trapani.it. URL consultato il 21 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2008).
  5. ^ Pèpoli nell'Enciclopedia Treccani, su www.treccani.it. URL consultato il 16 settembre 2023.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Valeria Roncuzzi Roversi Monaco, Sandra Saccone, Frammenti di un museo disperso - il collezionista Agostino Sieri Pepoli e la ricostruzione della sua raccolta bolognese di stampe e disegni, Bologna, Arts & Company, 1994
  • Maria Luisa Famà, Agostino Sieri Pepoli, mecenate trapanese del tardo Ottocento, Trapani, Regione Siciliana, 2004

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